5G: l’Italia tutelerà la sicurezza, ma non ci saranno blocchi sui fornitori

A pochi giorni di distanza dalla decisione del governo britannico sul 5G di accettare Huawei tra i fornitori per l’infrastruttura di rete di nuova generazione, adesso anche l’Italia sembra finalmente aver preso una decisione in merito alla vicenda.

E’ stata la sottosegretaria allo sviluppo economico Mirella Liuzzi a confermare che l’Italia si rifarà alle linee guida diffuse da parte dell’Unione Europea, che garantiranno agli stati di agire in maniera pienamente autonoma i fornitori del 5G.

Liberi di agire senza vincoli quindi, l’Italia affronterà la questione in maniera limpida senza bloccare i fornitori (chiaro riferimento alla vicenda Huawei), ma ovviamente si lavorerà duramente sulla sicurezza.

Al di là della questione geopolitica che contrappone i due blocchi tecnologici, l’Italia, come tutti gli altri Paesi europei, deve in primis tutelare i propri legittimi interessi nazionali. A tal fine, dobbiamo affrontare il tema senza ingenuità e con le precauzioni necessarie. Siamo consapevoli di dar seguito strategico ai nuovi driver di sviluppo e dobbiamo farlo assicurando, al contempo, i più elevati standard di sicurezza cibernetica, senza tener fuori dalla porta nessuno in via preventiva.

Nel Regno Unito il governo ha deciso di adottare Huawei limitando il suo coinvolgimento nell’infrastruttura al 35%, una percentuale nella quale il governo britannico ha deciso di escludere anche tutte le aree militari e i siti nucleari sparsi sul territorio.

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