L’FBI non demorde e, sulla scia delle antecedenti vicende che hanno visto scontrarsi l’Agenzia Federale contro Apple, intima a Google lo sblocco immediato di tutti i dispositivi Android coinvolti nel cosiddetto Writs Act, una mappa degli USA pubblicata per conto dell’American Civil Liberties Union (ACLU) in cui figurerebbero 70 device, 9 dei quali appartenenti a BigG. Ovviamente, i casi riscontrati in detta documentazione giudiziaria non sono interamente accomunabili alla vicenda di San Bernardino, che ha visto lo sblocco in proprio da parte dell’FBI ad opera di un’agenzia terza con sede in Israele. Trattasi perlopiù a storie legate al mondo della droga i cui protagonisti non si fanno carico di criptare adeguatamente il proprio dispositivo, ma ve ne sono un buon numero per cui si è resa necessaria la richiesta formale da parte dell’agenzia dei confronti di Google.
Il Wrist Act viene, in questi ultimi tempi, ampiamente adoperato per avviare le pratiche che obbligano le società e le grandi multinazionali di distribuzione di apparecchi telefonici allo sblocco dei loro dispositivi attraverso una backdoor, vista come risorsa necessaria da parte delle autorità per garantire la giustizia. Ovviamente un vero e proprio sopruso se applicata indiscriminatamente ma, ad onor del vero, un vero e proprio mezzo utile a garantire giustizia nei confronti di certe specifiche situazioni. E voi cosa ne pensate? Potete lasciarci tutti i vostri commenti in merito alla vicenda.