Apple, fine della corsa: vendite iPhone in calo, ok Apple Watch

Apple torna <<normale>>. Le vendite iPhone registrate durante i primi tre mesi dell’anno pongono l’accento su una pericolosa flessione, parzialmente attenuata dal successo ottenuto da Apple Watch, il primo indossabile sul mercato nonché la nuova chiave di volta nelle strategie del colosso rappresentato dall’Amministratore Delegato Tim Cook. Apple interrompe dunque la sua ruspante e fruttuosa cavalcata, ed a farne la spesa sono i ricavi, per la prima volta in calo dal 2003. I numeri, crudi e netti, certificano appieno la crisi di Apple ad un anno di distanza dalla cavalcata record fatta registrare da iPhone 6 e 6 Plus: l’utile netto scende del 22% (10,5 miliardi di dollari), mentre i ricavi piombano ad un meno 13% rispetto all’esercizio precedente (50,6 miliardi di dollari); la risposta del mercato azionario non si è fatta attendere, allorché i titoli Apple hanno mestamente subìto contrazioni fino alla misura dell’8%.

VENDITE IPHONE IN FLESSIONE. E IPHONE 7…

<<È stato un trimestre difficile ed Apple ha dovuto far fronte a forti venti contrari>> è l’affermazione a caldo di Tim Cook, intervistato dal quotidiano Wall Street Journal nelle ore immediatamente successive all’ufficializzazione dei risultati finanziari del secondo trimestre dell’anno fiscale 2016. Apple sveste i panni del Re Mida, perdendo il prezioso tocco che l’ha portata a dominare il mercato in lungo ed il largo. Gli iPhone, la pepita d’oro del colosso californiano, sono i dispositivi Apple che, più di tutti, hanno patito la crisi: le vendite iPhone registrate in questi primi mesi sono pari a 51,19 milioni di unità, magro bottino se comparato allo score registrato appena un anno addietro (61,17 milioni di unità). Gli smartphone Apple subiscono la prima frenata dalla loro immissione sul mercato datata 2007: la contrazione è del 16.3%, destinata a crescere man mano che i trimestri si faranno più consistenti. Apple ritiene possibile generare ricavi attorno ai 41 – 43 miliardi di dollari verso il terzo quarto dell’anno fiscale, risultato in ribasso se spulciamo le previsioni degli analisti 47,3 miliardi di dollari).

Nemmeno iPhone 7 dovrebbe riuscire nell’intento di recuperare terreno e far tornare a splendere il sole in <<quel>> di Cupertino. Le previsioni abbozzate in questi giorni dall’analista di KGI Research, Ming-Chi Kuo sono infatti negative, e le vendite iPhone del prossimo anno potrebbero portare Apple alla quinta piazza nella speciale graduatoria concernente il successo ottenuto sul mercato dai vari produttori attivi in campo mobile. Dietro Samsung e Huawei, innanzitutto, ma anche dietro ad Oppo e Vivo, ruspanti brand attivi nel campo di smartphone Android. Un anno di transizione che potrebbe dunque costar caro ad Apple, in attesa di affondare il colpo vincente con il lancio di iPhone 8, il dispositivo iOS che dovrebbe portare in dote un corposo novero di aggiunte ed innovazioni. A smorzare i dati sarà però lo strategico iPhone SE, che sta già riscuotendo apprezzamenti nel mercato cinese.

SI SALVA SOLO APPLE WATCH

Le vendite iPhone non sono tuttavia le uniche ad esser negative, allorché nella galassia di dispositivi Apple spicca altresì la flessione di iPad, che per il nono trimestre consecutivo deve far fronte ad un crollo delle unità smerciate in via generale; male anche i computer Mac, scesi del 9%. A ribaltare invece la prospettiva è Apple Watch, l’unico prodotto ad abbracciare dati positivi. Ed è per questo che il colosso californiano vuol continuare ad insistere sul detto crinale, immettendo quanto prima un nuovo smartwatch più sottile e capace di esser sdoganato da iPhone. <<Apple Watch ha un emozionante futuro>> ha sottolineato Tim Cook, certificando l’incremento del 30% dell’orologio intelligente e spazzando via le voci circa l’insuccesso del proprio indossabile. L’unica nota positiva di dati stonati rispetto al perfetto spartito suonato in questi anni da Apple, chiamata al rilancio nei mesi a seguire.

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