Open Office il celebre applicativo desktop gratuito da utilizzarsi in sostituzione dell’acclamato e costoso Microsoft Office, pare sia destinato al preventivo abbandono a causa di una carenza interna di personale sviluppatore. I rischi di sicurezza aumentano e la società medita quindi sulla chiusura in via definitiva del progetto che ci ha accompagnato nel corso di questi anni.
Il numero di sviluppatori pare ormai ridotto all’osso e conta su soli 6 volontari, chiaramente insufficienti a mandare avanti l’interno progetto. Il primo settembre Dennis Hamilton, vice presidente di Apache Open Office ha perciò anticipato i tempi spiegando che non si è più in grado di fronteggiare i sempre più crescenti problemi di sicurezza. Molti developer, inoltre, sono migrati verso LibreOffice già a partire dal 2010 ed hanno contribuito a realizzare un solido ambiente operativo con continui aggiornamenti software di sicurezza ed una risposta rapida alle richieste in tal senso. Fondamentalmente, questo il motivo da ricondurre a questa drastica e sofferta decisione. Onestamente aggiornamenti su base trimestrale non sono più possibili, in quanto si intensificano in misura sempre maggiori i problemi di sicurezza e la richiesta di nuovi fix patch. In ogni caso l’ideatore del progetto, sulla basae della filosofia interna, renderà disponibile il codice sorgente ma senza la pretesa di futuri nuovi aggiornamenti. Un progetto che rischia di essere definitivamente abbandonato.
Open Office vicino alla fine per mancanza di sviluppatori
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