Era soltanto questione di tempo prima che il provvedimento ostativo riguardante Samsung Galaxy Note 7 estrinsecasse i propri effetti anche sul nostro territorio. A far da precursore è, nello specifico, Alitalia, che dalle pagine del proprio sito ufficiale non ha tardato a recepire le raccomandazioni delle ultime ore emanate dall’autorità aeronautica europea EASA e dell’autorità statunitense FAA. La compagnia di linea bandisce l’utilizzo della settima iterazione del phablet Samsung con S-Pen a bordo dei propri apparecchi, perseguendo dunque per filo e per segno l’analoga disposizione impiegata in precedenza da tre società australiane (Quantas, Jetstar e Virgin Australia).
Tutta colpa dei possibili rischi incendio divenuti ormai internazionali e che hanno provocato, come logica conseguenza, il provvedimento di richiamo internazionale di Note 7 disposto dalla stessa Samsung. Gli accorgimenti in merito operati dalla società sudcoreana paiono dunque non trovar il consenso delle compagnie aeree ed autorità aeronautiche, che un po’ per sicurezza ed un po’ per mera precauzione, hanno scelto – e continuano a scegliere – misure ostative oltre che drastiche.
Alitalia non fa pertanto eccezione, ed il comunicato stampa divulgato in rete nel corso delle ultime ore assume connotati inequivocabili. I passeggeri dovranno fare i conti con il diniego di imbarcare in stiva Samsung Galaxy Note 7, e soprattutto di non ricaricare e, per converso, tenere il dispositivo sempre spento durante la permanenza a bordo dell’aereo. In tal senso riportiamo le brevi (ma chiarissime) parole rimarcate da Alitalia nel proprio comunicato stampa: <<In merito alle raccomandazioni emanate dall’autorità aeronautica europea EASA e dell’autorità statunitense FAA sui rischi di incendio del Samsung Galaxy Note 7 segnalati dal costruttore, Alitalia invita i propri passeggeri a non imbarcare questo dispositivo in stiva, a tenerlo sempre spento e a non caricare la batteria durante la permanenza a bordo dell’aereo>>.
Una doccia fredda per Samsung, frattanto impegnata con le manovre di rilascio dei dispositivi sostitutivi – giorno indiziato è il 28 settembre prossimo. La speranza è che il provvedimento imposto da Alitalia possa rientrare quanto prima, e chissà che l’unico rimedio per l’azienda coreana non sia proprio quello di <<staccare la spina>> da remoto a tutti i Note 7 smerciati finora. Un espediente indubbiamente drastico ma forse efficace per evitar ulteriori soggezioni ed archiviare definitivamente una questione divenuta ormai internazionale.