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Yahoo accusata di aver spiato milioni di email per conto dell’FBI

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Yahoo accusata di aver spiato milioni di email per conto dell’FBI

Nuova doccia fredda per Yahoo, già alle prese con la grave problematica inerente la sicurezza degli utenti a seguito dell’attacco hacker subìto nel 2014 ed ufficializzato soltanto qualche settimana addietro. Il gigante del web guidato da Marissa Mayer avrebbe infatti scannerizzato in gran segreto centinaia di milioni di email dei propri utenti al fine di metterle conseguentemente a disposizione dei servizi segreti statunitensi, dagli 007 all’FBI passando per la NSA. A rivelarlo è la <<solita>> agenzia Reuters, evidentemente vicina alle dinamiche di Yahoo per aver dato in pasto alla rete, con qualche giorno di anticipo, la notizia dell’attacco hacker ufficializzato poi dall’addì Marissa Mayer.

<<Yahoo è una compagnia rispettosa della legge e delle regole degli Stati Uniti>> è il commento della società – impegnata nelle trattative con Verizon – incalzata da Reuters sull’argomento. Nessun aggiunta o specificazione ulteriore, ed ecco che la polemica imperversa in rete, alimentata da personaggi di indubbio spicco. Si può far riferimento, su tutti, ad Edward Snowden, la <<talpa>> del Datagate, che a mezzo Twitter ha invitato tutti i clienti di Yahoo a chiudere i propri account ed abbandonare una società in piena bufera e tormento.

Secondo la ricostruzione di Reuters, Yahoo avrebbe fatto venir meno la sicurezza e la privacy dei propri utenti. La compagnia fondata nel lontano 1994 avrebbe infatti realizzato, durante lo scorso anno, un programma software personalizzato, investito del compito di filtrare le centinaia di milioni di mail dei propri utenti per metter a disposizione dei servizi segreti statunitensi materiale non ancora precisato. L’oggetto di ricerca dell’Intelligence è infatti ancora sconosciuto, ma a detta di Reuters avrebbe provocato alcuni contrasti interni in seno a Yahoo, con la conseguenziale dimissione del capo della sicurezza informatica Alex Stamos, passato poi alla corte di Facebook. Fu proprio quest’ultimo a scoprire e distruggere il <<programma-spia>> di Yahoo, pensando che fosse opera degli hacker.

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