Galaxy Note 7 ha gettato in piena crisi una società resasi, almeno sin oggi, impeccabile sotto ogni profilo dal punto di vista degli smartphone e dei requisiti di sicurezza previsti.
Le vicende che hanno condotto al ritiro definitivo dal mercato degli ultimi ritrovati della tecnologia mobile sudcoreana anno causato oneri finanziari, danni materiali e morali nei confronti degli utenti ed un certo livello di allarmismo che sta portando molte compagnie aeree nazionali ed internazionali ad una seria e massiva operazione di contenimento di fenomeni analoghi a quanto visto in questi mesi con gli smartphone Note 7 a bordo dei velivoli di linea.
Dopo ben 129 incidenti registrati negli ultimi 25 anni dovuti ad eccessivi surriscaldamenti, di cui 23 solo quest’anno, le compagnie estere quali la Delta Air Lines, la Virgin America eAlaska Air Group si sono dette favorevoli all’introduzione di appositi box specifici per smartphone, i quali seguitano all’ultimo bando per il divieto degli hoverboards a bordo, nonché delle sigarette elettroniche (come nel caso della FAA).
Tali contenitori si rendono adatti a contenere, quindi, non solo smartphone ma anche batterie, powerbank, sigarette elettroniche e perfino notebook a seconda delle dimensioni della scatola che portano il prezzo di ciascuna dai 500 ai 3.000 dollari.
Secondo la Baker Aviation Maintenance LLC che distribuisce questi contenitori ne sono stati consegnati circa 2500 a partire dall’anno 2010 benché la FAA e gli altri enti non si siano ancora espressi a favore di simili soluzioni. La speranza, in tal caso, è che si proceda verso questa direzione. Voi che ne pensate?