iOS 11 marcia spedito per consolidare in misura ancora maggiore il monopolio sugli iPhone e iPad supportati. Apple ha rilasciato infatti in queste ultime ore alcuni dati inerenti il tasso di adozione dell’ultima versione del suo sistema operativo mobile. Che da ormai svariati mesi ha sfondato oltre il cinquanta percento delle installazioni, relegando conseguentemente in secondo piano le release precedenti.
iOS 11 continua infatti a crescere in modo assolutamente verticale, e in tal senso i recenti dati offrono un riepilogo abbastanza netto. Apple prende come punto di riferimento gli accessi ad Apple Store effettuati durante il corso della giornata del 18 gennaio scorso. Trattasi dunque di una rilevazione freschissima, che ci permette di aver un quadro chiaro e reale del tasso di adozione di iOS.
Ebbene, in base agli ultimi dati snocciolati dal gigante californiano, iOS 11 è installato sul 66% dei dispositivi Apple supportati. Il predominio è insomma assolutamente appannaggio dell’ultima versione del sistema operativo mobile proprietario, non fosse altro che iOS 10 è attualmente relegato ad un “misero” (ma ancora duraturo) 28%. Risibile invece la quota mercato delle versioni ancora precedenti, tutte raggruppate da Apple sotto un’unica cifra: sette percento.
I possessori di iPhone e iPad hanno insomma ceduto volentieri alle novità di iOS 11, che soprattutto sul fronte tablet ha senz’altro affinato e migliorato l’esperienza d’uso, nel segno di una maggiore apertura verso la produttività. C’è da dire, a beneficio di completezza, che la nuova versione del sistema operativo mobile di Apple non riesce ancora a spodestare le cifre record raggiunte appena un anno addietro da iOS 10. Come rimarca lo stesso gigante di Cupertino, a parità di tempistiche (mese di gennaio, nello specifico), la precedente release di iOS era riuscita a conquistare oltre il 76% delle installazioni.
Sullo sfondo quindi il nove percento in meno rispetto ad un anno addietro, e chissà che ad influire su questo dato non sia stato anche lo scandalo che ha coinvolto Apple negli ultimi scampoli del 2017, rea di rallentare intenzionalmente gli iPhone per preservare la vita delle batterie.