iPad 9.7 2018 vs iPad 9.7 2017 vs iPad Pro 10.5, ecco le differenze

Apple ha presentato ieri il nuovo iPad 9.7 2018, a conti fatti la proposta più economica della gamma tablet di Cupertino che però va ad identificarsi come mero aggiornamento dell’attuale iPad 9.7 2017, proposto peraltro di recente a prezzi di listino sensibilmente più bassi rispetto ai 409 euro originariamente richiesti dallo stesso produttore americano. L’obiettivo di Apple è presto detto: sfidare a campo aperto Google e Microsoft, i cui rispettivi Chromebook e convertibili Windows 10 S hanno puntato con decisione verso il settore dell’educazione. Per inciso la stessa tematica utilizzata dal gigante di Cupertino per far da contraltare al lancio commerciale del nuovo iPad.

La gamma tablet di Apple va insomma ad articolarsi e differenziarsi secondo diverse proposte, caratterizzate da specifiche tecniche diverse e, soprattutto, prezzi di listino pronti ad abbracciare ogni possibile clientela. Visto l’ingente districarsi di iPad presenti in commercio, vale dunque la pena abbozzare una prima differenza tra i vari prodotti ufficializzati da Apple nel corso di questi ultimi mesi, anche per sgomberare il campo da possibili confusioni e incertezze.

iPad 9.7 2018 va sostanzialmente a sostituire il modello di generazione precedente (iPad 9.7 2017), che a questo punto uscirà di scena già durante il corso dei prossimi giorni. L’aspetto estetico dei due modelli è d’altronde il medesimo, ad incominciare dal telaio in alluminio, touchscreen ad alta risoluzione e lettore di impronte digitali Touch ID incorporato nel pulsante centrale home e abilitato al servizio di pagamenti mobili Apple Pay. Lo schermo è quindi identico e sull’ultimo iPad manca la laminazione completa, sulla falsariga di iPad 9.7 2017 e il vecchio iPad Air 2. Una mossa approntata dal gigante di Cupertino soprattutto per contenere il prezzo di listino finale e, corrispondentemente, non metter in chiaroscuro il ben più costoso iPad Pro 10.5. Che di concerto con l’apprezzata funzionalità più beneficiare di un pannello con dimensioni più ampie – in ossequio ad una riduzione delle cornici, in special modo quelle laterali – e tecnologie senz’altro avanzate come ProMotion (ossia la frequenza di aggiornamento a 120Hz), Wide Colors e True Tone, oltre che picchi di luminosità massima assolutamente ragguardevoli.

C’è però una sostanziale novità appannaggio di iPad 9.7 2018: il supporto alla Apple Pencil, che avvicina sensibilmente l’ultimo tablet di Apple alla più costosa gamma Pro e differenzia, a conti fatti, l’attuale iPad 9.7 2017. Su ambedue gli iPad economici manca tuttavia il connettore proprietario Smart Connector per agganciare la tastiera-cover progettata da Apple su iPad Pro 10.5 (cosiddetta Smart Keyboard): chi volesse utilizzare una keyboard sui due tablet a basso prezzo dovrà quindi ripiegare su soluzioni bluetooth di terze parti, come alcune tastiere Logitech già in commercio a far data dal lancio di iPad Air 2.

L’implementazione del supporto alla Apple Pencil rappresenta quindi una delle prerogative tipiche di iPad 9.7 2018, anche in ragione della sua natura di “compagno di banco” degli studenti: la stilo digitale del produttore americano darà infatti la possibilità di prendere appunti, aggiungere disegni ai documenti o firmare contratti e ricevute. Certo, il prezzo da pagare è piuttosto salato anche se sono già presenti soluzioni di terze parti senz’altro ragguardevoli, come la nuova stylus Logitech Crayon ufficializzata in queste ore e proposta al 50% in meno rispetto all’analoga controparte di Apple.

Nessuna variazione sostanziale per quanto riguarda il software – tutt’e tre gli iPad in esame sono infatti equipaggiati dal sistema operativo mobile iOS 11 – mentre le differenze più evidenti fanno invece leva sul processore. iPad 9.7 2018 sarà infatti alimentato dal SoC Apple A10 Fusion di iPhone 7, a differenza del modello di generazione precedente che resta fermo al chip Apple A9 tipico di iPhone 6S e iPhone Se. A conti fatti, il nuovo iPad è sicuramente più potente del diretto predecessore, anche se non ancora ai livelli di un iPad Pro 10.5, che dal suo lato eguaglia a prestazioni i Macbook dello scorso anno. Diversa anche la memoria RAM: due gigabyte sui tablet più economici, 4 gigabyte sulla gamma Pro.

Apple ha altresì provveduto a confermare il medesimo comparto fotografico presente sul vecchio iPad 9.7 2017. Una scelta quasi obbligata per mantenere basso il prezzo e, di contro, differenziare maggiormente iPad Pro 10.5, che può beneficiare dello stesso pacchetto incastonato su iPhone 7, in ossequio ad un sensore in grado di registrare video in 4K e migliore stabilizzazione ottica delle immagini. E se la gamma Pro può fregiarsi di ben quattro speaker per una esperienza sonora coinvolgente, i due iPad economici ripiegano sulla classica griglia di speaker posta accanto alla porta lightning.

Insomma, iPad 9.7 2018 rappresenta lo stesso tablet che Apple ha provveduto ad annunciare lo scorso anno in sostituzione di iPad Air 2. Una proposta di “ingresso”, che punta ad offrire un valido comparto hardware affiancato, per l’occasione, da una suite di applicazioni ampia e ben articolata. Il nuovo iPad va insomma a differenziarsi soltanto per due fattori: il supporto ad Apple Pencil e il processore ben più performante. Modulazioni quest’ultime che assottigliano a conti fatti la linea di confine rispetto all’attuale iPad 9.7 2017, che uscendo ufficialmente di scena potrebbe essere proposto nella grande elettronica a prezzi ancora più competitivi. Più rifinito, curato e completo invece iPad Pro 10.5, le cui aggiunte vanno però a riverberarsi in un listino ben superiore: 739 euro, contro i 359 euro tipici di iPad 9.7 2018. Addirittura proposto a 50 euro in meno rispetto al modello di generazione precedente.

FONTE: PhoneArena

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