Mentre continuano i processi per le violazioni della privacy dei propri utenti, Bloomberg riporta che Facebook starebbe formando un nuovo team di ingegneri per progettare i propri processori, allo scopo di ridurre la propria dipendenza da aziende come Qualcomm ed Intel. Il rapporto di oggi cita sia fonti vicine all’azienda di Zuckerberg sia la comparsa di recenti annunci di lavoro. Ad esempio, la società sarebbe alla ricerca di un “manager per creare un SoC /ASIC end-to-end, firmware e un’organizzazione per lo sviluppo di driver”. Tali annunci di lavoro indicano che la ricerca di Facebook sarebbe appena iniziata.
Le dichiarazioni di oggi non hanno chiarito che tipo di utilizzo intende fare dei propri chip Facebook, oltre ovviamente al settore dell’intelligenza artificiale. Gli annunci di lavoro, pubblicati fino ad ora, fanno riferimento a “competenze per lo sviluppo di soluzioni personalizzate rivolte a più settori, tra cui AI /ML”, indicando che l’obiettivo principale potrebbe essere concentrato alla realizzazione di un processore per l’intelligenza artificiale.
Facebook produrrà il proprio altoparlante intelligente
Inoltre, Bloomberg riferisce che Facebook starebbe sviluppando una serie di altoparlanti intelligenti che potrebbero anche beneficiare di processori di prima qualità. Anche se, secondo quanto dichiarato, Facebook ha ritardato il rilascio dei suoi prodotti hardware con speaker intelligenti a causa delle preoccupazioni sulla privacy derivanti dalla controversia di Cambridge Analyitica.
Utilizzando i processori di propria fattura, la compagnia di Zuckerberg otterrebbe un maggiore controllo sulle fasi di sviluppo e di integrazione delle funzionalità. È una mossa simile a quella fatta da Apple, che ha iniziato a realizzare i propri processori a partire dal 2010. In definitiva, ci vorranno diversi anni prima che i chip di Facebook entrino a far parte di prodotti hardware, anche se è probabilmente una buona notizia in quanto offre al social network l’opportunità di superare l’attuale critica situazione inerente le preoccupazioni sulla privacy.
Fonte: 9t05mac