Potrebbe esserci spazio per la piattaforma Wear OS nel futuro dei prossimi smartwatch Samsung. Non sappiamo quali saranno le strategie in predicato di esser ufficializzate dal produttore coreano, ma quel che appare certo è che il segmento degli indossabili continuerà ad avere voce in capitolo importante e spazio preponderante nel portafoglio di dispositivi attesi da qui al caldo periodo estivo.
Acclarata la presenza di Samsung Gear S4, più volte anticipato a suon di indiscrezioni in rete a tal punto da saper già il suo nome in codice (Galileo, nello specifico) e l’inizio dello sviluppo negli Stati Uniti, l’attenzione dei bene informati viene adesso riservata a due indossabili recentemente registrati dal gigante di Seoul sotto i marchi di “Galaxy Watch” e “Galaxy Fit”.
Chiaramente non v’è menzione alcuna di specifiche tecniche o quantomeno estetiche, anche se trapela indirettamente un dettaglio di non poco conto, pronto a metter scompiglio nell’intero settore: a detta di una fonte riportata a mezzo del social network cinese Weibo – invero non sempre affidabilissimo e preciso quando si tratta di anticipare notizie di un certo peso – i nuovi smartwatch Samsung saranno caratterizzati dalla piattaforma Android. Un rimando fin troppo generico ma che in fondo fa subito pensare all’adozione di Wear OS, ossia l’ex Android Wear rimodulato da Google – almeno da un punto di vista squisitamente commerciale – durante il corso dei mesi precedenti.
Non sarebbe una novità, in fondo, visto che Samsung fu la prima (assieme a LG) a presentare nel 2014 i primi smartwatch caratterizzati dal sistema operativo progettato da Google come alternativa a watchOS di Apple. Certo è che la storia ha messo in mostra delle strategie quantomeno diverse, visto che il produttore coreano ha pensato bene di staccarsi da Android Wear e cercare fortuna altrove, utilizzando in particolare il software proprietario Tizen.
Cosa accadrà dunque nell’immediato prosieguo? I nuovi smartwatch Samsung segneranno l’addio a Tizen per ritornare “a casa” con la piattaforma di Google? Oppure assisteremo a due linee differenziate, ossia indossabili improntati dal sistema operativo proprietario e prodotti commercializzati invece sotto l’egida di Wear OS? Il futuro è ancora incerto e la voce è ancora tutta da confermare. La riportiamo qui, per il momento, in attesa di rituali conferme o smentite.
FONTE: PhoneArena