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Polemica Apple: l’azienda favorisce le sue app sullo store?

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Polemica Apple: l’azienda favorisce le sue app sullo store?

La polemica sulle presunte strategie di Apple per ottenere una posizione di vantaggio sul suo Store proseguono.

Questa volta è il Wall Street Journal che, attraverso un’analisi sarebbe riuscita a risalire al fatto che le uniche applicazioni in primo piano sullo store online sarebbero soprattutto quelle della stessa Apple.

In base ai risultati in caso di ricerche semplici l’app di cui è proprietaria si trova in cima alla classifica il 60 % delle volte. La percentuale sale al 95 % quando si cercano servizi come Libri o Musica, che permettono di far registrare delle entrate tramite un abbonamento o una vendita. Considerando che lo store di iOS genera all’anno circa 50 miliardi di dollari in termini di spesa da parte degli utenti, ben si intuisce come Cupertino sia molta attenta al settore dei servizi, come fonte di profitto.

L’analisi è stata condotta attraverso più di 600 ricerche condotte nel corso di Giugno, attraverso modelli vecchi e nuovi di iPhone.

Apple ovviamente non ha preso benissimo l’attacco da parte del quotidiano americano, e ha deciso di ribattere. In particolare, secondo le dichiarazioni dell’azienda queste analisi non possono essere tenute in considerazione, poiché dipendono dall’algoritmo utilizzato, che si basa sull’apprendimento automatico e sulle precedenti preferenze dei consumatori. Sono circa 42 i fattori che possono influenzare una ricerca e il posizionamento durante la ricerca: il numero di download, le valutazioni, la pertinenza e il comportamento dell’utente. Per quest’ultimo, si intende il numero di volte in cui la persona scarica effettivamente un’app dopo averla trovata tramite la funzione di ricerca.

Il caso Otter

Ciò che ha fatto molto discutere è sicuramente il caso di Sam Liang, Ceo di Otter, la cui app, Memo Vocali, si pone proprio in diretta concorrenza con quella di Apple.

Nonostante l’inserimento di una parola chiave come «registratore vocale» l’applicazione di Otter non è entrata nemmeno tra le prime 50.

Liang ha dichiarato:

Sulle parole chiave ho speso migliaia di dollari per fare pubblicità sullo store. Sarebbe bello se i prodotti fossero premiati per la loro innovazione. Invece così, dovremo investire in advertising per scalare le classifiche, al posto di assumere personale competente per cui non avremo risorse.

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