Dopo settimane di attesa, intervallate da rumors di ogni genere e presunte dichiarazioni ufficiali, Huawei ha finalmente tolto il velo al suo sistema operativo proprietario, HarmonyOS.
La presentazione del sistema operativo si è tenuta durante la developer conference del colosso cinese.
Stiamo parlando di un vero e proprio sistema operativo universale, che potrà integrarsi all’interno di qualsiasi dispositivo come: smartphone, tablet, smartwatch, PC, smart speaker e addirittura cuffie.
Lo sviluppo del sistema operativo è iniziato circa 2 anni fa, ma i lavori sono stati accelerati nel corso del 2019, con una versione 1.0 del sistema operativo già pronta ad accogliere grossi aggiornamenti per i prossimi tre anni di vita.
È un sistema basato su microkernel che offre un’esperienza ottimale in un’ampia gamma di scenari. Ha un’architettura sicura e affidabile e supporta una collaborazione tra dispositivi senza soluzione di continuità. Si possono sviluppare le app una volta sola e poi distribuirle in maniera flessibile su tanti dispositivi insieme
L’anima open source di HarmonyOS garantirà un vero utilizzo a 360°, e oltre ad avere un supporto universale alle applicazioni Android, l’azienda sottolinea anche la possibilità di impiegare applicazioni legate al mondo di Linux e le Web App.
L’ARK Compiler per lo sviluppo di HarmonyOS supporta anche Kotlin, Java, Javascript, C, e C++; garantendo dunque una grande versatilità e facilità di sviluppo. Si parla inoltre di un sistema operativo con latenza ridotta al minimo, mentre l’elemento della sicurezza giocherà un ruolo centrale nell’ambito dello sviluppo di applicazioni dedicate.
Richard Yu, CEO di Huawei, ha precisato che al momento i piani comprendono anche l’utilizzo di Android come sistema operativo principale sui vari device, ma nel momento in cui verrà precluso l’utilizzo, l’azienda allora procederà al suo impiego anche negli smartphone e tablet. Inoltre si parla di un sistema operativo praticamente già pronto per essere lanciato su qualsiasi device.
HarmonyOS sarà disponibile inizialmente per il mercato cinese, per poi espandersi verso l’ecosistema globale. Huawei si aprirà e condividerà le sue capacità principali in aree come la connettività, le telecamere e l’Intelligenza Artificiale.
L’esordio del sistema operativo al momento è previsto sulla nuova smart TV, la Honor Vision TV. Per quanto riguarda altri dispositivi come cellulari o tablet, l’azienda preferisce rimandare al prossimo futuro.
Al momento la collaborazione con Google proseguirà anche dopo il 19 Agosto, data in cui scadrà la sospensione del ban imposto dal governo degli Stati Uniti. A questo proposito infatti, l’azienda ha confermato l’arrivo di EMUI 10, una nuova versione dell’interfaccia personalizzata che sarà basata proprio sul sistema operativo Android Q.