Si torna a parlare nuovamente di HarmonyOS, il sistema operativo proprietario sviluppato da Huawei come potenziale “piano B” nel caso in cui i rapporti con Google venissero meno a causa del ban imposto dagli Stati Uniti sull’azienda cinese.
Si tratta dunque di un sistema operativo precauzionale, che Huawei stesso ha più volte affermato essere già adattabile per il mondo mobile nel momento in cui la situazione dovesse davvero “degenerare”, e il supporto di Android venire meno sugli smartphone.
Intervistato da Fortune, il CEO di Huawei, Ren Zhengfei, è tornato nuovamente a parlare proprio di questo sistema operativo sviluppato dall’azienda. In particolare il volto dell’azienda ha voluto confermare che HarmonyOS sarà un sistema operativo all’avanguardia che avrà la capacità di competere con i grandi del settore, e tra questi spicca proprio iOS di Apple.
Secondo il CEO il nuovo sistema operativo sviluppato internamente a Huawei sarà capace di competere con l’OS della casa di Cupertino già entro i prossimi due anni, ma si è ben visto dallo svelare ulteriori approfondimenti circa le capacità effettive di Harmony, su cui vigila comunque ancora molta riservatezza da parte del colosso cinese.
Nel mese di Novembre la sospensione del ban imposto dagli USA dovrebbe nuovamente decadere, e questo potrebbe nuovamente lasciare Huawei con il fianco scoperto alla cessione di alcuni importanti accordi commerciali. Nonostante alcune perdite economiche l’azienda ha sempre affermato di voler proseguire attivamente la sua collaborazione con Google, poiché Android rappresenta attualmente uno dei sistemi operativi più utilizzati e personalizzabili presenti sul mercato.
HarmonyOS è stato descritto da Huawei come un vero proprio sistema operativo universale, che potrà integrarsi all’interno di qualsiasi dispositivo come: smartphone, tablet, smartwatch, PC, smart speaker e addirittura cuffie.
Lo sviluppo è iniziato circa 2 anni fa, ma i lavori sono stati accelerati nel corso del 2019, con una versione 1.0 del sistema operativo già pronta ad accogliere grossi aggiornamenti per i prossimi tre anni di vita.
È un sistema basato su microkernel che offre un’esperienza ottimale in un’ampia gamma di scenari. Ha un’architettura sicura e affidabile e supporta una collaborazione tra dispositivi senza soluzione di continuità. Si possono sviluppare le app una volta sola e poi distribuirle in maniera flessibile su tanti dispositivi insieme.
L’OS sarà inizialmente disponibile sono sul mercato cinese, per poi espandersi verso l’ecosistema globale.
L’esordio del sistema operativo al momento è previsto sulla nuova smart TV, la Honor Vision TV. Per quanto riguarda altri dispositivi come cellulari o tablet, l’azienda preferisce rimandare al prossimo futuro.