Il futuro di Cardboard VR, ovvero la realtà virtuale sviluppata da Google, purtroppo non ha fatto breccia come si sperava, e come la casa di Mountain View ci ha abituati: “quello non funziona, semplicemente viene cestinato”.
Nei giorni scorsi infatti è stata confermata la “morte” definitiva del progetto Daydream, tuttavia l’azienda non vuole che il progetto muoia definitivamente, e proprio per questo motivo ha deciso di rendere il tutto open source, permettendo quindi agli sviluppatori di terze parti di proseguire in maniera autonoma il proprio lavoro sulle applicazioni per il Cardboard VR.
Il codice sorgente è stato reso disponibile su GitHub, mentre la repository completa che comprende tutte le API necessarie per l’head tracking e tutto il resto, è possibile trovarla a questo link.
Google Cardboard è una piattaforma di realtà virtuale (VR) nata circa 5 anni fa. Si tratta di una piattaforma originariamente concepita come un sistema a basso costo per incoraggiare interesse e sviluppo nelle applicazioni VR. Gli utenti possono creare il proprio visore da componenti semplici e a basso costo utilizzando le specifiche pubblicate da Google oppure acquistarne uno prefabbricato.
Lo scarso interesse del pubblico, unito al supporto poco incisivo da parte degli sviluppatori, e Google stessa, ha segnato un progressivo declino di questa tecnologia nell’ambito degli smartphone.