Con Google non ci si annoia mai, così come l’azienda ormai sembra continuare a coccolare la sua filosofia di lavoro del “se qualcosa non funziona, allora chiudila”.
E’ accaduto negli anni scorsi, e continuerà anche per i prossimi anni la strage dei servizi creati e lanciati da Google, ritenuti un fallimentare investimento. Paure queste che coinvolgono da vicino soprattutto coloro che stanno investendo in Stadia, la piattaforma di cloud gaming lanciata alla fine dello scorso Novembre, al centro di aperti dibattiti sul modello di business audace adottato dalla casa di Mountain View.
Google ha infatti ben pensato di salutare il primo mese del 2020 annunciando la chiusura di App Maker, ovvero la suite per lo sviluppo di app low-code, che garantisce agli sviluppatori una serie di strumenti con cui realizzare rapidamente piccole applicazioni dedicate a vari utilizzi.
La chiusura in teoria non è avvenuta per ora, ma è prevista per il 19 gennaio 2021, quindi per il prossimo anno, tuttavia lo sviluppo e il supporto può dirsi già terminato.
- Le applicazioni che non sono più in uso smetteranno di funzionare in base alla tempistica indicata nella sezione successiva.
- Per le applicazioni attive, ti consigliamo di eseguire la transizione a un altro prodotto. Non è possibile eseguire la migrazione diretta di queste applicazioni ad altre piattaforme. Tuttavia, AppSheet, Apps Script, Moduli Google e App Engine offrono molte funzionalità simili. Per ulteriori informazioni, consulta le sezioni seguenti.
La fase di chiusura si dividerà in tre fasi:
- 27 gennaio 2020: le applicazioni esistenti continuano a funzionare, ma App Maker non è più in fase di sviluppo attivo. I bug critici saranno ancora risolti.
- 15 aprile 2020: gli sviluppatori non possono più creare nuove applicazioni con App Maker.
- 19 gennaio 2021: le applicazioni App Maker esistenti smetteranno di funzionare definitivamente.