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Primi possibili dettagli sul nuovo processore Apple Silicon

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Primi possibili dettagli sul nuovo processore Apple Silicon

Dovrebbe fare il suo debutto entro la fine dell’anno il nuovo processore Apple Silicon, annunciato dalla casa  di Cupertino durante il recente WWDC ed in rete sono già arrivati i primi possibili dettagli sulle caratteristiche.

Vi invitiamo ovviamente a prendere tutto con le pinze ma il primo Apple Silicon dovrebbe far capolino sul mercato a fine anno, su uno dei nuovi Macbook dell’azienda e dovrebbe montare la bellezza di 12 core.

Di questi 12 core, 8 saranno ad alta frequenza in modo da garantire massime prestazioni, mentre i restanti 4 core saranno ad alta efficienza energetica e permetteranno, da soli, l’esecuzione delle funzioni base del PC.

Apple intende adottare questi nuovi processori proprietari entro i prossimi due anni, con l’obiettivo di portare alla formazione di architetture uniche per l’ecosistema iOS.

In buona sostanza, l’intento è quello di proporre la massima coesione strutturale tra iPhone, iPad e Mac. Un qualcosa di molto simile a quello che già accade nell’ecosistema Windows e Xbox.

Ad affiancare l’operazione di rinnovo dei processori per i Mac, ci sarà anche il nuovo MacOS Big Sur, che introdurrà una nuova interfaccia ripensata da zero, con una dock che comprende nuove icone dal design rivisto per assecondare quello già visto nelle altre applicazioni di casa Apple.

Secondo Digitimes, dovrebbero essere MacBook Air e MacBook Pro 13 i primi veri Mac ad adottare la nuova gamma di processori Apple Silicon.

Le novità di Apple Silicon

Il processore introdurrà una serie di novità molto importanti per l’ecosistema Apple,tra i quali spicca anche il supporto al Neural Engine, una migliore gestione energetica dei device e la presenza di una GPU ad alte prestazioni alla quale si aggiunge anche la memoria unificata.

Trattandosi di processori in ambito ARM per Apple rappresentano una novità molto importante che permetterà all’azienda di prendere finalmente le distanze dalle architetture X86 basate su Intel e come se non bastasse, l’arrivo di Rosetta 2 permetterà alla casa di Cupertino, così come agli sviluppatori terze parti di eseguire le applicazioni nate sulla precedente architettura anche sulle future ARM.

Gli sviluppatori interessati alla nuovi processori potranno richiedere una nuova piattaforma di sviluppo basata su Apple A12Z, che monta 16GB di memoria RAM e 512GB di memoria interna. Attraverso questa piattaforma gli sviluppatori potranno iniziare a realizzare conversioni e applicazioni per la futura architettura ARM di Apple.

E’ probabile che nei prossimi mesi le informazioni si intensificheranno, ma ci aspettiamo comunque delle novità. Apple Silicon non dovrebbe infatti corrispondere al nome effettivo del nuovo Soc.

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