Google ha rilasciato le app One VPN per sistemi Mac e Windows.
Come sui dispositivi mobile, la VPN crittografa e maschera il traffico Internet. Non è possibile usarla per accedere a contenuti da altre regioni come avviene con alcune VPN, ma il suo impiego è più che altro indirizzato a proteggere l’indirizzo IP (potenzialmente utile per il tracciamento) o di utilizzare un hotspot pubblico.
La VPN richiede almeno il piano Google One da 10 dollari al mese con 2 TB di cloud, ma è anche possibile condividere l’accesso con un massimo di altre cinque persone. Il supporto desktop è disponibile in tutti i 22 paesi in cui il servizio è disponibile, inclusi Stati Uniti, Canada, Messico, Regno Unito e gran parte dell’Europa. Il servizio richiede necessariament macOS Big Sur o Windows 10 come sistemi operativi di partenza, le versioni precedente non sono supportate da Google.
Vi è inoltre un dettaglio importante: mentre l’app Mac funziona sia per utenti x86 che ARM, l’app Windows non supporta i sistemi a 32 bit o basati su ARM. Questo significa che dispositivi come il Surface Pro basato su ARM non potranno sfruttare la VPN di Google.
Google ha organismi indipendenti che controllano la sua VPN. Condivide anche il codice sorgente per le sue librerie di app per garantire la trasparenza. L’audit per le app desktop sarà reso pubblico nelle “prossime settimane”.