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Google Account Personale, proteggere la privacy è ora possibile?

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Google Account Personale, proteggere la privacy è ora possibile?

Google Account Personale è un nuovo strumento realizzato da Google dove gestire e proteggere la privacy di ogni utente. Ma è davvero così?

Google sta cambiando e dopo aver unificato le politiche in materia di privacy, rilascia un nuovo portale, un area dedicata alla gestione del proprio account personale, dove gli utenti potranno gestire i propri dati e le impostazioni riguardanti sicurezza e condivisione dei dati. Ma cos’è Google Account Personale e sopratutto funziona?

Google Account Personale

Tutti gli utenti con un account Google attivo, possono accedere al nuovo portale Account Personale, selezionando la propria immagine nella parte superiore di destra della pagina principale del motore di ricerca di Google od accedere direttamente da qui. L’area Account Personale di Google è divisa in tre specifiche sezioni denominate: Accesso e Sicurezza, Informazioni personali e Privacy, Preferenze Account.

Tre sezione per gestire la nostra privacy

Accesso e Sicurezza – Da questa pagina è possibile visualizzare e gestire le impostazioni relative alla sicurezza e all’accesso al proprio account personale. Attraverso le varie impostazioni presenti è possibile infatti controllare la propria password, l’accesso all’account e le opzioni di backup utili qualora non riuscissi più ad accedere all’account personale, controllare quali dispositivi si sono collegati e stabilire la modalità di ricezione degli avvisi se Google dovesse rilevare attività sospette.Infine tenere sotto controllo le app e i siti autorizzati a collegarsi al’account e rimuovere quelli non più utilizzati o non ritenuti più attendibili.

Informazioni personali – Attraverso questa pagina è possibile controllare le informazioni personali. Queste impostazioni consentono di gestire le informazioni da mantenere private e i dati da memorizzare nel proprio account per migliorare l’esperienza su Google. Attraverso le varie opzioni sarà possibile controllare i dati personali e gestire la cronologia di ricerca ed utilizzo di Google, modificare il tipo di annunci mostrati da Google, visualizzare una panoramica delle attività recenti (ad esempio, documenti ed email salvate) e gestire direttamente le impostazioni dei prodotti ed inoltre autorizzare un familiare o un amico a scaricare alcuni contenuti del proprio account qualora l’account rimanga inutilizzato per un periodo di tempo specificato in precedenza.

Preferenze Account – Da qui è possibile configurare la memorizzazione dei propri dati e la modalità di interazione con Google, impostando la lingua desiderata per i servizi Google sul Web, adattare Google sul Web in base alle proprie esigenze legate alle tecnologie assistive, gestire il proprio spazio cloud fornito da Google Drive ed infine per chi lo desideri, persino eliminare completamente il proprio account Google.

Privacy al sicuro finalmente?

Attraverso le varie impostazioni presenti in Google Account Personale sarà così possibile gestire completamente i propri dati personale e tenere al sicuro la propria privacy quindi? In realtà non del tutto: le varie impostazioni semplificheranno sicuramente la gestione dei propri dati personali, consentendo di personalizzare diverse aree ed addirittura i tipi di annunci che Google mostrerà, ma è importante ricordare che il colosso di Mountain View fornisce servizi “gratuiti” ma che in realtà hanno un prezzo da pagare e questo è il poter utilizzare i nostri dati al fine di guadagnare con la pubblicità. Chiunque desideri quindi mantenere al sicuro i propri dati, dovrebbe quindi pensare di utilizzare servizi a pagamento e non “gratuiti ” per la posta, il cloud ed altro, anche se è bene precisare che Google è ormai un po’ ovunque, come dimostrano i recenti dati che vedono l’80% dei dispositivi mobile al mondo dotati di sistema operativo Android, di proprietà di Google e che praticamente non funzionano senza un account attivo.

Per cui, nonostante lo sforzo fatto da Google con il nuovo portale Account Personale, possiamo affermare che i nostri dati sono ancora in mano al “grande fratello”, indipendentemente che si chiami Google, Apple, Microsoft o Yahoo. Cosa ne pensate? Aspettiamo i vostri commenti

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