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Twitter: il blocco di Politwoops ha un “perché”

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Twitter: il blocco di Politwoops ha un “perché”

La decisione di Twitter di togliere il servizio Politwoops non è particolarmente piaciuta agli internauti. Il sito, specializzato nell’archiviare tutti i twitter politici del mondo, e l’Italia certo non fa eccezione, aveva anche il compito di mantenere archivitati tanti di quei cinguettii che erano stati poi cancellati dopo la loro pubblicazione.

Le organizzazioni pro-diritti rivolgono un appello affinché Twitter renda di nuovo disponibili i servizi di Politwoops. Tale richiesta è stata firmata da circa 20 associazioni e rivolta ovviamente a Twitter. Protestano appunto la decisione di revocare a Politwoops l’accesso per poter archiviare i tweet dei politici, anche quelli cancellati ma comunque stati per un certo periodo online.

Nella lettera viene sottolineata la contrarietà a tale scelta. Come si può leggere, le associazioni ribadiscono: “la decisione di Twitter ha conseguenze serie sulla libertà di espressione e la trasparenza nel mondo”.

Twitter dal canto suo ha spiegato i “perché” di tale decisione. Ha detto appunto che anche la cancellazione di un messaggio, è in fin dei conti una tutela verso chi l’ha pubblicato ma poi si è pentito. A ragionamento si deduce ovviamente che chiunque ha il diritto di poter rimuovere una frase scritta online, senza che questa venga in alcun modo archivitata. Non vi sono quindi distinzioni fra utenti. Tale pratica andava a violare i termini di utilizzo del social stesso.

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