La precaria sicurezza Internet ha messo in crisi durante lo spirare del 2015 almeno un europeo su quattro. I dati snocciolati da Eurostat giungono in concomitanza con il Safer Internet Day 2016, la giornata mondiale della sicurezza della Rete che ha tenuto banco nel corso della giornata di ieri con tutta una serie di iniziative ad essa correlate, tra le quali spicca la campagna indetta dal Miur contro il cyberbullismo. Google, per converso, ha <<patteggiato>> la fruizione di due gigabyte di storage su Drive (il cloud del gigante di Mountain View) alla preliminare messa in sicurezza degli account personali di qualsivoglia utente connesso alla Rete. Promozioni evidentemente importanti, ma che sembrano non bastare, secondo le informazioni diffuse in <<quel>> di Bruxelles.
La non propriamente eccelsa sicurezza Internet ha infatti indosso taluno a limitare la normale fruizione dei servizi on-line: la paura, secondo il pensiero comune, è imperniata sui potenziali attacchi phishing dei quali la Rete è fin troppo infestata. Almeno un europeo su quattro, secondo l’Eurostat, si è infatti visto sottrarre informazioni personali o, peggio, ha dovuto far fronte a virus ed al trafugamento di dati finanziari on-line. A tale stregua, i paesi potenzialmente più afflitti dai <<cyber-problemi>> sono la Croazia (42%), Ungheria (39%), Portogallo (36%), Malta (34%) e Francia (33%).
Relativamente all’Italia, la percentuale è ancora alta (nello specifico, 28%, alla stregua di Svezia ed Estonia), ma i dati del lungo periodo sono tuttavia incoraggianti, giacché negli ultimi cinque anni il <<bel paese>> è riuscito ad abbattere la pericolosa soglia del 45% raggranellata lungo il 2010 e relativa alla lotta ai virus informatici. In soldoni, si è passati da potenziali attacchi pronti a colpire quasi un italiano su due ad un rapporto odierno di uno a quattro.
Per converso, si potrebbe rovesciare invero la medaglia e guardare con ottimismo al futuro, allorché tre europei su quattro, secondo l’Eurostat, hanno invece navigato senza troppi problemi ed incuranti del pericolo. Insistendo proprio su tale crinale, si potrebbe persino dire che la sicurezza Internet funzioni e sia efficace a lenire qualsivoglia operazione fraudolenta. La realtà porta invece a focalizzare l’attenzione su quel rapporto uno a quattro e ad insistere con tutta una serie di iniziative e promozioni volte a salvaguardare l’incolumità della Rete. Ecco dunque il perché del Safer Internet Day e della propaganda mediatica ad-hoc che sta investendo l’Italia in questi giorni (ivi compreso all’interno della suggestiva cornice di Sanremo 2016). Nella speranza di lenire il più possibile qualsivoglia problema di sicurezza ed incoraggiare gli scettici alla fruizione dell’importante mondo targato Internet.