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Samsung spiega il ritorno della microSD su Galaxy S7

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Samsung spiega il ritorno della microSD su Galaxy S7

Samsung Galaxy S7 prende in prestito alcune funzionalità tipiche (nonché apprezzate) del mondo Android e, nello specifico, diverse peculiarità implementate sul modello immesso sul mercato due stagioni addietro (Galaxy S5, nello specifico): trattasi dell’impermeabilità e resistenza contro polvere (certificazione IP68), ma soprattutto il ritorno dell’espansione della memoria tramite microSD, mero leitmotiv degli smartphone Samsung se tralasciamo il precedente Galaxy S6 e la schiera di dispositivi top di gamma smerciati durante lo scorso anno (S6 Edge Plus e Note 5).

Già, perché l’assenza dell’espansione della memoria, unitamente alla possibilità di rimuovere la batteria – caratteristica quest’ultima dispersa appannaggio dei materiali pregiati e di una costruzione di tipo unibody – è stata senza ombra di dubbio alcuno la lamentela più marcata fatta a Samsung sui modelli di precedente generazione, certamente potenti e curati da un punto di vista hardware ed estetico, ma impoveriti di peculiarità perpetratisi negli anni e confermate anche dai principali smartphone Android top di gamma (leggasi su tutti LG G4). Il produttore di Seol sembra aver evidentemente fatto tesoro delle critiche mosse dagli utenti e, dopo un solo anno di assenza, ha deciso di riproporre lo slot microSD su Galaxy S7 Flat ed Edge e, verosimilmente, anche sul futuro Note 6.

Samsung non ha tardato a spiegare il suo dietrofront, ed a tale stregua il dirigente Kyle Brown ha snocciolato alcune motivazioni tecniche che hanno portato a reinserire l’espansione di memoria sul più recente smartphone Galaxy. Alla base della scelta vi sarebbe, secondo la fonte in questione, l’implementazione delle prestanti UFS 2.0, nello specifico delle memorie veloci capace di triplicare i valori in scrittura e lettura rispetto ai ben più canonici chip eMMC 5.0. Samsung riteneva infatti che i dati salvati sullo slot microSD – in quanto più <<lento>> se rapportato allo standard UFS 2.0 – avrebbero potuto limitare le performance hardware di Galaxy S6, ed ecco perché il colosso coreano ha deciso di non impiegare una delle features tipiche dei precedenti Samsung Galaxy.

Con Galaxy S7, invece, sembra che Samsung abbia trovato il classico <<bandolo della matassa>>, consentendo nello specifico di non rinunciare al meglio delle due tecnologie e, soprattutto, di non mettere in secondo piano le performance dello smartphone. Brown afferma che l’espansione di memoria tramite microSD è una delle funzionalità più apprezzate dai consumatori sui nuovi Galaxy S7, chiamati a questo punto ad aggredire importanti quote di mercato ed a migliorare lo score dei precedenti smartphone Samsung.

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