Continua a tener banco la contrapposizione Apple vs FBI, oramai divenuta un caso internazionale nel quale la privacy e la riservatezza dei dati personali rappresentano certamente il principale oggetto del contendere. La vicenda, relativa alla strage di San Bernardino avvenuta lo scorso 2 dicembre a seguito di una sparatoria che ha provocato la morte di 14 persone, continua ad evolversi e ad abbracciare nuovi ed interessanti contorni. Ed a tale stregua potrebbero esser decisive le parole di James Comey, direttore dell’FBI, proferite nel corso dell’audizione di martedì tenuta dinanzi al Judiciary Committee, la commissione di giustizia del Congresso Americano.
L’uscita a vuoto del Federal Bureau segna infatti un punto a favore per il brand capitanato da Tim Cook nella battaglia Apple vs FBI, allorché una quantomeno grossolana (nonché improvvida) mossa dell’ente investigativo di polizia federale ha causato il blocco perenne dell’iPhone 5C di Syed Farook, l’attentatore rimasto poi ucciso a seguito di un conflitto a fuoco con i poliziotti. Secondo quanto riportato infatti da Comey, l’FBI avrebbe agito in modo erroneo nelle 24 ore successive alla vicenda, ordinando ai tecnici del Dipartimento di Salute pubblica di San Bernardino di cambiar password di iCloud al fine di aggirare il sistema di sicurezza del dispositivo e metter mano sui dati sensibili di Farook, come percorsi GPS, messaggi ed ultime telefonate.
Se la mossa è sorretta da un fine condivisibile, il risultato è però di segno opposto, dal momento che la strada scelta dall’FBI ha portato al blocco definitivo dell’iPhone di cui trattasi. Sarebbe bastata invero una via traversa e più semplice, come il portare lo smartphone nei pressi di una rete WiFi a lui conosciuta (su tutti, l’abitazione del terrorista) per effettuare il backup dei dati ed evitare le conseguenze all’ordine del giorno. La battaglia Apple vs FBI assume dunque ulteriori connotati, ed a tale stregua sarà interessante capire quale sarà adesso la decisione del Congresso in quel che è destinato ad esser certamente un precedente importante.