L’AGCOM – l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni – ha diffidato Amazon per via delle spedizioni, affermando che di fatto il re dell’e-commerce svolge il servizio senza avere le autorizzazioni necessarie.
L’AGCOM specifica che il servizio di recapito offerto da Amazon è qualificabile come servizio postale e va regolamentato in base alla normativa vigente. Nel dettaglio, si classifica come attività postale il servizio di consegna avente come oggetto prodotti offerti direttamente dai venditori e consegnati ai clienti tramite società controllate da Amazon, così come il servizio di recapito presso gli armadietti automatizzati offerto dalla società.
Nel dettaglio, AGCOM afferma quanto segue:
“è attività postale il servizio di consegna che ha ad oggetto prodotti offerti direttamente dai venditori e recapitati ai clienti finali attraverso società controllate da Amazon, nonché il servizio di recapito presso gli armadietti automatizzati (c.d. locker) svolto da società del gruppo Amazon. Il possesso del titolo comporta, per le società che svolgono attività postale il rispetto di vari obblighi, tra i quali l’essere in regola con le disposizioni in materia di condizioni di lavoro previste dalla legislazione nazionale e dalle contrattazioni collettive di lavoro di riferimento vigenti nel settore postale, l’essere in regola con gli obblighi contributivi per il personale dipendente impiegato e l’adozione della carta dei servizi nei confronti degli utenti”.
In breve, il Gruppo Amazon ha quindici giorni di tempo per attenersi alle regole e possedere i “titoli abilitativi necessari per lo svolgimento di attività qualificabili come servizi postali” affinché possa ottemperare alle disposizioni previste dalla legislazione nazionale.
Al momento il colosso dell’e-commerce ha affermato di aver ricevuto la comunicazione da parte di AGCOM e di essere in procinto di analizzare la situazione.