Secondo un recente rumor, i prossimi modelli di AirPods Pro saranno caratterizzati da funzionalità ancora più estese in grado di rendere meno evidente il divario tra le cuffie wireless e gli apparecchi acustici. Mentre l’attuale configurazione offre un’esperienza sonora definita “a strati”, la prossima generazione potrebbe garantire un’elaborazione del suono molto più che sofisticata.
A parlarne è stato Jason Snell di MacWorld, in un post dedicato alle tre modalità integrate nei nuovi auricolari Bluetooth di Apple: normale, cancellazione del rumore e “trasparenza”.Tra tutte, la terza, Trasparenza, è sicuramente la più interessante. Questa funzionalità permette di trasmettere l’audio da un microfono esterno direttamente negli AirPods Pro, con un sistema che riproduce artificialmente il suono rilevato.
AirPods Pro 2: funzionalità al pari degli apparecchi acustici?
A partire da questa tecnologia, i nuovi auricolari di futura generazione integreranno ancora più potenza di elaborazione, allo scopo di eliminare il rumore di fondo presente in una stanza per concentrare l’attenzione sulle parole di chi sta parlando. Già nel mondo dei podcast esiste un software di elaborazione audio molto simile, quindi non parliamo di qualcosa di molto lontano.
Snell spiega che sarà sufficiente eliminare i ronzii elettrici e i sibili a banda largo dallo sfondo per realizzare una qualità del suono quasi perfetta. Inoltre, vista la particolare attenzione di Apple verso il settore salute, non è di certo una novità un possibile interesse verso il trattamento della sordità e del calo dell’udito, condizione che colpisce non soltanto gli anziani, ma anche i giovani.
Infatti, sempre più persone hanno iniziato a sviluppare problemi nell’udito come acufeni, dovuti a lavori rumorosi, e questa soluzione potrebbe risultare estremamente efficace. Inoltre, queste tecnologia potrebbe rappresentare anche un modo per consentire dialoghi tra persone in ambienti fortemente rumorosi, filtrando il rumore di fondo per riuscire a comunicare senza problemi.
Fonte: 9to5mac