Le AirPods sono un grande successo. Le parole a caldo proferite dall’addì di Apple, Tim Cook, si riverberano con i dati dispensati in queste ultime ore da Slice Intelligence, che confermano in modo inequivocabile l’ottimo riscontro – in termini di vendite e, di conseguenza, piazzamento sul mercato – delle cuffie wireless di Apple. Che detengono il quantitativo monstre del 26% dell’intero mercato degli auricolari wireless.
Nel mese di dicembre 2015, le cuffie senza fili rappresentato quasi la metà di tutta la linea di mercato di auricolari smerciati negli Stati Uniti. Una diffusione corposa, se è vero che il mese scorso, tre cuffie su quattro vendute on-line negli Stati Uniti erano proprio di tipo wireless. Oltre a Apple, Samsung si è gettata a capofitto nel particolare segmento di mercato presentando le Gear IconX, i principali competitors delle AirPods. Ma Apple ha il vantaggio di avere venduto milioni di iPhone 7 e 7 Plus, i primi smartphone della mela ad esser impoveriti dalla chiacchieratissima assenza del jack audio da 3.5 millimetri. Va da sé che i possessori dei nuovi dispositivi Apple siano potenziali acquirenti di AirPods. Il giorno del lancio del prodotto, 13 dicembre, le vendite delle cuffie senza fili effettuate online sono state dieci volte superiore a quanto raggranellato sinora nell’intera parte di 2016.
Le AirPods di Apple hanno insomma dominato la categoria, e non solo a causa del costo pepato e proibitivo per molti. Prima del lancio delle cuffie di Cupertino, Beats ha avuto una quota di mercato – sempre sulla base delle vendite on-line – con il 24,1%. Società che, come tutti sappiamo, è di proprietà di Apple. Dopo il lancio delle AirPods, Apple ha avuto il 26% del monopolio del settore.
Il colosso di Cupertino è insomma in pole position nel settore delle cuffie wireless, e la strategia orchestrata in occasione del lancio dei nuovi iPhone 7 e 7 Plus si è rivelata, almeno per il momento, proficua.
