Il colosso dell’e-commerce, Amazon, ha annunciato la costruzione di un suo aeroporto commerciale in Kentucky, al fine di gestire in autonomia le consegne veloci e rinforzare la flotta Prime Air.
Il progetto prevede l’assunzione di circa duemila dipendenti e il decollo di circa 200 voli al giorno. Il tutto con un investimento di circa 1,5 miliardi di dollari. Una cifra che il CEO Jeff Bezos può permettersi, dato che rientrerebbe in fretta della spesa: con una propria flotta ed un proprio hub si potrebbero abbattere tutti i costi di consegna.
Il programma Prime Air, difatti, fa saltare un altro anello nella catena della distribuzione di Amazon, dato che in questo modo i prodotti non passeranno più dai corrieri tradizionali come FedEx. Un progetto già cominciato dallo scorso anno, quando il colosso di Seattle ha firmato l’ordine di 40 Boeing 767 cargo, facendone decollare il primo lo scorso agosto.
L’obiettivo finale di Bezos è più che ovvio: autoprodurre l’intera filiera. Un tempo Amazon si limitava alla compravendita online, ora invece produce merce con un marchio proprio, la vende sulla sua piattaforma e la consegna tramite la propria rete di tir e aerei. In un futuro non molto lontano si aggiungeranno anche i droni e i veicoli senza conducente in strada.