Luna, il servizio di clous gaming di Amazon attualmente in fase di testing negli Stati Uniti, ha ricevuto un nuovo aggiornamento che ha implementato il supporto alla risoluzione 720p.
In questa epoca in cui il 4K diventa sempre più centrale nella fruizione dei contenuti, la decisione di Amazon appare un po’ astrusa, ma pare sia una scelta nata dalle richieste degli utenti dopo l’attenta raccolta di feedback. A quanto pare l’utenza americana, come anche altri paesi come l’Italia, non ha ancora accesso alle reti internet con traffico illimitato; quindi sono costretti ancora navigare e giocare con connessioni a consumo. La decisione di puntare su una risoluzione molto bassa potrebbe favorire la diffusione del servizio anche in quelle zone problematiche dove la connessione fissa non garantisce ottime performance.
La scelta di implementare questa risoluzione è stata apprezzata, ma al contempo criticata da Mat Piscatella, Video Game Industry Advisor e Executive Director presso The NPD Group, il quale ha definito la presenza di questa opzione “un male che non dovrebbe esistere”.
Il motivo della sua critica è da imputare proprio alla necessità dei giocatori di dover dipendere dalle connessioni veloci e da costi eccessivi, soprattutto in quelle zone dove la qualità scarseggia. Da questo punto di vista l’introduzione di una risoluzione molto bassa nel cloud gaming ha perfettamente senso, ma rischia di tarpare le ali a quegli sviluppatori che vedono nel cloud l’escamotage per superare i vincoli degli hardware fisici.