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Analisi di Intel sul rallentamento delle patch Meltdown e Spectre

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Analisi di Intel sul rallentamento delle patch Meltdown e Spectre

Le famose falle di sicurezza Meltdown e Spectre da cui sono vulnerabili tutti i processori Intel, ARM ed AMD continuano a far parlare di loro ancora dopo diverse settimane. Dopo un’attenta analisi di Microsoft sull’impatto prestazionale in diversi casi di utilizzo, anche Intel decide di effettuare alcuni test.

Come affermato inizialmente, anche attraverso questi test Intel conferma che il calo prestazionale sarà innanzitutto evidente a seconda del carico di lavoro e della tipologia di attività svolta. I diversi benchmark da parte della società sono stati svolti su diverse piattaforme dotate di chipset di sesta, settima ed ottava generazione con sistema operativo Windows 10.

Andando in ordine, la riduzione delle performance sui processori più vecchi è decisamente il più grave. Le CPU di sesta generazione, infatti,  sembra avere un calo prestazionale dell’8% con attività comuni quali lavoro su Office e creazione di file multimediali. In questo caso la situazione migliora – ma solo leggermente – utilizzando Windows 7 insieme ai vecchi hard disk meccanici.

Andando alla settima generazione, invece, in casi di utilizzo normali come quello citato sopra il calo prestazionale è del 7%, considerando in questo caso il solo OS Windows 10 e gli ormai diffusi dischi SSD.

Infine, la situazione meno preoccupante si trova sui processori Intel Core di ottava generazione. Tra questi, quindi, sono presenti tutti i Kaby Lake e Coffee Lake che, nella stessa situazione dei chipset di settima generazione raggiungono un calo prestazionale del 6%. Le prestazioni si riducono in modo più evidente, raggiungendo una perdita del 10% in tutti i casi sopra citati, soltanto se tra le attività svolte vi sono web application che sfruttano script Javascript.

Queste analisi continueranno ad essere aggiornate nel corso dei prossimi giorni con nuovi test da parte di Intel. La società non vuole sicuramente permettere che i propri clienti di tutto il mondo risentano di errori fatti in passato da parte dei colossi della tecnologia.

Potete trovare il documento ufficiale con i benchmark svolti direttamente QUI.

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