Non è una sorpresa che Google si aspetti che gli sviluppatori producano applicazioni Android che funzionino alla perfezione, esteticamente accattivanti e ottimizzate al massimo. Molto probabile che, voi stessi, abbiate avuto a che fare con app di tutt’altra fattura. Durante il Google I/O della scorsa settimana l’azienda è stata chiara nei confronti degli sviluppatori, incoraggiando i developer a seguire la regola delle tre S: speedy, secure e stable (veloce, sicura e stabile).
Sono stati presentati nuovi strumenti in grado di rendere gli sviluppatori ancora più coscienti di come la loro applicazione lavori attraverso contatori di crash, di lentezza di render e di frame freeze. Google ha anche avvertito che saranno penalizzate le applicazioni Android che risvegliano il device molte volte o molto a lungo: questo perché il risparmio batteria è uno degli obbiettivi da migliorare sui vari dispositivi per permetterne un uso maggiore, senza dover necessariamente preoccuparsi della ricarica dello smartphone.
I developer, attraverso l’interfaccia di gestione della loro applicazione Android, potranno vedere un’icona che indicherà una valutazione relativa all’ottimizzazione dell’app. Nel caso in cui essa sia ottimizzata a meno del 25%, Google limiterà la visibilità dell’applicazione stessa.
Il piano è quello di invogliare gli sviluppatori a migliorare le applicazioni e renderle più ottimizzate possibile. Ultimamente molte app (anche note) si sono aggiornate causando problemi alla longevità dei device su cui erano installate: simbolo di un problema molto diffuso a cui Google mostra estrema attenzione.