A partire dal 1 febbraio 2020 il sistema operativo Android 10 diventerà uno standard obbligatorio per tutti i produttori di smartphone che lanceranno sul mercato dei nuovi device.
L’obbligo di adozione del sistema operativo sarà una normativa necessaria da rispettare al fine di ottenere la certificazione Android del dispositivo. La certificazione è un passaggio necessario che permetterà agli smartphone di adottare le GApps di Google.
I produttori che richiederanno la certificazione non avranno la possibilità di utilizzare una versione precedente come Android 9 o Android 8, ma dovranno rifarsi allo standard dell’ultima incarnazione del sistema operativo di Google.
Il motivo di questa decisione? Una semplice questione di diffusione, dato che moltissimi produttori cercano di risparmiare sull’hardware proponendo dei device di fascia medio/bassa che adottano ancora Android 9 o versioni precedenti, mentre Android 10 sembra al momento relegato esclusivamente agli smartphone di fascia alta.
L’intento di Google è ovviamente trasformare Android 10 in un punto da cui ripartire per il futuro, dato che introduce numerose novità a livello software. Tutti i produttori che hanno certificato un nuovo device fino al 31 gennaio potranno proporre una versione inferiore ad Android 10 come sistema operativo.
Per i produttori si tratta ovviamente di un cambio drastico che adesso spingerà a rivedere lo sviluppo di smartphone di fascia medio bassa per adattare le caratteristiche hardware alle richieste di Android 10.