Android M, arrivano i primi test che confermano l’ottimo lavoro di Google che con il nuovo sistema operativo triplica il risparmio energetico in stand-by di un Nexus 5.
Android M è il nuovo sistema operativo sviluppato da Google e presentato in occasione del Google I/O 2015 e che include diverse novità ed ottimizzazioni rispetto all’attuale Android 5 Lollipop. Tra queste novità, troviamo Doze, funzionalità che si attiva quando uno smartphone o tablet Android rimane inattivo per un determinato periodo di tempo, consentendo un notevole risparmio in termini di consumo della batteria.
Doze e App Stand-by
Google ha inoltre deciso di affiancare alla funzionalità Doze, anche il sistema di gestione delle applicazioni “App stand-by” che consente di disabilitare l’accesso alla connettività di rete, quando il dispositivo non è collegato ad una presa elettrica, mentre quando verrà collegato, le applicazioni acquisteranno nuovamente la connettività. Attraverso questo funzionalità, Google ha dichiarato che i dispositivi Android M, offriranno un risparmio energetico nettamente superiore a Lollipop, ma sarà realmente così? I colleghi tedeschi del sito computerbase.de hanno installato la Developer Preview di Android M su un Nexus 5, effettuando confronti comparativi con Android 5.1.1 Lollipop, confermando quanto di buono fatto dagli sviluppatori della casa di Mountain View.
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I test sul campo
Dai test condotti da computerbase.de è possibile notare che dopo 8 ore in stand-by, il Nexus 5 con Android 5.1.1 Lollipop aveva consumato il 4% della batteria contro il solo 1.5% di Android M, mentre dopo 24 di stand-by, Lollipop aveva bruciato il 12% della carica, mentre il Nexus 5 con Android M aveva usato solamente il 4.5% della batteria.
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Nel test di stand-by per 48 ore con il Nexus 5 con Android 5.1.1 che ha divorato ben il 24% della batteria contro il solo 9% utilizzato dalla gestione parsimoniosa di Android 5.
Le statistiche del Nexus 5 con Android 5.1.1 Lolllipop hanno indicato un autonomia massima di 200 ore circa, mentre per il modello con a bordo Android M, le proiezioni hanno indicato un tempo di attesa di ben 533 ore, circa 2.7 volte maggiori rispetto all’attuale Android 5.1.1 Lollipop.
Dati assolutamente da tenere in considerazione, che dimostrano l’ottimo lavoro svolto, in termini di ottimizzazione di Google e che potrebbe finalmente risolvere, almeno in parte, uno dei più limitanti problemi della tecnologia mobile attuale, la durata di un singolo ciclo di carica della batteria.