Niente da fare per Apple: la sospensione che l’azienda aveva richiesto per adeguarsi ai pagamenti ai pagamenti esterni in app sul suo App Store è stata respinta e adesso l’azienda dovrà mettersi in gareggiata entro il 9 dicembre.
Il giudice Yvonne Gonzalez Rogers, che sta già seguendo da vicino la disputa legale tra Apple e Epic, ha negato al colosso di Cupertino la possibilità di ritardare l’attuazione dell’ingiunzione permanente che obbligava il gruppo ad apportare le modifiche richieste entro 90 giorni.
La Mela aveva fatto ricorso in appello durante il mese di ottobre per chiedere l’annullamento della sentenza, ma a quanto pare l’azienda non potrà sfuggire ai suoi “doveri” e dovrà adeguarsi al più presto.
Questa sarà la prima volta che Apple consentirà i collegamenti live in un’app per gli acquisti digitali. “Ci vorranno mesi per capire le domande ingegneristiche, economiche, commerciali e di tipo“, ha affermato l’avvocato di Apple Mark Perry. “È estremamente complicato. Ci devono essere delle barriere e delle linee guida per i bambini, per proteggere gli sviluppatori, così come gli sviluppatori devono tutelare i consumatori.
Rimodulare l’ecosistema dell’App Store porterebbe degli sconvolgimenti dai danni irreparabili nel rapporto tra Apple e i suoi consumatori.
Il giudice Gonzalez era scettico sulla richiesta di Apple, soprattutto perché l’azienda chiedeva una sospensione a tempo indeterminato dell’ingiunzione nonostante avesse affermato che Apple voleva solo più tempo per valutare i rischi.
“Non hai chiesto altro tempo. Hai chiesto un’ingiunzione che richiederebbe effettivamente anni”.
Secondo il giudice, la richiesta Apple voleva ritardare le modifiche fino a quando il caso non fosse stato risolto, apparentemente fiduciosa di vincere al ricorso.
Apple, non contenta della decisione, ha affermato che intende rivolgersi alla Corte di appello del Nono Circuito, che ha una giurisdizione al di sopra delle Corti distrettuali, a cui richiederà una sospensiva.