In barba alle richieste del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, il colosso Apple ha deciso di aprire altri stabilimenti in Cina. Ad annunciarlo la stessa azienda di Cupertino, la quale ha dichiarato l’imminente apertura di due centri di ricerca e sviluppo in territorio orientale.
Entrando nel dettaglio, i centri sorgeranno nelle località di Shanghai e Suzhou, e si aggiungeranno a quelli di Pechino e Shenzhen. Saranno tutti operativi entro fine anno. Nel corso di una telefonata a Tim Cook avvenuta poco dopo la sua elezione, Trump disse al CEO che tra i suoi scopi c’era quello di vedere il colosso di Cupertino aprire stabilimenti nel proprio Paese anziché in altri come appunto la Cina.
Tim Cook, intervenendo al 18 esimo China Develop Forum a Pechino, ha inoltre annunciato la ricerca di nuovi menti creative, come laureati provenienti dalle università più importanti della Cina, tra cui Peking University, Tsinghua University e Jiao Tong University.: “I talenti sono i più grandi tesori della Cina. I lavoratori nel settore della produzione, gli sviluppatori di applicazioni e i designer possono aiutare la crescita di Apple in Cina”. L’azienda ha investito circa 500 milioni di dollari nei centri, utilizzando inoltre il suo staff loco in collaborando con i partner locali.