Questa settimana, Apple ha aperto ai pre-ordini per il suo costosissimo iPhone X. Oltre al prezzo elevato, i clienti potranno utilizzare una nuova tecnologia di sblocco che sta sollevando preoccupazioni per la sicurezza e la privacy: invece delle impronte digitali, il nuovo device rileva la scansione 3D del volto dell’utente.
Il colosso di Cupertino ha più volte affermato che i dati facciali verranno memorizzati solo localmente sullo smartphone e che non saranno caricati sui server aziendali. Ad ogni modo, non è il caso di altre società che utilizzano tecnologie simili. Uno dei più grandi database facciali del mondo è di proprietà di Facebook. Circa 350 milioni di foto vengono caricate ogni giorno sui suoi server. E a giugno 2017, il gigante dei social media ha riferito che aveva 2 miliardi di utenti attivi mensilmente.
Nel frattempo, non sono solo le aziende che sviluppano questa tecnologia a suscitare preoccupazioni: Aprile Glaser, una reporter di tecnologia di Slate, ha suggerito alla CNBC che l’opinione pubblica dovrebbe preoccuparsi di coloro il cui compito è quello di proteggere i cittadini: “In questo momento la polizia ha bisogno di un mandato per sbloccare il telefono o costringere a consegnare una password. Ma è ancora non possono costringervi a mettere il dito su un ID touch. Il Face ID è qualcosa di meno coercitivo che costringere qualcuno a mettere il dito su un Touch ID poiché basta semplicemente confiscare il telefono e tenerlo rivolto verso il viso”, ha commentato la reporter.
In effetti, quando si parla di sblocco tramite codice PIN possono esserci delle eccezioni, come nel caso di un uomo condannato alla reclusione in carcere da un giudice di Philadelphia fino a quando non fornirà la password del proprio PC.
Con il Touch ID la situazione diventa più complicata, perché la polizia non può usare la forza per ottenere l’accesso ai dati, ma deve basarsi sull’intervento volontario dell’indagato. Ad ogni modo, per questo sistema biometrico a volte le forze dell’ordine possono utilizzare degli escamotage, come ricreare delle impronte digitali sintetiche dell’indagato per accedere ai suoi dispositivi.
Tuttavia questo “trucco” non può funzionare con il Face ID. Cosa succederà nel caso in cui la polizia riuscirà a scansionare il volto dell’indagato con l’inganno per sbloccare un iPhone X? Solo il tempo potrà fornirci la risposta.