Apple non potrà rinunciare a Qualcomm per i prossimi iPhone

Nonostante una partnership troppo scomoda per la compagnia di Cupertino, un nuovo rapporto rilasciato da Fast Company nella giornata di oggi, rivela che Apple non potrà ancora rinunciare alla fornitura di chip di Qualcomm per gli iPhone di prossima generazione, almeno per quest’anno. Nel rapporto viene citata una fonte vicina all’azienda americana, la quale sostiene che anche se la la maggioranza della produzione sarà affidata ad Intel, Qualcomm produrrà ancora il 30% dei processori per i prossimi iPhone. Intel e Qualcomm hanno iniziato a condividere la fornitura di componenti a partire dallo scorso anno con iPhone 7, portando poi Intel al primo posto.

Il piano della società californiana sarebbe quello di abbandonare definitivamente Qualcomm per affidare l’intera produzione ad Intel. Tuttavia, nella condizione attuale Intel non sarebbe in grado di garantire una fornitura adeguata a soddisfare l’esigenze produttive dell’azienda. Infatti, stando a quanto riportato da Fast Company, soltanto la metà dei modem attualmente prodotti sarebbero in linea con le necessità di Apple, anche se Intel si definisce fiduciosa nel poter incrementare il suo operato entro l’inizio dell’estate.

Intel e Qualcomm si contenderanno ancora la produzione di iPhone

La relazione odierna rileva anche se la società di Santa Clara riuscirà ad aumentare in modo efficiente la propria produzione, la compagnia di Cupertino le affiderà quasi l’intero ordine di processori per i nuovi iPhone. Il rapporto di Fast Company, tuttavia, sembra contraddire quanto affermato da altre fonti. Il Wall Street Journal, ad esempio, ha riferito che Apple starebbe pensando di abbandonare Qualcomm a favore di Intel e MediaTek, quest’ultimo non citato come possibile partner nel rapporto di oggi.

D’altro canto, l’affidabile analista di KGI Securities, Ming-Chi Kuo, ha originariamente riportato nel mese di novembre dello scorso anno la possibilità di un’importante riduzione delle richieste di fornitura a Qualcomm, appunto al 30%. A febbraio di quest’anno, l’analista ha cambiato poi rotta, affermando che i processori degli iPhone 2018 sarebbero stati affidati esclusivamente ad Intel. Il rapporto tra Qualcomm e Apple è diventato sempre più teso negli ultimi mesi, a causa di continue battaglie legali tra le parti. All’inizio dell’anno, Qualcomm è anche stata costretta a licenziare oltre 1.000 dipendenti per ridurre i costi.

Fonte: 9to5mac

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