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Apple Pay approda anche in Cina

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Apple Pay approda anche in Cina

Dopo gli Stati Uniti, il Regno Unito, l’Australia e il Canada, continua l’espansione di Apple Pay, il servizio di pagamento NFC introdotto lo scorso anno da Apple con iPhone 6, e la piattaforma è pronta a sbarcare in Cina. Nel frattempo, starebbero andando avanti le trattative per un ulteriore allargamento del servizio, e il definitivo approdo anche in Europa.

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Così, dopo un anno di annunci e smentite, Apple Pay è pronto a sbarcare nel grande Paese orientale, attraverso una partnership con China UnionPay: il mercato cinese è uno dei più importanti per Apple, non solo per il grande bacino di consumatori, ma anche per la crescita costante del market share di Apple fra la classe media.

A breve, i comodi pagamenti NFC saranno disponibili in tutti i negozi convenzionati con il mediatore finanziario China UnionPay, tramite iPhone, Apple Watch e, per le transazioni online, anche iPad.

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Chai Hongfeng, vicepresidente esecutivo di China UnionPay, in una nota per gli investitori ha commentato:

“China UnionPay si dedica nel promuovere le innovazioni nei pagamenti e nel fornire delle esperienze di pagamento sicure e convenienti per le sue centinaia di milioni di clienti. Siamo molto eccitati nell’offrire Apple Pay fra le diverse opzioni di pagamento innovative che funzionano con China UnionPay QuickPass.”

L’accordo con l’operatore locale non sarebbe stato ancora passato al vaglio dei canali di verifica e certificazione istituzionali, così come sottolinea Cult Of Mac, ma è molto improbabile che si possano riscontrare problemi durante la chiusura degli accordi, e che per febbraio 2016, sarà attiva e operativa. Nel frattempo, continuano le indiscrezioni emerse qualche giorno fa sulla possibile espansione di Apple Pay in Europa: oltre al Regno Unito, il prossimo paese scelto da Apple potrebbe essere la Spagna. Purtroppo per l’Italia, al momento non vi è ancora nessuna conferma in merito, anche se non si esclude,  che l’eventuale abilitazione spagnola, serva proprio per aprire il varco al servizio anche nel resto dei paesi della comunità Europea.

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