Apple regina degli smartwatch con Apple Watch ma…occhio a FitBit e Xiaomi

Apple guida ancora il caldo settore degli smartwatch, malgrado la leggera flessione in termini di vendite raggranellata nel corso del primo trimestre del 2016. Il colosso di Cupertino – che aveva spedito ben cinque milioni di <<orologi intelligenti>> nell’arco temporale del Q4 2015 – deve infatti accontentarsi del più magro bottino di 1,5 milioni di unità, dato quest’ultimo che colloca Apple alla terza piazza della speciale graduatoria relativa ai produttori di indossabili. Già, perché l’azienda californiana capitanata dall’Amministratore Delegato Tim Cook sarebbe stata superata – stime degli analisti di IDC alla mano – da FitBit e Xiaomi, rispettivamente prima e seconda forza nel campo dei wearable.

Il consuntivo di Apple relativo al primo trimestre del 2016 è dunque a doppia facciata: da un lato, gli smartwatch viaggiano alla velocità di crociera imposta da Apple Watch, mentre l’agglomerato degli indossabili (segmento ben più corposo e che ingloba al suo interno orologi intelligenti, ma anche bracciali, fitness tracker e gadget affini) sembra invece muoversi a ritmi calzanti e spediti, complice anche prezzi ritoccati verso il basso. Il dispositivo animato da watchOS riesce comunque a tenere a bada la concorrenza, nonostante la contrazione in termini di vendite: la cifra di 1,5 milioni di unità rappresenta infatti un tetto ancora inesplorato per il trittico Samsung, Motorola e Huawei, rispettivamente seconda, terza e quarta azienda impegnata nel campo smartwatch. Il produttore di Seoul chiude il trimestre a quota 0,7 milioni (+0,2 milioni se rapportiamo lo score al market share del Q1 2015), seguito a ruota dal brand rilevato da Lenovo (0,4 milioni, con analogo incremento rispetto ad un anno or sono) e Huawei (0,2 milioni di unità alla sua prima incursione nel detto settore); fanalino di coda invece Garmin con il trend di 0,1 milioni, mentre poche briciole per gli altri player catalogati sotto l’appellativo di <<Others>> (0,5 milioni, dato negativo se comparato agli 0,8 milioni del Q1 2015).

La prospettiva si ribalta se focalizziamo invece l’attenzione sul mercato wearable (che condensa, come specificato qualche riga addietro, smartwatch, fitness tracker e gadget similari): FitBit ha infatti il merito di guidare l’intero segmento dall’alto dei suoi 4,8 milioni di dispositivi smerciati (+1,0 milioni rispetto al Q1 2015), mentre la ruspante Xiaomi doppia mestamente lo score di Apple (3,7 milioni di unità, con un +1,1 milioni sul Q1 2015); dati emblematici anche per Garmin, che recupera terreno e relega Samsung al quinto posto. Le stime IDC confermano dunque il successo raggranellato dai bracciali dedicati agli amanti del fitness, settore quest’ultimo che sembra aver scalzato dal trono gli smartwatch, in attesa delle nuove proposte targate Android Wear e del nuovo Apple Watch 2.

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