Apple Silicon: chip M2 e M2 Pro arriveranno tra il 2022 e il 2023

Un nuovo report diffuso dalla testata cinese Commercial Times indica quelle che dovrebbero essere le timeline degli aggiornamenti per la prossima generazione di Apple Silicon di Apple destinata ai futuri Mac.

In particolare, nel report viene rivelato che il chip M2 debutterà nella seconda metà del 2022 (nome in codice Staten) e che le varianti M2 Pro / M2 Max di fascia alta saranno nella prima metà del 2023 (nome in codice Rhodes).

Questi chip saranno apparentemente prodotti utilizzando il processo di fabbricazione a 4 nanometri di TSMC. Le dimensioni inferiori delle caratteristiche di fabbricazione in genere producono prestazioni migliori con una maggiore efficienza, poiché c’è semplicemente meno spazio tra i transistor sul die. In confronto, l’attuale gamma M1/M1 Pro/M1 Max utilizza un processo a 5 nanometri.

Quando ha rilasciato la prima manciata di Mac M1 nell’ottobre 2020, la società ha indicato che completerà la transizione di Apple Silicon entro due anni.

Pertanto, questo rapporto del Commercial Times è in qualche modo in conflitto con la cronologia dichiarata di Apple. Supponendo che il Mac Pro e l’iMac di fascia alta presentino i nuovi M2 Pro/M2 Max, ciò andrebbe oltre il periodo di transizione di due anni promesso e se Commercial Times ha ragione, i chip saranno pronti fino al 2023.

È possibile che il COVID e la carenza globale di chip in corso abbiano ostacolato i piani di Apple, o forse Apple annuncerà questi prodotti alla fine del 2022 e saranno disponibili in piccole quantità, con un aumento della produzione nel 2023.

Il rapporto del Commercial Times potrebbe anche essere semplicemente impreciso, in quanto ha dei trascorsi un “po’ dubbi” quando si tratta di voci su Apple. Bloomberg ha recentemente affermato che i nuovi modelli di iMac e Mac Pro di fascia alta arriveranno nel 2022.

Per quel che vale, la fonte indica che Apple sta pianificando una durata di 18 mesi di chip Mac, quindi la generazione “M3” arriverà circa un anno e mezzo dopo il debutto di M2. Questo è un po’ più lento del ciclo di aggiornamento annuale dei chip iPhone, sebbene corrisponda approssimativamente a ciò che Apple ha fatto per quanto riguarda il ciclo di aggiornamento del SoC dell’iPad Pro, come osservato nei prodotti rilasciati negli ultimi anni.

In ogni caso è evidente la volontà di Apple di proporre degli aggiornamenti ciclici di più ampio respiro, e grazie all’autonomia ritrovata dopo l’addio di Intel, la casa di Cupertino adesso vanta la piena libertà d’azione nella gestione di questa tipologia di aggiornamenti hardware.

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