I dispositivi indossabili piacciono agli italiani. Lo confermano gli analisti di Kantar, secondo i quali la categoria rappresentata da Apple Watch è al polso di un italiano su dieci, numero invero non mastodontico ma comunque superiore al trend abbozzato nel resto d’Europa. Dati alla mano, l’Italia e gli Stati Uniti rappresentano giocoforza un tesoretto importante per lo sviluppo di un mercato, quello dei gadget smart, relativamente giovane ma già destinato a far da volano all’intero settore tecnologico. La crescita senza freno dei dispositivi indossabili è evidente, allorché le vendite mondiali sono triplicate rispetto allo scorso anno, sfondando senza batter ciglio quota 78 milioni di unità. Una categoria dunque particolarmente in auge, il cui impulso è dettato dalla diffusione degli smartwatch, per inciso il business più promettente nonché foriero di novità: Apple Watch ha il merito di far da traino all’intero settore, scalzando mestamente la folta schiera di orologi intelligenti animati dal sistema operativo Android Wear.
Smartwatch e braccialetti, Italia prima in Europa
L’Italia, ritornando ai dati Kantar, è comunque il primo paese d’Europa per diffusione dei devices indossabili. La non trascurabile quota mercato del 10,3% porta il Belpaese ad esser davanti a territori strategici, quali la Gran Bretagna (7,9%), Germania (5.4%) e Francia (4,6%); la sommatoria dei primi quattro mercati UE è del 66%, offuscata dal 12,2% degli Stati Uniti. Italiani ed americani popolo di tecno maniaci, quindi, sebbene siano diversi i modi d’uso di orologi e braccialetti intelligenti. Negli USA, ad esempio, vi è una diffusione ingente di fitness tracking (al polso di ben tre americani su quattro), mentre il commercio degli smartwatch è fermo al palo a quota 23%. Scenario diametralmente opposto per l’Europa, là dove invece il quantitativo di vendite di Apple Watch ed affini approda al più roboante 55%.
Fitbit, Apple e Samsung dominano il mercato dei dispositivi indossabili
Guardando invece più a fuoco il mercato dei dispositivi indossabili, sembra esser Fitbit a guidare l’intero settore (quota 18%), seguito a ruota da Apple Watch (14%) e dagli smartwatch Samsung con a bordo il sistema operativo Tizen (11,6%). Un business dunque sempre più corposo ed ingente, pronto a plasmare le strategie dei player più quotati del mercato. Lo dimostra del resto il recente fatturato del colosso di Cupertino, poco felice per quanto concerne la vendita degli iPhone ma, per converso, promettente se spostiamo l’attenzione ad Apple Watch. Ed ecco perché il nuovo smartwatch di Apple debutterà entro la fine dell’anno, con la speranza di far meglio rispetto al modello di generazione attuale. Nel segno di una maturità e di un affinamento che porterà l’intera categoria dei dispositivi indossabili a migliorare ulteriormente la propria quota mercato e raggiungere quei numeri già anticipati a più riprese dagli analisti.