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Apple dice addio a Google Maps

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Il Wall Street Journal pubblica una notizia secondo cui Apple si starebbe creando da sola le mappe per iPhone e iPad.

Qualcuno ha già inquadrato la mossa come segnale dell’inasprimento del confronto tra Apple e Google. Potrebbe anche essere: la società di Cupertinosi appresterebbe a rimuovere l’applicazione Mappe da iOs al fine di sostituirla con un’altra proprietaria non più basata sul motore di Mountain View. Difficile dire quale sia l’intenzione che sta dietro a questa scelta, ancora ipotetica ma con solide fondamenta di realtà, tuttavia è sicuro che i servizigeoreferenziati facciano gola ad Applecosì come a Google.

Rappresentano infatti il futuro della pubblicità in mobilità e del marketing on-line, con stimoli inviabili in tempo reale agli utenti per fare leva sulla posizione e sulleesigenze specifiche delle persone. Insomma, ricevere sullo smartphone o sul tablet l’annuncio che il dispositivo elettronico oppure il ristorante tanto ambito è disponibile nei paraggi a prezzo scontato è una delle chiavi per monetizzare l’utilizzo del Gps. Questa è una delle ragioni, ovvero generare profitti dalla georeferenziazione delle informazioni, che si aggiunge ad altre di varia opportunità.

La conferma ufficiale del divorzio, dopo una convivenza su iPhone, iPad e iPod touch durata ben cinque anni e che sembrava inossidabile, sarebbe stata raccolta dal Wall Street Journal e dovrebbbe avvenire settimana prossima in occasione della conferenza dedicata agli sviluppatori che Apple terrà a San Francisco.

In questa sede sarà presentato iOs 6, nuova versione del sistema operativo per dispositivi mobili, che avrà un servizio di cartografia verosimilmente svilupato in casa e che dovrebbe portare al debutto mappe di nuova generazione. Fatto curioso: più o meno nello stesso periodo Google annuncerà la versione 3D di Maps. E se, alla fine, non si trattasse di una separazione vera e propria?

Fonte notizia Cellularmagazine

Creare guide perfette con PSR

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Nelle numerose funzioni di Windows, quanti di noi hanno avuto bisogno di un software in grado di registrare le azioni eseguite con il mouse per poter creare delle guide di supporto professionali senza doversi cimentare con le varie catture di schermate ecc?
Windows 7 ha questa utility, per la verità nascosta dalle varie applicazioni visibili nel menù start, chiamata Problem Step Recorder.
Per utilizzarlo è sufficiente portarsi su Start e digitare psr .
Nota bene: si consiglia di cliccare con il tasto destro sull’icona del software e cliccare sulla voce “esegui come amministratore”  in modo che si registrino anche le applicazioni eseguite con privilegi elevati come ad esempio regedit.
Prima di iniziare il processo di cattura si consiglia di cliccare sulle impostazioni del programma; impostando il numero delle immagini recenti dello schermo da archiviare a 100 e confermare cliccando sul pulsante Ok. Per iniziare la registrazione delle azioni cliccare sul pulsante “inizia registrazione” per mettere in ascolto il programma, ad ogni click del mouse verrà accompagnato da un effetto in dissolvenza di un pallino rosso. Nota bene: i testi digitati sulla tastiera non verranno acquisiti quindi è consigliabile scrivere il testo in un commento tramite il comodissimo pulsante “aggiungi commento”. Al termine della video guida cliccare su “interrompi registrazione”  ,il software ci chiederà il percorso e il nome del file zip appena creato ,scegliere un nome ed una destinazione a vostro piacimento e cliccare su Salva.
Ora estraete il file presente nell’archivio appena creato con estensione .mht che si aprirà di default con Internet Explorer.
Aprendolo con Word, della suite di Microsoft Office, possiamo modificarlo e successivamente salvarlo in tutti i formati che il Word ci presenta a seconda delle nostre esigenze.
Allora non i resta che augurarvi buon lavoro!!!!

NFC ora in 11.500 Uffici Postali d’Europa

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La nuova tecnologia NFC sta man mano iniziando a prendere un certo vigore, seppur in maniera lenta ma costante. Come ben saprete, l’NFC (Near Field Communication) risulta essere un nuovo metodo di comunicazione tra dispositivi che può funzionare in più ambiti, dal trasferimento di file da un dispositivo ad un altro, al pagamento tramite il proprio smartphone ed un account Google Wallet. Proprio l’NFC ora risulta essere presente in circa 11.500 uffici postali in Europa, un dato che sicuramente è destinato a crescere.

L’NFC riduce di fatto i tempi di una transazione ed alcune aziende stanno ipotizzando di poter utilizzare tale tecnologia in più ambiti all’interno delle stesse sedi o reparti, come ad esempio far accedere ad aree riservate alcuni dipendenti. Si prospettano, quindi, davvero tanti cambiamenti in tutti i fronti volti all’introduzione di questa nuova tecnologia.

Anche Poste Italiane non si fa trovare impreparata, in particolare con Poste Mobile. In Italia, infatti, si adotterà al più presto l’NFC che poi sarà possibile impiegare in più campi, anche se attualmente non si hanno notizie dettagliatissime a riguardo.

Negli USA l’NFC è già utilizzato in molte applicazioni e speriamo che, sia in Europa che inItalia, si resti al passo per poter usufruire sempre degli ultimi vantaggi che tale tecnologia potrà offrire. Vi terremo aggiornati non appena avremo ulteriori notizie provenienti dal nostro paese.

Fonte notizia TuttoAndroid

Come installare e usare le applicazioni Android sul PC

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Vi piacerebbe avere sul Pc le vostre applicazioni Android preferite? Con l’emulatore Bluestacks diventa un gioco da ragazzi.

Bluestacks ha rilasciato un un emulatore che consente alle applicazioni Android di funzionare su Windows 8,7, Vista, XP . Gli utenti possono installare il software su Windows e quindi eseguire tutte le applicazioni Android, tra cui Angry Birds e Fruit Ninja ,Temple Run ecc.
L’emulatore ha una nuova tecnologia  Layercake , che sfrutta acceleratori hardware per migliorare le prestazioni dei giochi Android in Windows. Lo strato non era incluso nella versione Bluestacks alpha. Le applicazioni Android in genere utilizzano acceleratori hardware come A Nvidia Tegra, PowerVR e Imagination Technologies dei core grafici, ma Layercake possono usufruire di acceleratori hardware che si trovano nei chip x86  come AMD.
L’applicazione è Bluestacks  può essere scaricata dal sito ufficiale . Il software offre anche l’opzione per sincronizzare applicazioni e contatti con un vero dispositivo Android.

Come scaricare ed eseguire giochi e applicazioni android sul PC ?
Beh e` molto semplice basta usare direttamente l’app store sull’emulatore oppure scaricare un app in APK da internet ed installarla sul player.
Scaricate l’emulatore da qui

Cosa cambia nella versione 19 per Chrome

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La nuova versione del browser, che secondo le statistiche si batte testa a testa con Internet Explorer, è più sicura e permette di sincronizzare la navigazione delle pagine.

Come ben sapete il 18 Maggio Google ha rilasciato Chrome 19, correggendo 20 vulnerabilità presenti nel browser. La novità principale di Chrome 19 è il supporto alla sincronizzazione dei tab (schede di navigazione). Questo significa che è possibile navigare tra le pagine aperte con Chrome spostandosi da un dispositivo all’altro: con la semplice connessione allo stesso account Google, si può navigare su un PC desktop, e riprendere la navigazione della stessa pagina su un tablet o uno smartphone, mantenendo la sincronizzazione di bookmark, password, app, temi già disponibile con la precedente versione. La funzionalità non sarà immediatamente disponibile per tutti gli utenti, come ha spiegato Raz Mathias, Software Engineer di Chrome. “La sincronizzazione dei tab sarà estesa gradualmente durante le prossime settimane”, ha scritto Mathias sul blog ufficiale di Chrome. Chrome 19 può essere scaricato, e aggiornato automaticamente, per Windows, Mac OS X e Linux dal sito di Google.

L’ultimo aggiornamento di Chrome risale a sette settimane fa. Google rilascia una nuova versione “stabile” ogni circa sei/otto settimane, ed è stato leggermente in ritardo rispetto al rivale Mozilla, che rispetta la scadenza di un aggiornamento ogni sei settimane. Mozilla aveva reso disponibile la sincronizzazione dei tab già con Firefox 4, rilasciato più di un anno fa.

Quest’anno, Google ha investito più di 230mila dollari per il miglioramento del browser, affidandosi a ricercatori esterni per individuare le vulnerabilità di Chrome. Nove vulnerabilità tra le quali alcune non strettamente dipendenti da Chrome, come per esempio il bug in un driver Linux Nvidia, sono state risolte dal gruppo esterno, mentre le altre undici sono state risolte dal gruppo di Google.

Salvare gli allegati di Gmail direttamente in Google Drive

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L’applicazione di Google Drive permette di creare, modificare, archiviare (max 5 Gb.) e condividere dei documenti compatibili con quelli di Microsoft Office, ma senza installare nulla sul proprio computer. Basta effettuare l’accesso con il proprio account di Google. Oggi giorno, chi studia, lavora o vuole comunque condividere documenti in tempi rapidi, può utilizzare Google Drive come archivio online. Ovviamente per seguire questa piccola guida occorre un account Gmail e per chi non avesse ancora la casella di posta di Google, consigliamo di provvedere a registrarsi gratuitamente. La notizia interessante è l’estensione di Chrome per sfruttare al meglio l’accoppiato Gmail è Google Drive, l’estensione in questione si chiama Gmail Attachments To Drive, grazie alla quale, alla ricezione di uno o più allegati nella nostra casella di posta di Gmail, potremo visualizzare il link Save To Drive. Grazie a questo nuovo link potremo salvare l’allegato direttamente nel nostro account di Google. Una vera comodità per rendere ancora più potente l’accoppiata Gmail + Drive.

Samsung Galaxy S3 prezzo pazzo in continuo aggiornamento

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Si parte da 699 euro ma il nuovo Samsung Galaxy S3 lo si può già trovare, in pre-ordine, sotto i 600: mistero sui prezzi di qui all’uscita.

Come detto solo pochi giorni fa, vedi QUI, il prezzo ufficiale fissato per il nuovo Samsung Galaxy SIII è di 699 euro e per la versione da 16 GB. Poco o tanto, anche in rapporto agli altri terminali disponibili, è sempre e solo una questione relativa quindi non daremo giudizi in merito alla questione.

Prima di iPhone i prezzi, e i le dimensioni dei display, erano in costante ribasso: dopo la sua uscita è stato un continuo crescendo di dimensioni e di costi. Ma, detto anche questo, stiamo assistendo negli ultimi giorni a un balletto di cifre intorno al nuovo nato dell’azienda coreana che lo portano dai 700 euro, ufficiali, a cifre ben diverse. Negli store online non è difficile vederlo a 100 euro in meno, 599 euro, mentre in alcuni casi si scende ancora.

Di oggi la notizia che Groupon accetta già preordini e la cifra è di 589 euro, tanto per fare un esempio. Mancano 3 settimane alla commercializzazione e di prezzi pazzi ne vedremo ancora. Senza contare i fisiologici riposizionamenti che arriveranno non troppo tardi per due motivi, secondo noi: innanzitutto la difficoltà nello spendere 699 euro per un terminale valido ma che, è da riconoscere, non è un iPhone.

A prescindere dallo schieramento che ognuno ha il dato è oggettivo: iPhone vende più di tutti e può permettersi prezzi che apparentemente sono fuori dal mercato, ma non dal suo. In secondo luogo è fisiologico che i prezzi dei terminali Android, anche delle punte di diamante, scendano quasi subito: adesso un ancor ottimo Galaxy S2 lo si può trovare sui 400 euro e poco più, in certi casi anche meno.

Fonte notizia http://cellulariadhoc.blogosfere.it

Apple iPhone 5: svelati i primi componenti del nuovo dispositivo

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Nelle ore scorse è stata pubblicata in rete un’ immagine che raffigura un componente che andrà a formare il prossimo iPhone 5.

Recentemente in rete sono emersi alcuni scatti di componenti che andranno a formare il prossimo smartphone della Apple, come avrete intuito stiamo parlando dell’iPhone 5. Entrando nel merito della questione, il sito SW-BOX.com ha pubblicato un’immagine che raffigura il nuovo connettore del dispositivo mobile, componente che integra il jack per le cuffie, l’antenna Wi-Fi e l’altoparlante del device.

Il nodo centrale di questa notizia è che la struttura di questo componente, risulta completamente diversa daquelli implementati nei dispositivi mobili predecessori, come iPhone 4 e 4S. All’interno di questi smartphone, il pezzo integra i tasti del volume, ma non equipaggia né l’antenna Wi-Fi, ne l’altoparlante, un indizio che potrebbe portare a pensare che il prossimo iPhone, sarà un dispositivo mobile che rappresenterà il cambiamento radicale rispetto al passato.

Fonte notizia http://hightech.blogosfere.it

Ice Cream Sandwich da domani in Italia per Galaxy S2

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Sembra ormai ufficiale la notizia rilasciata da Samsung Italia tramite la propria pagina di Twitter che l’aggiornamento ad Android Ice Cream Sandwich per tutti i Samsung Galaxy S2 no-brand italiani partiranno ufficialmente nella giornata di domani.

Era attesa da tempo questa notizia e sicuramente farà piacere ai tantissimi possessori del device; notizia che tra l’altro anticipa di qualche settimana la precedente comunicazione che vedeva Android 4.0 nel nostro paese solo da maggio. Dunque, quasi in contemporanea con il rilascio in Germania, anche in Italia presto arriverà l’ultima distribuzione di Android, a pochi giorni dalla presentazione del successore. Samsung ha comunicato anche che l’update sarà rivolto anche ai device con brand vodadone, tim e 3, nonostante il twitt sia stato cancellato,  quindi attendiamo gli effettivi aggiornamenti prima di dare la notizia certa anche per i terminali brandizzati.

Installiamo Android IceCream Sandwich sul nostro PC

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Grazie ad Androidiani.com  vi proponiamo una guida per poter installare l’ultima versione del nostro amato robottino verde, Ice Cream Sandwich 4.0, sul nostro PC.

Per prima cosa procuratevi la versione adatta per il vostro PC direttamente da qui. (è possibile scegliere anche versioni precedenti come  GingerBread o HoneyComb). Mentre attendiamo il download di Android OS, scarichiamo Unetbootin, per la creazione del boot del sistema (notiamo che sono disponibili le versioni per Windows , Linux e Mac).

Una volta scaricato Unetbootin apriamolo ed apparirà una finestra simile:

 Quindi abilitiamo “Immagine disco” e scegliamo l’immagine ISO di Android che abbiamo scaricato precedentemente, mentre in Tipo scegliamo l’unità sulla quale possiamo installare Android (USB o Hard Disk). Per terminare cliccate OK (Se avete scelto di installarlo su una memoria USB , assicuratevi di abilitare come primo boot il flash drive).

Non appena riavvierete il PC , questo vi chiederà cosa avviare e ovviamente sceglieremo Unetbootin.

Questo è tutto è potete godervi questa prima release RC1 di Android ICS su PC (ovviamente in via non ufficiale).

Fonte notizia Androidiani

Canonical sarà la Apple del futuro, con Ubuntu al centro

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Fra pochi giorni farà la sua comparsa Ubuntu 12.04 LTS Precise Pangolin. Per Canonical e Mark Shuttleworth il successo è sempre crescente e il numero di computer che utilizzano questa distribuzione Linux aumenta giorno dopo giorno. Si, ma… dove intende arrivare Ubuntu?

Per rispondere a questa domanda partiamo da quanto dichiarato qualche tempo fa in un’intervista rilasciata da Shuttleworth a Julie Bort; in quest’occasione Mark affermò “Ci aspettiamo di distribuire almeno 20 milioni di PC nel prossimo anno”.

20 milioni di PC, ovvero 20 milioni di copie di Ubuntu: un traguardo credibile e sicuramente alla portata di Ubuntu, anche se, come sempre, tocca ricordarsi che il numero di computer con Linux è pur sempre una frazione minima rispetto ai computer con MacOS X, e ancor più a quelli con Windows.

Ma il traguardo assume grande importanza se si considera che, al momento, secondo una indagine realizzata dalla stessa Canonical, solo lo 0,1% degli utenti Ubuntu ha acquistato il computer con il sistema pre-installato da produttori come Dell, System76 o ZaReason.
Gerry Carr, direttore delle comunicazioni in Canonical, ha affermato che questo è un problema che riflette la mancanza di prodotti disponibili sul mercato, una mancanza che si spera venga colmata, almeno su alcuni mercati, proprio nel corso del 2012, facendo in modo che molti altri produttori possano realizzare offerte di hardware con Ubuntu preinstallato.

Ma anche con queste ottimistiche previsioni di diffusione, esiste un bel problema da affrontare per Canonical: la profittabilità di Ubuntu. Red Hat è di recente riuscita a realizzare il suo primo miliardo di dollari di entrate, con un utile di almeno 150 milioni di dollari, grazie ad una filosofia di gestione molto diversa. Red Hat è una distribuzione open source e gratuita, ma tutto ciò che concerne il supporto, compresi gli aggiornamenti di sicurezza, sono a pagamento, mentre Canonical fa pagare solo l’assistenza tecnica, per cui mentre il modello di business di Red Hat è molto simile a quello di Microsoft, se si esclude il fatto che il software in sé non è a pagamento, quello di Canonical è molto più open.

Ma Shuttleworth con Canonical non cerca di creare una nuova Red Hat per incassare più soldi. Niente affatto: il suo modello è più quello di una novella Apple. Non ci credete? Eppure pensateci un po’: la nuova interfaccia Unity ha diversi punti di contatto con la filosofia della semplicità d’uso introdotta anni fa da Apple. Inoltre, Canonical ha di recente introdotto un servizio di musica online simile ad iTunes, ovvero UbuntuOne, che comprende la possibilità di sincronizzare file e memorizzare foto e documenti sul Cloud, proprio come iCloud.

Ancora, Canonical sta promuovendo l’Ubuntu TV, ovvero un sistema pensato per essere impiegato su quelle che vengono definite SmartTV, con alcuni modelli di TV attese al debutto entro l’anno.
A febbraio è stato inoltre rilasciato Ubuntu for Android (anche se richiede un processore dual core per funzionare) e nello stesso tempo Canonical si sta muovendo nel mercato dei film e di altri contenuti online da proporre ai propri utenti tramite accordi di licenza con le major. Infine, con Unity pronta per i device touch, pare che Canonical intenda produrre anche un tablet, che dovrebbe uscire dopo le Ubuntu TV. La visione per il futuro è quindi chiara: avere un raccordo continuo e senza interruzioni tra device mobili, desktop, TV e altri dispositivi, tutti con al centro Ubuntu. Se non è una piccola Apple questa…

Fonte notizia Hwjornal

Bing Translator 2.0: Microsoft aggiorna il traduttore online per Windows Phone

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Novità per l’applicazione ufficiale di Microsoft dedicata alla traduzione, Bing Translator(Traduttore, in Italia): la nuova major release 2.0 del programma introduce infatti un buon numero di funzionalità aggiuntive, che rendono l’utilizzo del tool di Microsoft decisamente più avanzanto rispetto a quanto non avvenisse in precedenza.

Tra le nuove feature figurano così la possibilità di tradurre quanto registrato dal microfonoripreso dalla fotocamera o inserito dalla tastiera del telefono. E’ inoltre possibile scaricare dei comodi traduttori che è possibile impiegare anche offline, funzionalità questa particolarmente utile quando si viaggia all’estero nei paesi supportati.

Un’altra funzione molto comoda consente di posizionare una pin sulla schermata principale in modo da avere un link veloce ai singoli traduttori.

Purtroppo, sono presenti anche alcuni piccoli problemi, che probabilmente verranno presto risolti con una minor release: primo tra tutti, non è più possibile copiare le traduzioniprodotte dal programma. E’ inoltre sparito il supporto per alcune lingue presenti in precedenza, quali il portoghese.

Per il resto, si tratta di un ottimo aggiornamento. Complimenti a Microsoft!

Fonte notizia HdBlog