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LG prepara un Note da 5 pollici?

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La notizia non si era mai vista e sentita prima, e non vi erano stati dei rumor precedenti, quindi si potrebbe ritenere che possa essere vera, anche se si attendono conferme. Per ora però riteniamo sia solo una voce. L’azienda coreana LG infatti starebbe preparando un nuovo smartphone da 5 pollici che andrà a collocarsi nella stessa fascia di mercato del Samsung Galaxy Note, e potrebbe quindi sperare di godere del successo di quest ultimo per riscontrare un trend positivo al lancio.

Attualmente non si hanno tantissime informazioni sul nuovo dispositivo, ma si vocifera che possa avere sotto al cofano un processore Qualcomm Snapdragon S3 dual core da 1,5 GHz, un display LCD appunto da 5,0 pollici con risoluzione (stranamente) WVGA da 1024×768 pixel, radio LTE, Bluetooth 3.0 e WiFi b/g/n.

Queste le uniche cose che fino ad ora si vociferano sul nuovo smartphone di casa LG. Vista la vicinanza dell’MWC speriamo che la notizia possa essere vera e che la stessa LG possa presentare tale dispositivo proprio durante l’evento in programma tra poche settimane.

Il successo di questo smartphone, qualora fosse presentato, sarà legato a quello che effettivamente potrà offrire in più rispetto al Samsung Galaxy Note, il cui successo non è in discussione. Riuscirà LG a trovare qualcosa che potrà attrarre a sè tanta clientela e a dimostrare che il suo nuovo prodotto è l’alternativa migliore al Galaxy Note?

Fonte notizia http://www.tuttoandroid.net

Samsung Galaxy S Advance, GT-I9070, in arrivo prima del Galaxy S3?

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Arriverà nel corso del prossimo Mobile World Congress 2012 di Barcellona il nuovo Samsung Galaxy S Advance? 

È ancora la fortunata famiglia Galaxy di Samsung sugli scudi. Novità in arrivo per quella che più di altre incarna lo spirito Android del costruttore coreano, dopo i successi di Galaxy S e Galaxy S2.

Sempre altissima resta l’attesa del Galaxy S3 che potrebbe arrivare per il Mobile World Congress 2012 ma, per il momento, ci si dovrà accontentare di un modello non al top ma le cui caratteristiche e, probabilmente, il prezzo soddisferanno molti utenti che vogliono proseguire o debuttare nel mondo Android.

Galaxy S Advance, conosciuto anche come GT-I9070, questo il suo nome, con un processore dual-core da 1 GHz e dal design simile a quello del Galaxy Nexus S, con display Super AMOLED curvo da 4″ e risoluzione di 800 x 480 pixel.

La fotocamera da 5 megapixel può realizzare video da 720p mentre la batteria è da 1500 mAh. Inizialmente disponibile con la release 2.3.6 Gingerbread, nel corso del 2012 dovrebbe certamente arrivare l’upgrade alla 4.0 Ice Cream Sandwich.

Fonte notizia http://cellulariadhoc.blogosfere.it/

Google non vuole più che si usi il pulsante Menu

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Sull’Android Developer blog, è apparso un post il cui titolo è “Say Goodbye to the Menu Button”. In esso si chiede agli sviluppatori di ripensare le proprie applicazioni provando ad eliminare il ricorso al pulsante Menu, e adoperando al suo posto l’ActionBar introdotta in Honeycomb.

Nel post si legge “Non solo le applicazioni dovrebbero smettere di far affidamento al pulsante Menu, ma si dovrebbe smettere del tutto di pensare di utilizzare per le proprie attività il pulsante Menu”. Scott Main, technical writer per developer.android.com, ha dichiarato in un post sul blog che “Le vostre attività dovrebbero fornire i pulsanti per le azioni utente importanti direttamente nella ActionBar (o da qualche altra parte su schermo). Le azioni che non possono andare nella ActionBar devono finire nell’action overflow”.

Anche le applicazioni realizzate per supportare versioni precedenti alla 3.0 di Android non dovrebbero utilizzare il pulsante Menu. In altre parole, Google non vuole che gli sviluppatori e gli utenti utilizzino il termine “pulsante Menu”. “Questo potrebbe sembrare un voler sottilizzare sull’utilizzo di una certa terminologia, ma quest’azione sul nome promuove un modo diverso di pensare” ha spiegato Main. “Invece di pensare a un menu che serve da catalizzatore per le opzioni degli utenti, si dovrebbe pensare di più a quali opzioni utente si potrebbero visualizzare sullo schermo come azioni. Quelle che non hanno bisogno di stare sullo schermo possono essere messe fuori, in overflow. gli utenti possono mostrarle toccando un Overflow Button che compare su schermo al fianco dei pulsanti azione. ”
Android, naturalmente, è un sistema operativo open source che vive sulla sua community di sviluppatori, e ci sono mod a disposizione che supportano senza problemi il pulsante Menu, a condizione di avere un telefono rootato.

Debian è la distribuzione Linux più diffusa sui web-server

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Stando alle ultime ricerche di mercato sembra essere decisamente il momento di Debian per quanto riguarda la crescita di mercato e di installazioni sui web-server in tutto il mondo.

Debian è usata da circa il 10% dei siti web di tutto il mondo, questo numero rappresenta circa il 30% del totale delle installazioni Linux sui web-server. Il dato è ancora più interessante se si pensa che ogni giorno circa 54 siti (ovviamente l’analisi prende i più visitati)passano a Debian. In questa analisi si guarda anche a quello che gira sulle Linux-box Debian. Vediamo infatti che il web-server più diffuso resta ancora Apache, però si è avuta una crescita anche di Lighttpd e Nginx.

Così come si nota anche che sulla quasi totalità dei web-server Debian e, di conseguenza, sui siti creati su questa piattaforma, girano contenuti creati con PHP, con una quota che si avvicina al 97% del totale. Debian quindi è saldamente in vetta, ma si segnala anche una grande crescita dell’utilizzo di Ubuntu come sistema operativo per macchine server oltre alla sempre stabile quota di utilizzo di CentOS. Queste cifre sono in costante evoluzione, vedremo poi se tra qualche mese qualcosa cambierà.

Fonte notizia http://www.tuxjournal.net

HTC Primo, nuovo smartphone con Android 4.0 e Beats Audio

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Dopo aver deluso un po’ le aspettative nel 2011, HTC quest’anno sembra voler puntare di più alla qualità che alla quantità, al contrario di quanto ha fatto negli anni precedenti in cui ha lanciato smartphone che non avevano nulla di innovativo e che sostanzialmente si somigliavano.

HTC Primo è, nemmeno a dirlo, il primo smartphone Android di HTC per il 2012 che riceve un rendering, il quale ci fa vedere come lo smartphone abbia, bene o male, ancora gli stessi lineamenti e la stessa forma dei precedenti HTC.

Vi è da dire comunque che l’HTC Primo è destinato alla fascia media di mercato, dunque non stupitevi se nelle caratteristiche manca ad esempio la fotocamera frontale, che per un dispositivo con Android ICS ormai è un must have.

Si, perchè tale smartphone ha a bordo Android 4.0 ed è dotato anche di un display da 3,7 pollici con vetro Gorilla Glass, di un processore da 1 GHz, di 512 MB di RAM e di una fotocamera da 5 megapixel in grado di registrare video a 720p. Quello che si nota subito è la presenza del logoBeats Audio nella parte frontale bassa del terminale, cosa che può non piacere a tutti. Da notare ancora l’assenza dei tasti fisici, in piena politica ICS.

Molto probabilmente l‘HTC Primo sarà presentato al Mobile World Congress, che si terrà aBarcellona il mese prossimo, insieme ad altri smartphone HTC, come l’Edge, che dovrebbe invece rappresentare lo smartphone di punta di HTC per questo 2012.

L’HTC Primo dunque andrà in competizione con il Samsung Galaxy W, in quanto si collocherà nella sua stessa fascia di mercato, quindi possiamo aspettarci un prezzo che potrà variare tra i195 euro e i 235 euro. Anche se il Galaxy W presenta delle caratteristiche tecniche migliori come la presenza di una fotocamera frontale e quella di un processore più potente di quello dell’HTC Primo, sicuramente quest’ultimo potrà puntare sul nuovo sistema operativo Android 4.0, che a confronto con Android 2.3 del Galaxy W è davvero tanta roba.

Fonte notizia http://www.tuttoandroid.net

Chiude Megaupload

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La compagnia Megaupload è sotto accusa per violazione di copyright e delle leggi anti-pirateria, provocando una perdita di oltre 500 milioni di dollari a causa della condivisione illegale di film ed altri contenuti.

La procura federale ha chiuso il maggior servizio mondiale di streaming e file sharing su internet, Megaupload.com, e ha condannato il proprietario e altri membri dello staff per violazione delle leggi di pirateria. Come riporta The Associated Press, l’accusa rivolta alla compagnia è di costare oltre 500 milioni di dollari per gli introiti persi dalla mancata vendita di film ed altri contenuti. Lo stato di accusa è stato aperto dopo che il giorno prima diversi siti sono stati sospesi in segno di protesta, in seguito a due proposte del congresso che ostacolerebbero la pirateria online di programmi TV e film.

Megaupload.com, con i siti del suo network – tra cui Megavideo – è il 13esimo sito più popolare del pianeta.

Fonte notizia http://attualissimo.it/

Presentata la nuova Internet Key Wi-Fi “E355”

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Wind e Huawei presentano la nuova Internet Key Wi-Fi “E355”, data card Wi-Fi, in grado dinavigare in rete ad alta velocità fino a 14.4 Mbps in download e a 5.76 Mbps in upload, epermette di creare una rete wireless alla quale è possibile collegare fino a 5 dispositiviin Wi-Fi.La Internet Key Huawei “E355” è in grado di funzionare sia collegata al proprio PC, attraversola porta USB, sia come dispositivo indipendente, tramite l’alimentatore da parete incluso nellaconfezione.E’ dotata di software autoinstallante, di un’interfaccia grafica intuitiva per un immediatoaccesso ad Internet ed è in grado di condividere file su MicroSD.Acquistando la Internet Key è possibile attivare Super Internet Unlimited sulla SIM Ricaricabilecontenuta nella confezione, per navigare senza limiti da PC con l’opzione “Mega Unlimited” inpromozione a 15 euro/mese per 2 anni.Con USB Charger in dotazione è disponibile a listino Wind al prezzo di 79,00 euro ed è compatibilecon i pricipali sistemi operativi.

Sony lancia Smartwatch l’orologio connesso che funziona come uno smartphone

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Ha un display OLED da 1,3 pollici, le dimensioni sono 36×36×8 mm, pesa poco più di 15 grammi e lo indossi al polso con un cinturino, come un qualsiasi orologio. La differenza, è che al posto del quadrante c’è un touchscreen che, oltre a segnare l’ora esatta, consente di accedere e utilizzare app che solitamente si trovano su uno smartphone. Si chiama SmartWatch ed è il nuovo dispositivo mobile che Sony ha in programma di lanciare a partire da Marzo.

In un certo senso, è l’uovo di Colombo: dal momento che i telefoni cellulari stanno diventando sempre meno portatili, è difficile avere rapido accesso alle app che ci servono, soprattutto quando siamo in movimento o non abbiamo la possibilità di liberare una mano per pescare lo smartphone dalla tasca. Il concetto alla base di SmartWatch è dotare il proprio smartphone di un’estensione indossabile, che consenta di accedere nel giro di due tap alle applicazioni che ci servono, senza dover andare a recuperare lo smartphone (qualunque dispositivo Android, non necessariamente Sony) a cui è connesso tramite Bluetooth 3.0.

Più che un orologio, un micro-smartphone da poloso. SmartWatch infatti non segna in continuazione l’ora esatta, lo fa solo quando si tocca lo schermo con un dito. Con un secondo tocco si accede alla schermata delle app, dove si potra scegliere di leggere email, SMS, Facebook, Twitter o di avviare chiamate. Il dispositivo avrà un prezzo di lancio previsto di 149 dollari e una batteria capace di reggere quasi un’intera settimana.

L’idea non è nuova. SmartWatch infatti non è altro che un’evoluzione di quel LiveView che Sony-Ericsson aveva lanciato nel 2010. Inoltre, esistono altre aziende che hanno già cominciato a commercializzare la loro personale ricetta per gli orologi connessi. In particolare, segnaliamo MetaWatch, il cui approccio è più incentrato sul mantenimento del design degli orologi tradizionali in cui vengono integrati nuovi elementi multimediali.

Alcatel Duet App!: Android Dual Sim Gingerbread a 149€!

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Spesso leggiamo di smartphone Dual Sim Android provenienti dall’orienti, magari interessanti ma dei quali ci fidiamo poco. Trovare un produttore conosciuto che offre un device Dual Sim Android è un’impresa abbastanza difficile. Alcatel, produttore storico che da sempre offre cellulari economici, presenta oggi un piccolo Android Phone con il supporto per la doppia SIM Card: One touch DUET App! è il nuovo smartphone di Alcatel One Touchbasato su Andoid 2.3 e dotato di tecnologia Dual Sim Dual Standby, che consente di utilizzare contemporaneamente due Sim diverse, attive in modalità simultanea a ricevere telefonate ed SMS.  E’ la soluzione ideale per rimanere sempre raggiungibili. One touch DUET App! è personalizzabile grazie alle due diversi cover incluse nella confezione ed è dotato di un display capacitivo da 3,2”, supporto alle reti 3G+, connettività Bluetooth 4.0 e Wi-Fifotocamera da 3.2 megapixel, 150 MB di memoria espandibile a 32 GB tramite Micro SD, player MP3 e radio RDS FM stereo. Tra le applicazioni preinstallate troviamo Facebook, Twitter e l’aggregatore di Instant Messaging Palringo. La batteria offre una durata in modalità standby che supera le 400 ore.

Il nuovo one touch DUET App! sarà disponibile a partire da marzo 2012 al prezzo di 149 euro.

Corsair presenta nuovi SSD pensati per il caching

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Corsair, produttore e fornitore internazionale di componenti ad alte prestazioni per il mercato hardware del PC gaming, ha presentato oggi le unità cache a stato solido Accelerator Series™.  Accelerator Series è una linea progettata per utenti di computer desktop che desiderano incrementare in modo significativo le prestazioni del loro PC basato su Microsoft Windows riducendo al minimo i costi e le seccature. La nuova linea di unità cache SSD di Corsair include un esclusivo software di caching sviluppato da NVELO, che assicura tempi di avvio migliori e un accesso ai file velocissimo. Dopo aver collegato l’unità cache SSD Accelerator Series alla porta SATA del computer e aver installato il software di caching fornito in dotazione con l’unità, gli utenti potranno constatare un incremento immediato della velocità. Non è necessario eseguire il mapping dell’unità, reinstallare il sistema operativo od occuparsi della complessa gestione dei file: l’unità cache SSD Accelerator Series lavora congiuntamente al disco rigido dell’utente per offrire prestazioni ottimizzate. Gli utenti potranno constatare un aumento delle velocità di lettura/scrittura pari a 5 volte rispetto alle prestazioni del disco rigido in uso dopo l’installazione dell’unità cache SSD Accelerator Series di Corsair. “Le nostre unità cache SSD Accelerator Series presentano prezzi vantaggiosi e offrono una delle soluzioni più convenienti per migliorare rapidamente le prestazioni senza bisogno di riconfigurare manualmente il disco rigido”, ha affermato Thi La, Vicepresidente del reparto Memory Products di Corsair. “È la soluzione ideale per gli utenti e gli appassionati di PC che desiderano migliorare la velocità del loro computer senza investire tempo e denaro in un aggiornamento completo del PC. Non è richiesta alcuna configurazione complessa e il PC funzionerà come sempre, ma a una velocità di gran lunga superiore”.

Le unità cache a stato solido Accelerator Series supportano Windows 7 (il supporto è previsto anche per Windows 8) e sono compatibili con le porte SATA 2 o SATA 3 del PC. Le unità cache a stato solido Accelerator Series dispongono di una garanzia di tre anni e saranno disponibili a partire da febbraio presso i rivenditori e distributori autorizzati Corsair in tutto il mondo al prezzo di vendita consigliato negli Stati Uniti di $ 99 per il modello da 60 GB, $ 84 per il modello da 45 GB, e $ 69 per il modello da 30 GB.

Fonte notizia http://www.news4it.it

Inutile la rimozione del file ‘batterystats.bin’? Wipe Battery inutile?

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Sicuramente qualsiasi utente Android, almeno per una volta, avrà sentito nominare, o avrà utilizzato, il termine, la funzione, “Wipe Battery“. Quest’ultima, richiamata tramite il menù Recovery, permette all’utente di eliminare il file “batterystats.bin” per eseguire una delle classiche operazioni conosciute come “Ricalibrazione della batteria“. Quando, in molte guide sul web, abbiamo trovato queste istruzioni, tramite Recovery avremmo semplicemente eliminato questo piccolo file che permette al sistema di indicare, in poche parole, la percentuale di carica della batteria del nostro dispositivo. Secondo Dianne Hackborn quest’operazione sarebbe inutile e non porterebbe ai risultati sperati.

Dianne HackbornAndroid Framework Engineer, in merito alla funzione “Wipe Battery” ed al file “batterystats.bin” ha rilasciato una dichiarazione che sfaterebbe il mito dietro a queste operazioni.

Coloro in favore del “wipe battery stats” sostengono che il file già citato riporta le informazioni e le statistiche relative sui livelli di carica. L’utente Android è abituato ad utilizzare questa funzione nei momenti in cui il sistema segnala batteria carica invece la carica effettiva non è del 100% ma viene indicata una percentuale diversa.

Effettuando il wipe le informazioni sulla batteria dovrebbero tornare alla normalità. L’ingegnere Android, Dianne Hackborn, non la pensa così, andando contro, e sfatando il mito, del file “batterystats.bin“.

L’ingegnere ha così commentato:

“The battery indicator in the status/notification bar is a reflection of the batterystats.bin file in the data/system/ directory”

Secondo Hackborn, questo famoso file contiene di solito informazioni relative a programmi e processi che utilizzano la batteria tra una carica e l’altra, quindi un report sull’utilizzo del sistema operativo della batteria.

L’eliminazione di questo file non fa altro che pulire questo report dalle informazioni raccolte, che sarebbero state eliminate nuovamente dal momento in cui la batteria sarà completamente carica. Insomma quest’operazione non ha un impatto positivo sull’autonomia della nostra batteria.

Hackborn conclude così:

“Deleting it is not going to do anything to make your more device more fantastic and wonderful… well, unless you have some deep hatred for seeing anything shown in the battery usage UI. And anyway, it is reset every time you unplug from power with a relatively full charge (thus why the battery usage UI data resets at that point), so this would be a much easier way to make it go away.”

Per maggiori informazioni potete consultare il post ufficiale sul profilo Google+ di Dianne Hackborn.

Fonte notizia http://www.androidiani.com

 

Firefox 10: rilasciata la Beta 4

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Firefox 10 si distingue dalle versioni precedenti per il supporto a tecnologie Web come CSS3 3D Transform, WebGL Anti-Aliasing e ad alcuni elementi di HTML5, mentre nell’interfaccia Web il pulsante “Avanti” adesso compare solo quando si ritorna su una pagina Web già visitata. Firefox10 inoltre adesso consente di eseguire alcune applicazioni Web in modalità Full Screen.

Per scaricare Firefox 10 Beta 4 andiamo qui e clicchiamo sul link corrispondente alla lingua e al sistema operativo desiderato. Per quanto riguarda le novità e i miglioramenti riportati fino ad ora, c’è da dire che le note di rilascio non dipingono un bel quadro: le nuove caratteristiche sono scarse. Naturalmente parliamo di tempi ancora molto acerbi ma non tutto è da buttare,qualcosa di interessante si comincia a vedere.

La prima nuova caratteristica che risalta all’occhio riguarda la nuova gestione del pulsante avanti, che ora risulta nascosto di default e sarà disponibile solo dopo che l’utente avrà navigato indietro nella cronologia. Questo nuovo cambiamento è disponibile solo per gli utenti Windows al momento. Altre modifiche includono anti-aliasing per WebGL, un CSS Style Inspector che potrà essere utile per gli sviluppatori web, l’integrazione delle nuove API a schermo intero per costruire applicazioni web a schermo pieno e il supporto per CSS3 3D Transforms.

Altre modifiche includono miglioramenti in chiave di scorrimento del cursore, una migliorata installazione di Firefox Sync e la possibilità di visualizzare le statistiche dei video HTML5 tramite il tasto destro del mouse. Firefox 10, tuttavia, è un cantiere aperto ma il team Mozilla non deluderà i propri fan, ne sono sicuro.

Fonte notizia http://www.googleplusblog.it