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Tutto su Windows 7 SP1 FAQ e Windows Server 2008 R2 SP1

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Abbiamo deciso di raccogliere in una FAQ le domande frequenti che abbiamo visto online o che ci sono state fatte relativamente al Service Pack 1 di Windows 7 e Windows Server 2008 R2.

Quando sarà disponibile il Service Pack 1 di Windows 7?

Il 9 febbraio 2011 è stato annunciato l’RTM – Release to Manufacturing del Service Pack 1 di Windows 7 e Windows Server 2008 R2. Nel novembre 2010 era stato preannunciato il rilascio entro il primo trimestre del 2011.

La disponibilità del Service Pack per il download pubblico è prevista in queste date:

  • 16 febbraio: il Service Pack sarà disponibile per il download per gli abbonati TechNet e MSDN e per i clienti con contratto Volume Licensing;
  • 22 febbraio: il Service Pack sarà disponibile su Windows Update e Download Center per il download da parte di tutti i clienti.

È già possibile provare il SP1 di Windows 7?

Sì, dal TechNet Evaluation Center al momento è ancora possibile scaricare la Release Candidate – RC del Service Pack 1. Come per qualsiasi software in beta, è consigliabile eseguire la prova in un ambiente di test e non sulle macchine in produzione.

Il Service Pack 1 è disponibile solo per Windows 7?

No, come è già avvenuto con Windows Vista e Windows Server 2008, il Service Pack 1 è comune tra Windows 7 e Windows Server 2008 R2.

Cosa contiene il Service Pack 1?

Nel Service Pack 1 sono inclusi i fix, gli aggiornamenti e gli update finora rilasciati per Windows Server 2008 R2 e Windows 7 e in più ulteriori aggiornamenti non ancora rilasciati pubblicamente. Sono introdotte inoltre due nuove tecnologie: RemoteFX e Dynamic Memory.

Quali sono i prerequisiti necessari per l’installazione del Service Pack 1?

Prima di installare il Service Pack 1 è necessario verificare di avere lo spazio libero su disco necessario per l’installazione (trovate nella domanda sotto tutti i dettagli).

Inoltre, l’aggiornamento KB947821 consente di prevenire eventuali problemi ed inconsistenze degli strumenti di servicing/aggiornamento di Windows.

Potete scaricare l’aggiornamento KB947821 direttamente da Windows Update o a partire da questi link:

  • Windows 7 – aggiornamento KB947821
    • Versione a 32 bit
    • Versione a 64 bit
  • Windows Server 2008 R2 – aggiornamento KB947821
    • Versione a 64 bit
    • Versione IA64.

Quanto spazio su disco devo avere a disposizione per installare l’SP1?

Durante l’installazione del Service Pack 1 è necessario avere nell’hard disk alcuni GB liberi, necessari per la decompressione dei file del Service Pack, la gestione dei file temporanei, la memorizzazione delle impostazioni per l’eventuale disinstallazione del Service Pack.

I requisiti dello spazio disco necessario variano a seconda della modalità di installazione del SP1 e del prodotto:

  • Windows 7
    • Service Pack installato tramite Windows Update
      • Sistema operativo a 32 bit: 1.5 GB
      • Sistema operativo a 64 bit: 2.6 GB
    • Service Pack installato tramite package stand-alone:
      • Sistema operativo a 32 bit: 1.8 GB
      • Sistema operativo a 64 bit: 3.3 GB
  • Windows Server 2008 R2
    • Service Pack installato tramite Windows Update
      • Sistema operativo a 64 bit: 2.5 GB
      • Sistema operativo per IA64 (Itanium): 2.3 GB
    • Service Pack installato tramite package stand-alone:
      • Sistema operativo a 64 bit: 3.3 GB
      • Sistema operativo per IA64 (Itanium): 2.8 GB

Internet Explorer 9 è incluso nel Service Pack 1?

No, Internet Explorer 9 non è incluso nel Service Pack 1 di Windows 7 e Windows Server 2008 R2. Questa scelta è stata fatta per dare agli utenti la possibilità di scegliere se installare solo il Service Pack 1 o solo Internet Explorer 9 o entrambi i prodotti, senza costringerli ad una scelta obbligata. Internet Explorer 9 è già stato scaricato da oltre 23 milioni di persone, introduce notevoli novità dal punto di vista delle performance del Browser e del supporto ai moderni standard web, come HTML 5 e CSS3 e offre funzionalità pensate per aumentare la privacy e la sicurezza degli utenti.

Trovate le indicazioni per scaricare e provare Internet Explorer 9 in questo post e potete approfondire le novità e il funzionamento di Internet Explorer 9 in questo post.

Quali sono gli hotfix e i security update inclusi nel Service Pack 1?

La lista degli hotfix, delle patch, degli aggiornamenti e dei security update inclusi nel SP1 è scaricabile dalla documentazione online di Windows 7.

Quali saranno le opzioni a disposizione per effettuare l’installazione del Service Pack 1?

Le opzioni a disposizione sono essenzialmente tre:

  • Download tramite Windows Update – In questo modo non vengono scaricati nuovamente gli aggiornamenti già installati nel sistema
  • Modalità stand-alone: download dei singoli package di aggiornamento, separati per le versioni a 32 bit e a 64 bit;
  • Download di una ISO che contiene i package di aggiornamento per tutte le piattaforme supportate (32 bit, 64 bit, IA 64).

A queste tre opzioni si dovrebbe aggiungere una quarta opzione dedicata ai clienti Volume Licensing, a chi ha una sottoscrizione MSDN o un abbonamento TechNet Plus che consiste nella possibilità di scaricare le ISO di Windows 7 e di Windows Server 2008 R2 con il Service Pack 1 integrato.

Gli eseguibili per l’installazione del Service Pack 1 sono validi sia per Windows 7 che per Windows Server 2008 R2.

Cos’è RemoteFX?

RemoteFX è una tecnologia che estende il protocollo RDP, pensata per gli ambienti Remote Desktop Services (aka Terminal Services) e gli scenari Virtual Desktop Infrastructure – VDI.

Remote FX consente di sfruttare la potenza di codec avanzati e di risorse grafiche virtualizzate per ricreare, nelle sessioni Remote Desktop, l’esperienza d’uso che si ha sui PC con l’accellerazione grafica assistita da hardware, compreso il supporto 3D e Windows Aero.  Potete vedere un’anteprima di RemoteFX in questo video con Michael Kleef.

L’utilizzo di questa tecnologia è pensato in particolare per quegli scenari VDI in ambiente LAN in cui si vuole offrire agli utenti che si connettono ad una macchina VDI la “Windows Experience” completa, senza compromessi dal punto di vista delle funzionalità. Citrix ha sottoscritto un accordo di interoperabilità insieme a Microsoft e per garantire l’interoperabilità della sua tecnologia Citrix HDX (High Definition User Experience) con RemoteFX, entro sei mesi dal rilascio di quest’ultimo.

Nella library TechNet trovate la documentazione tecnica su RemoteFX.

Cos’è Dynamic Memory?

Dynamic Memory è una tecnologia per la gestione della memoria delle macchine virtuali eseguite su Hyper-V R2.

Consente di assegnare ad una macchina virtuale un valore minimo e uno massimo di RAM. Lo stack di virtualizzazione si occupa di modificare dinamicamente la quantità di RAM disponibile alle diverse VM in base al range definito e all’effettivo uso che viene fatto dalla VM. In questo modo si ottiene una maggiore flessibilità di gestione e una maggiore densità di VM per host (fino al 40%) garantendo performace adeguate.

Per maggiori informazioni potete fare riferimento al post di Jeff Woolsey: Dynamic Memory coming to Hyper-V,  al video di Giorgio: Windows Server 2008 R2 SP1 – Dynamic Memory e alla documentazione online di Windows Server 2008 R2.

Ho già una immagine aziendale WIM di Windows 7. Come faccio ad integrare il Service Pack 1?

È possibile integrare il Service Pack 1 in una immagine WIM esistente di Windows 7 e/o Windows Server 2008 R2 eseguendo la manutenzione online dell’immagine.

Sarà necessario quindi applicare l’immagine ad una macchina (ad esempio virtuale), effettuare l’installazione del Service Pack e la verifica del corretto funzionamento della macchina e quindi eseguire nuovamente la cattura dell’immagine.

Per approfondire l’argomento, nella Library TechNet trovate questi articoli:

Ho installato la Beta o la Release Candidate del Service Pack 1. Come faccio ad installare la versione finale del Service Pack1?

Prima di effettuare l’installazione della versione finale del Service Pack 1 è necessario disinstallare eventuali versioni di prova (Beta, Release Candidate, etc.) installate in precedenza.

Per rimuovere la Beta o la Release Candidate del SP1 è necessario andare su Pannello di Controllo > Programmi > Vedi aggiornamenti installati > Microsoft Windows e rimuovere la versione non-finale del service Pack 1.

Quando scade la Release Candidate del SP1?

La Release Candidate di Windows 7 Service Pack 1 funzionerà fino al 30 novembre 2011. È necessario eseguire prima di quella data o la reinstallazione del sistema o la rimozione della Release Candidate (ed eventualmente l’installazione della versione finale del Service Pack 1).

Da dove posso scaricare i Service Pack di Windows 7, Windows Vista e Windows XP?

Nel Service Pack Center potete trovare i link con le informazioni e i download dei Service Pack finora rilasciati per Windows 7, Windows Vista e Windows XP.

Non ho ancora provato Windows 7. Posso scaricarlo gratuitamente e provarlo?

Certo, è possibile scaricare gratuitamente per 90 giorni la versione di Windows 7 Enterprise, che come la Ultimate include tutte le funzionalità del prodotto. La versione di valutazione di 90 giorni viene fornita per un periodo e una quantità limitati. Sarà possibile eseguire il download fino al 29 aprile 2011, fino a esaurimento.

Esistono anche dei download dedicati per gli abbonati al Partner Program, gli sviluppatori con abbonamento a MSDN, i professionisti IT con abbonamento a TechNet Plus e i Clienti con contratto multilicenza e clienti Software Assurance .

Vorrei provare Windows 7 senza doverlo installare su macchine fisiche o virtuali. Cosa posso fare?

I Virtual Lab TechNet mettono a disposizione un ambiente virtualizzato, ospitato nel cloud, in cui è possibile provare il funzionamento di Windows 7 senza la necessità di installarlo nelle macchine della propria infrastruttura.

Quali sono i requisiti minimi di sistema di Windows 7?

I requisiti minimi di sistema di Windows 7, validi anche per il Service Pack 1, sono:

  • Processore a 32 bit (x86) o 64 bit (x64) da 1 GHz o superiore;
  • 1 GB di RAM (versione a 32 bit) / 2 GB di RAM (versione a 64 bit);
  • 16 GB di spazio disponibile sul disco (versione a 32 bit) / 20 GB (versione a 64 bit);
  • Processore grafico DirectX 9 con driver WDDM 1.0 o superiore;
  • Unità compatibile con DVD;
  • Accesso a Internet (potrebbero essere applicati costi aggiuntivi) .

Alcune funzionalità di prodotto di Windows 7, ad esempio BitLocker, la capacità di vedere e registrare programmi TV o di navigare tramite “tocco”, potrebbero richiedere hardware avanzato o aggiuntivo.

Windows XP Mode richiede 1 GB di RAM aggiuntivo e 15 GB di spazio disponibile su disco. Online trovate ulteriori dettagli sui requisiti di sistema di Windows 7 e Windows Server 2008 R2.

Ho installato il Service Pack 1 ma ho dei problemi. A chi posso rivolgermi?

I professionisti IT possono utilizzare il forum TechNet Italiano dedicato a Windows 7 per segnalare eventuali problemi e chiedere supporto ad altri colleghi, MVP e consulenti.

Gli utenti “Home” possono usare il forum Italiano di Microsoft Answers su Windows 7.

Esiste della documentazione specifica sul Service Pack 1?

Sì, su TechNet ci sono dei documenti relativi a Windows 7 e Windows Server 2008 R2 SP1:

Che strumenti ho per approfondire il funzionamento di Windows 7?

Sono molte le risorse che TechNet mette a disposizione dei professionisti IT, dei consulenti e dei sistemisti che lavorano su Windows 7. In particolare ti segnialiamo:

Esistono dei video di formazione in italiano su Windows 7?

Certo, su BE IT, il portale video dedicato a professionisti IT e sviluppatori ci sono molti video tecnici su Windows 7.

Ti segnaliamo in particolare la registrazione dell’evento che abbiamo tenuto in streaming da SMAU. Nelle tre ore di registrazione trovate in sequenza:

  • Keynote (45 min)
  • Installazione di una nuova postazione di lavoro (45 min)
  • Migrare dati e configurazioni da Windows XP a Windows 7 (30 min)
  • Gestire la compatibilità delle applicazioni (30 min)
  • Windows 7: Tips & Tricks, Demo mania (30 min).

Sono disponibili anche le registrazioni delle sessioni dell’evento di lancio di Windows 7 e Windows Server 2008 R2:

  • Distribuzione di Windows 7 e Windows Server 2008 R2 in azienda
  • Novità per la virtualizzazione di server e client in Windows Server 2008 R2
  • Ottimizzazione della gestione delle sedi remote con Windows Server 2008 R2 e Windows 7
  • Gestire la compatibilità delle applicazioni con Windows 7 .

Ci sono strumenti che mi consentono di vedere se sono preparato a distribuire Windows 7 nella mia azienda e che mi segnalano eventuali aree di approfondimento con le relative risorse?

Il Windows 7 Deployment Learning Portal è pensato per offire a consulenti e professionisti IT degli strumenti per identificare se sono preparati per supportare i propri clienti e la propria azienda nella distribuzione di Windows 7, e contiene i link ad ulteriori risorse di approfondimento e di studio.

Che risorse ho a disposizione per affrontare eventuali problemi di compatibilità delle applicazioni più datate su Windows 7?

Windows 7 è pensato per ridurre al minimo eventuali problemi di compatibilità tra le applicazioni esistenti e il sistema operativo.

Nel caso in cui siano presenti in Azienda delle applicazioni legacy che hanno dei problemi di funzionamento con Windows 7, ci sono una serie di strumenti che ci sono di aiuto nel risolvere gran parte di essi. Alcuni di questi strumenti sono pensati per gli scenari home e consumer, altri sono specifici per gli scenari aziendali:

Tra i video di BE IT trovate anche una serie di video dedicati ai temi della compatibilità delle applicazioni:

  • Lancio di Windows 7: Gestire la compatibilità delle applicazioni
  • Application Compatibility Toolkit
  • Shim e Compatibility Administrator
  • Application Virtualization (APP-V)
  • Windows XP Mode e MED-V
  • User Account Control
  • Linee guida per lo sviluppo
  • Internet Explorer 8
  • Certificazione delle applicazioni .

Esiste una guida a Windows 7 che possono utilizzare anche gli utenti della mia azienda?

Certo, la Guida a Windows 7 pubblicata su HTML.IT da Adriano Arrigo, MVP di Windows Client e Springboard Technical Series Program (STEP) Member, può essere uno strumento utile per spiegare le funzionalità base di Windows 7 agli utenti della tua azienda.

Quali sono gli strumenti che come professionista IT posso usare per la distribuzione di Windows 7 in azienda?

Gli strumenti che i professionisti IT possono usare durante le differenti fasi del processo di migrazione da Windows XP a Windows 7 sono molteplici. In particolare vi segnaliamo:

A questi strumenti è possibile affiancare i prodotti della famiglia System Center:

  • System Center Essentials
  • System Center Configuration Manager
  • System Center Operations Manager.

Voglio avere maggiori informazioni sul licensing di Windows 7. Dove posso trovare informazioni?

Su BE IT trovi un video dedicato proprio agli scenari di utilizzo e al licensing di Windows 7 e nel sito US trovate anche una guida alle licenze di Windows 7 e in Italiano potete trovare il Microsoft License Advisor.

Fonte notizia http://blogs.technet.com

Nokia E7, l’ammiraglia

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Tanta attesa per il top di gamma della seria E, che arriverà nel primo trimestre 2011.

Era prevista per la fine del 2010, ma l’introduzione sul mercato è stata rimandata probabilmente per Marzo. Il nokia E7 è il nuovo prodotto di punta per il settore business e deriva dal noto Nokia N8, con il quale condivide diversi elementi hardware nonchè il sistema operativo Symbian ^3.

La novità più evidente è la presenza della tastiera Qwertya scorrimento che ruota durante l’apertura, trasformando il telefono in un notebook in miniatura. Lo spessore totale rimane più che accettabile, 13.6 mm, mentre il peso è pari a 178 gr (il nokia N8 è spesso 12.9 mm e pesa 135 gr.).

Il grande display touch è ampio 4 pollici e ha una risoluzione di 640×360 punti. Particolare importante , utilizza la tecnologia Amoled. L’E7 è uno smartphone molto avanzato e assolutamente completo, anche dal punto di vista software: la navigazione satellitare tramite Ovi Maps è completamente gratuita, c’è il supporto  nativo alle Vpn Cisco e Juniper, altra piattaforma di messaggistica Microsoft Communicator Mobile ed è presente la suite QuickOffice, compatibile con i formati Microsoft. Nokia garantisce che la fotocamera da 8 Megapixel ha una qualità ugualeo superiore a quella dell’ N8, nonostante la risoluzione inferiore, e può registrare video in formato HD 720p.

Si possono collegare mouse e tastiera esterni attraverso Bluetooth e la porta Usb (quest’ultima supporta anche le pen drive) e tramite l’uscita video si può collegare il telefono a un televisore o a un proiettore . La memoria di massa  interna è di 16 Gbyte, purtroppo non espandibile. La batteria da 1.200 mAh è accreditata di 5 ore di conversazione e 20 giorni di stand by su rete 3G.

Fonte notizia (PC professionale)

Più velocità in Windows Phone 7: nuovi dettagli del primo upgrade

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Steve Ballmer ha confermato nel corso del CES l’arrivo dell’ aggiornamento della piattaforma Windows Phone 7, assicurando che porterà aumento di prestazioni. Aaroon Woodman di Microsoft ha aggiunto interessanti dettagli su quanto sarà più veloce il sistema operativo dopo l’upgrade.

La velocità non è certo uno dei punti di debolezza di Windows Phone 7, che sin da subito colpito il pubblico per la sua reattività. Nonostante gli ottimi risultati sino ad ora conseguiti, Microsoft promette un ulteriore miglioramento nelle prestazioni velocistiche che sarà possibile grazie ad una differente gestione delle risorse di sistema introdotta con il prossimo aggiornamento, atteso per gennaio-febbraio.

Aaroon Woodman ha provato a quantificare l’aumento di velocità facendo l’esempio dell’applicazione Bejeweled: il gioco impiega dai 15 ai 20 secondi in meno a caricarsi sulla versione aggiornata di Windows Phone 7. A trarre beneficio dall’aggiornamento saranno soprattutto le applicazioni che archiviano una grande quantità di dati sul dispositivo e quelle che fanno un uso intensivo della grafica. I benefici dell’upgrade saranno invece avvertiti meno con le applicazioni testuali e con quelle che sfruttano i dati scaricati dalla rete.

Dall’upgrade, quindi, trarranno giovamento in particolar modo i giochi di Xbox Live, su cui Microsoft sta puntando molto per far affermare la piattaforma. Nota molto positiva riguarda il fatto che gli sviluppatori non avranno necessità di riscrivere il codice delle applicazioni per sfruttare il potenziale del sistema operativo aggiornato, il che significa che anche le applicazioni preesistenti potranno trarre beneficio sin da subito dalla nuova versione di Windows Phone 7.

A questo punto l’impazienza per l’arrivo dell’aggiornamento continua a crescere, anche tenuto conto del fatto che, seppur rassicuranti, le informazioni diffuse in occasione del CES non hanno fornito l’indicazione esatta della data di arrivo dell’uppgrade.

Android 2.4 compare su alcuni Google Nexus S

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Come tutti sappiamo il Google Nexus S è il primo telefono a montare Android Gingerbread e già pochi giorni dopo la sua commercializzazione ha ricevuto il primo aggiornamento  (2.3.1).

Al CES 2011 è stato però filmato un terminale con una nuova versione, la 2.4 che prevede la build GRH84, la baseband I9023xxjl2 ed il kernel 2.6.35.7-gfed90c5.

In queste occasioni non è raro imbattersi in versioni di test, versioni che sono ancora soggette a modifiche ed a numerosi controlli, al momento, infatti, ancora non ci sono state segnalazioni di aggiornamenti OTA ma… forse manca poco!

 

 

iPhone 5: le immagini…

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Le immagini che vedete in questo articolo riportano i diagrammi Foxconn con le specifiche del nuovo iPhone 5. Il tutto proveniente da un blog cinrese che è stato il primo a riportare questi schemi. Approfondiamo insieme quanto rivelano le immagini.

Le prime impressioni del web si dividono sulla natura delle immagini, molti pensano che Apple abbia deciso di diffonderle di proposito nella miriade di siti presenti sul web di modo da avviare il Tam Tam su iPhone 5, proprio come avvenne per iPhone 4 e le immagini leaked dal Vietnam. Alcuni pensano invece che siano dei semplici fake per generare rumors sulla prossima iDevice Apple che sempre suscita l’interesse di tutti. Noi rimaniamo un po’ scettici e non ci pronunciamo ancora… E voi?

 

Come creare applicazioni portable

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Cameyo è un programma gratuito che permette di creare applicazioni portatili per chiavette USB sfruttando un ambiente virtuale. Che tu ci creda o no, usandolo potrai trasformare qualsiasi programma in un’applicazione indipendente, avviabile su qualsiasi computer senza bisogno di installazioni o configurazioni particolari. Ecco come funziona.
Il primo passo che devi compiere è, ovviamente, quello di scaricare il programma Cameyo sul tuo computer. A download ultimato apri, facendo doppio click su di esso, il file appena scaricato (Cameyo-1.50.247.0.msi) e, nella finestra che si apre, clicca prima su Next per tre volte consecutive e poi su Close per terminare il processo d’installazione.

A questo punto, devi fare in modo che Cameyo registri la procedura d’installazione del programma che desideri trasformare in applicazione portatile. Avvia quindi Cameyo tramite la sua icona presente nel menu Start > Tutti i programmi di Windows, clicca sul pulsante Capture Installation e attendi che il messaggio Taking initial system snapshot before installation presente nella finestrella che compare in basso a destra sul desktop lasci spazio a quello Install the software you wish to package.

A questo punto, non ti rimane che effettuare normalmente l’installazione del programma che desideri conservare sulla tua chiavetta USB e, a procedura ultima, cliccare sul pulsante Install Done della finestra di Cameyo. Nel giro di qualche istante, verrà creata la versione portatile del software installato e si aprirà la cartella in cui quest’ultima è stata salvata (ovvero la cartella Cameyo Packages presente in Documenti).

Et voilà! Adesso la tua applicazione portatile è pronta. Per trasferirla su una chiavetta USB, non devi far altro che copiare il programma generato da Cameyo (dovrebbe chiamarsi nome-del-programma.virtual.exe) su quest’ultima e sarai libero di utilizzarlo su qualsiasi computer, anche dove non è installato Cameyo. Come fare per avviare l’applicazione portatile su un altro PC? Doppio click sul programma copiato nella chiavetta e il gioco è fatto, che domande!

Via

Open Source e spesa pubblica: il caso della polizia Francese

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La polizia francese sta migrando il sistema operativo di 85.000 personal computer da Windows a Linux. La distribuzione adottata è Ubuntu Desktop Edition, che molti di voi conosceranno già molto bene. Il comandante della “Gendarmerie Nationale” Jean-Pascal Chateau ha dichiarato che, grazie al supporto di canonical,  ridurrà di ben 2.000.000 di euro l’anno la spesa per le licenze d’uso software, migliorando anche in sicurezza. 4.500 macchine saranno riconvertite in server locali, così da risparmiare anche sull’hardware.

Dal sito di canonical, i dettagli del caso:

Di seguito quanto riportato nell’introduzione

“Il team IT della “Gendarmerie Nationale” deve garantire che le forze di polizia possano fornire un servizio pronto e conveniente a livello nazionale. Con la crescita dei costi delle infrastrutture IT, l’organizzazione ha deciso di rivedere il suo precedente ambiente Microsoft based. Dopo il passaggio da Microsoft Office ad OpenOffice.org e da Internet Explorer a Firefox, le forze di polizia hanno deciso di migrare 85.000 PC a Ubuntu Desktop Edition. La migrazione ad Ubuntu Desktop ha garantito un risparmio per le forze di polizia di € 2.000.000  l’anno in licenze. Con la conversione di 4.500 macchine a local server, ha anche ridotto drasticamente la spesa per l’hardware.”

Il case study è reperibile qui:

iPod: farlo funzionare in ambiente Linux con SongBird 0.3

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iTunes è l’unico software ufficiale in grado di aggiungere e rimuovere canzoni ed in generale di gestire un qualsiasi tipo di iPod. Purtroppo però iTunes è disponibile solo ed esclusivamente per i sistemi operativi Windows e Mac OS X, quindi gli utenti Linux vengono tagliati fuori dall’uso dell’iPod con software ufficiali. Questo tutorial illustra come sia possibile gestire un iPod in ambiente Linux grazie all’aiuto di Songbird 0.3.

LiPod non funziona come un normale lettore mp3 nel quale quest’ultimi possono essere aggiunti tramite drag & drop, dopo aver collegato il dispositivo al computer. L’iPod, invece, contiene dei file di configurazione binari che gli consentono di eseguire gli mp3 in esso memorizzati. Quindi se si aggiunge un file mp3 all’iPod senza aggiornare il file iTunesdb all’interno dell’iPod, allora tale mp3 non sarà udibile, perchè non indicizzato dal software che gira sull’iPod.

iTunes , infatti, oltre ad aggiungere l’mp3 aggiorna anche il file iTunesDB. Il file iTunesDB è in formato binario, quindi non modificabile senza un lavoro preliminare di reverse engineering; per fortuna è stato già in parte fatto da qualcuno anche se non si è riuscito a capire cosa rappresentino tutti i campi nel file. Questo lavoro di reverse engineering è stato quasi portato a termine da qualcuno e sono nati i primi programmi per Linux per la gestione dell’iPod.

Purtroppo non è possibile avere la garanzia certa che questo procedimento funzioni per il vostro iPod a causa delle tante generazioni di iPod con software diverso che si sono succedute negli anni. Noi l’abbiamo testato su due dispositivi: un iPod nano di vecchia generazione (su cui funziona perfettamente) e su un iPod shuffle di nuova generazione (quì non riesce a rendere udibili gli mp3 tramite il dispositivo, nonostante la copia dei file avvenga correttamente).

1) Note preliminari

Il test cui si fa riferimento è stato realizzato su un iPod nano di vecchia generazione su Ubuntu Linux 7.04. Per informazioni sull’installazione di Songbird su Ubuntu è possibile seguire questo tutorial. L’uso di Songbird è lo stesso su qualsiasi distribuzione. Molto probabilmente questo tutorial non funzionerà con le più nuove generazioni di iPod, come abbiamo potuto constatare con l’iPod shuffle di nuova generazione.

2) Controllo in Songbird del supporto ad iPod

Il supporto ad iPod in Songbird non è incluso nella installazione iniziale, perciò è necessario installarla come add-on dopo l’installazione di SongBird. Quando si avvia Songbird per la prima volta, è possibile scegliere di scaricare e installare l’add-on relativo all’iPod in maniera del tutto automatica. Per controllare che l’add-on sia installato è necessario andare in Tools > Add-Ons. Se il supporto per l’iPod è installato e attivato sarà presente nella lista delle estensioni installate; se non è possibile vederlo, cliccando sul linkGet Extensions” sarà visualizzata una lista di tutti i possibili add-ons di Songbird sotto la finestra delle estensioni; selezionando “iPod Device Support add-on” e “install it” sarà possibile installarlo.

3) Usare l’Ipod con SongBird

Dopo aver installato Songbird ed essersi assicurati di aver installato il plug-in per il supporto ad iPod, è possibile collegare l’iPod al computer. Pochi secondi dopo comparirà nell’albero sulla sinistra di Songbird un’icona relativa al’iPod e accanto il nome che avete assegnato all’iPod. Cliccando su quell’icona sarà possibile visionare i contenuti dell’iPod nella finestra principale. Per aggiungere un mp3 è sufficiente andare nella libreria musicale, selezionare un mp3 (se si vogliono aggiungere più mp3 è possibile selezionarne più di uno tenendo premuto il tasto CTRL e cliccando sui file per selezionarli; per selezionare tutti i file premere CTRL-a) e poi fare il drag & drop verso l’iPod. Per copiare mp3 dall’iPod alla libreria musicale è sufficiente fare il procedimento inverso. Per cancellare un mp3 dall’iPod è sufficiente selezionare l’mp3 e cliccare su “Remove“.

4) Note conclusive

Infine è possibile smontare la periferica semplicemente cliccando con il tasto destro sull’icona presente sul desktop (viene montata all’inserimento dello stesso) e cliccando su “unmount” o “eject” a seconda della vostra distribuzione. Dopo aver fatto ciò l’icona scomparirà e sarà possibile rimuovere l’iPod senza alcun rischio di perdita dati. Una nota sulle playlist: anche se Songbird supporta le playlist non è possibile salvare una playlist sull’iPod. Ma essendo la versione 0.3 una versione developer pre-release molto probabilmente tale feature sarà aggiunta nelle prossime versioni.

Guardare La Tv Online: I Migliori Software

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Mondiali di calcio, ma anche Serie A, film, news e intrattenimento. La Tv online sta diventando un fenomeno sempre più diffuso nel web. E’ possibile guardare i canali in live streaming (ossia direttamente dal browser), ma spesso la connessione è lenta e si verificano fastidiosi blocchi e rallentamenti.

Ecco allora per i lettori di ZioGeek un’unica guida rapida con tutti i download dei software più utilizzati per vedere canali online in streaming, assieme ad una breve recensione per ciascuno di essi.

Download gratis software per la Tv in streaming

Cool Streaming Media Center

Il più popolare software per la visione gratuita di canali televisivi, con oltre 15000 canali censiti nel database online.

SopCast

Il più utilizzato per guardare partite di calcio ed eventi sportivi. Utilizza un player basato su Media Player e tecnologia P2P.

UUSee

Un player molto conosciuto, in lingua cinese. Risulta difficoltosa l’installazione e problematico l’uso a causa dell’illeggibilità dei pulsanti.

– TVU Player

Offre molti canali dedicati ai Mondiali 2010. Semplice ed intuitivo.

OnlineTV

Non solo tv, ma anche radio. Permette di registrare programmi e editare tracce. Presenti dei banner nella versione freeware.

– Veetle TV

Un ottimo player di nuova generazione, fluido e veloce. Permette di vedere i canali online attraverso questo plugin.

TvAnts

Tra i migliori player per la gestione di canali piuttosto pesanti in termini di bitrate.

– PPLive

Utilizza il P2P e supporta persino la modalità HD, nei canali che offrono questa possibilità.

TV Player Classic

Supporta la modalità Dual Mode, che consente all’utente di registrare un canale e nel mentre di vederne altri senza disturbo.

Spero sia stata una guida utile, attendo i vostri commenti!!

iPhone 4, avviso ai mancini “Cade la linea, usate la destra”

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Imbarazzo a Cupertino per un difetto imprevisto del nuovo telefonino: se impugnato con la sinistra, l’antenna viene coperta e perde il segnale. Steve Jobs ci mette la faccia, ma i clienti sono furiosi.

E’ IN VENDITA da un giorno soltanto e, come spesso accade con i prodotti Apple, è già un oggetto del desiderio, con le persone in fila fuori dai negozi per averne uno.

Ma il nuovo iPhone 4, nonostante il successo commerciale, sta mettendo in serio imbarazzo l’azienda di Cupertino: dopo averlo acquistato, molti clienti hanno cominciato a sperimentare improvvise cadute della linea telefonica. Indagando più a fondo il problema, alcuni utenti si sono accorti che il problema sussisteva soltanto quando il telefonino veniva impugnato con la sinistra.

Alla fine è intervenuto il grande capo di Apple, Steve Jobs in persona, a confermare e spiegare l’incredibile problema: l’antenna del nuovo iPhone si trova in una posizione che viene tipicamente coperta quando il cellulare è impugnato con la sinistra. Un bel problema per i mancini, ma non solo per loro.

“Tutti i telefonini hanno delle aree sensibili”, osservano da Apple. Ma di solito, rispondono i clienti abbastanza seccati, queste zone grigie sono posizionate in modo da non essere ostacolate dall’uso abituale. Un difetto tanto più imbarazzante se si considera la proverbiale cura, al limite della maniacalità, con la quale l’azienda della mela segue ogni particolare della progettazione dei suoi prodotti.

Soluzioni vere e proprie, al momento, non ce ne sono. I possessori di iPhone 4 devono ricordare di usare sempre la destra. Oppure acquistare un apposito guscio di gomma che scherma l’antenna scongiurando le cadute.

iPhone 4, tutte le novità

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Roma – Steve Jobs, sul palco del Moscone Center di San Francisco, snocciola risultati. Un miliardo di dollari distribuiti agli sviluppatori tramite le 5 miliardi di vendite di App Store, nuovi partner tra cui Zynga con il suo Farmville, oltre 225mila titoli in vendita nel marketplace e 100 milioni di dispositivi venduti. Ma il più atteso e la star della serata è e resta il nuovo iPhone: chiamato semplicemente iPhone 4, con davvero poca fantasia, ma con un display nuovo e con tanto di software per la videochiamata. Vale la pena procedere con ordine.
Innanzi tutto, come ironicamente sottolineato da Jobs stesso (“magari l’avete già visto in giro…”), iPhone 4 è identico al prototipo ottenuto da Gizmodo: è più sottile del precedente 3GS (ora è spesso 9,3 millimetri), sia davanti che dietro è fatto di vetro (un vetro particolare, molto resistente), e la cornice d’acciaio che pareva assemblata è in effetti composta da diversi elementi per garantire migliore ricezione: è essa stessa parte del sistema dell’antenna. A prima vista si notano ovviamente le due fotocamere, una frontale e una posteriore (questa da 5MPX con tanto di flash LED), e infine un doppio microfono per garantire una adeguata soppressione del rumore di fondo. Per il resto non ci sono molte novità esteriori da sottolineare.
Retina Display, così Jobs ha ridenominato la tecnologia che Apple ha incorporato nel nuovo schermo: a detta di Steve sarebbe superiore a quella OLED utilizzata dalla concorrenza (smartphone Android in testa), e con 326 pixel per pollice è in grado di spingere sul solito schermo da 3,5 pollici la risoluzione nativa del nuovo iPhone a 960×640 pixel (il doppio dell’attuale, ma non ci saranno problemi con le applicazioni pare). Migliorato il contrasto (ora fissato a 800:1), tecnologia IPS per migliorare l’angolo di visione. Secondo quanto mostrato sul palco, la resa cromatica e nella lettura dovrebbe essere decisamente superiore al modello attuale.
Passando all’interno, iPhone 4 dispone ora anche di un giroscopio oltre all’accelerometro: questa accoppiata dovrebbe migliorare la sensibilità del telefono al movimento, semplificando la gestione (tanto per dirne una) a letto, luogo dove la posizione insolita spesso causa qualche grattacapo all’utilizzatore. Apple ha messo a disposizione anche una nuova API (CoreMotion) appositamente realizzata per sfruttare queste nuove funzionalità, ma sono in totale quasi 1.500 i nuovi strumenti per gli sviluppatori introdotti. Le altre novità dell’interno comprendo il processore A4 identico a quello di iPad e una batteria più capiente: il nuovo iPhone dovrebbe resistere 300 ore in standby e 7 ore in conversazione, contro le 5 del modello precedente.

Prezzi: iPhone 4 costerà 199 dollari nella versione da 16GB e 299 dollari in quella da 32. Bianco o nero. Il 3GS passa ora a 99 dollari, con 8GB di memoria a bordo, il 3G esce di produzione (come previsto). Il 24 giugno saranno i consumatori statunitensi, francesi, tedeschi e giapponesi a potersene dotare: a luglio seguiranno Italia, Australia, Austria, Belgio, Canada, Danimarca, Finlandia, Hong Kong, Irlanda, Lussemburgo, Olanda, Norvegia, Nuova Zelanda, Singapore, Corea, Spagna, Svizzera e Svezia. Poi il resto del mondo, 88 paesi in tutto, entro settembre. Mistero fitto sui prezzi all’estero, ma c’è da aspettarsi un allineamento con le offerte attuali per 3G/3GS.

Dulcis in fundo, annunciata la videochiamata per iPhone: si chiama FaceTime, non se ne sentiva la mancanza, e funziona (per adesso) solo via WiFi. L’impressione è che non abbia nulla a che vedere con la videochiamata già da tempo in voga soprattutto in Europa (Jobs ha spiegato che per estenderla al 3G occorrerà un po’ di negoziazione con gli operatori): tecnicamente la demo è sembrata molto valida, ma davvero non pareva ci fosse tutto questo bisogno di un’altra tecnologia differente da infilare in questo settore. Per il momento FaceTime funzionerà solo tra due iPhone 4, ma Apple sostiene sia basata su uno standard aperto e pubblico disponibile a tutti: difficile credere che la concorrenza farà a botte per integrarla sulle proprie piattaforme.

Le altre novità. La fotocamera posteriore di iPhone 4 riprende filmati HD (720p), e se si acquista iMovie per iPhone (novità! a 4,99 dollari su App Store) si possono montare i filmini delle vacanze direttamente sul cellulare. iBooks a sua volta riceve un lifting, e ora sarà in grado di leggere anche i PDF e di aggiungere note sui documenti (quest’ultima era effettivamente una mancanza incomprensibile): ci sarà per tutti a partire dal rilascio di iPhone OS 4 – ridenominato per l’occasione iOS 4, con la benedizione di Cisco – con la speranza che la presenza di titoli localizzati si faccia gradualmente più ampia. La schermata Home ora ha uno sfondo intercambiabile, e le cartelle fanno la loro comparsa come promesso e anticipato ad aprile.

iAd, ovvero la piattaforma di advertising di Apple, ha fatto il suo debutto ufficiale (in pratica permette di realizzare pubblicità interattive), ma vedrà la luce definitivamente solo il 1 luglio: l’interesse degli investitori, a detta di Jobs, è già consistente e ci sarebbero buone notizie sul fronte degli introiti. Ma per il momento le cifre meglio lasciarle stare, sono solo previsioni.

Finito. Lo scoop di Gizmodo ha tolto un po’ di mordente all’evento di Apple che apriva il WWDC 2010, ma il keynote sarà ricordato senz’altro per questo:

Uno dei rari casi in cui Steve Jobs abbia avuto un problema tecnico durante una presentazione: inconveniente che ha impedito, di fatto, di mostrare le eventuali doti velocistiche del nuovo nato. Secondo quanto dichiarato dall’iCEO sul palco, il problema sarebbe stato legato alla presenza in sala di troppi computer, cellulari e dispositivi di collegamento wireless attivi contemporaneamente: a nulla pare sia servito l’invito a spegnere tutto, visto che qua e là nel corso della cerimonia presentazione qualche altra sbavatura è affiorata.

PS: Niente Magic Trackpad, niente iTunes.com (ovvero la reincarnazione di Lala), niente Apple TV e Mac Mini. Però Safari 5 c’era, con tanto di estensioni, anche se è stato rilasciato stranamente dopo qualche ora.

Firmware 4.0 disponibile dal 21 giugno con il nome di iOs 4

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C’è grande attesa per il Firmware 4.0 che Apple da oggi chiama iOs 4 e non iPhone Os 4, per via dell’allargamento all’iPad. Il nuovo sistema operativo, come saprete, aggiunge 100 novità di cui molte disponibile con il nuovo iPhone 4, come ad esempio la registrazione video in HD con autofocus e lo zoom digitale 5x. Il multitasking, che secondo le informazioni date da Apple non consuma risorse e batteria, sarà disponibile solo con gli ultimi 2 modelli di iPhone.

Tra le novità c’è anche una versione di iBooks per il telefono. Il programma permette di leggere i libri e i PDF sincronizzandoli con iTunes. I libri acquistati, inoltre, possono essere letti anche nell’iPad senza pagare ulteriori costi. Il nuovo iOs 4 sarà disponibile gratuitamente a partire dal 21 giugno, mentre i nuovi iPhone 4 lo troveranno preinstallato. Anche gli utenti iPod Touch lo potranno installare gratuitamente a patto abbiano una versione 2G o 3G. Per iPad, invece, bisognerà attendere l’autunno.