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Atari VCS: produzione sospesa, futuro a rischio per la console?

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ATARI VCS, la retro console che doveva rappresentare il grande ritorno di Atari nel mondo dei videogiochi potrebbe essere stato un mezzo passo falso come in tanti avevano previsto in tempi non sospetti.

La società ha annunciato la sospensione dei rapporti di produzione diretta di hardware nel suo ultimo report sugli utili datato 16 dicembre. La società non ha menzionato alcuna partnership alternativa, il che significa che il VCS potrebbe essere destinato alla prematura dipartita dal mercato.

L’Atari VCS era molto più di una mini console precaricata con giochi classici. Il sistema includeva un processore AMD personalizzato con grafica Radon con un massimo di 8 GB di RAM e 32 GB di spazio di archiviazione eMMC.

La produzione dell’hardware, che aveva catturato l’attenzione degli appassionati per il suo design retrò e la promessa di rigiocare ai grandi classici del passato, ha incontrato non poche difficoltà durante la realizzazione.

I preordini dovevano essere aperti alla fine del 2017, ma sono stati rinviati a maggio 2018 tramite Indiegogo. All’inizio le cose sembravano promettenti nonostante il prezzo di partenza di 199 dollari, ma poi sono arrivati ​​altri ritardi. Una finestra promessa per il 2019 appariva incerta, poi la pandemia ha dato ad Atari un altro motivo per ritardare il lancio al 2020. Alla fine le prime unità sul mercato sono arrivate solo nel corso del 2021 ai fortunati utenti che avevano finanziato il progetto.

Nel suo ultimo report Atari ha dichiarato che i guadagni per la prima metà dell’anno terminato il 30 settembre 2022 sono stati di 4,3 milioni di euro (4,6 milioni di dollari), in calo del 27% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Peggio ancora, le entrate derivanti dalle vendite di hardware sono diminuite di un enorme 92 percento, da 2,3 milioni di euro a 0,2 milioni di euro, nello stesso periodo di tempo.

Sul proprio sito ufficiale Atari ha deciso di apportare un taglio di prezzo alla console, che adesso costa 159 dollari contro i 199 iniziali.

Raspberry Pi 5 non uscirà nel 2023, la serie entra in pausa

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Se siete tra coloro che nel 2023 puntano a mettere le mani sul prossimo Raspberry Pi 5, abbiamo delle brutte notizie.

In un’intervista a ExplainingComputers, il CEO dell’azienda, Eben Upton, ha esaminato le pressioni sull’offerta che hanno influito sulla disponibilità di Raspberry negli ultimi mesi.

Dopo diciotto mesi di “disponibilità limitata” del dispositivo, Upton afferma che l’azienda è in grado di mettere da parte centinaia di migliaia di unità per i clienti al dettaglio . Osserva che le società che si occupano principalmente della fornitura esistente di unità Pi non sono aziende gigantesche ma che hanno basato i loro prodotti hardware sulla piattaforma Pi e acquistano poche centinaia di Pi per le loro esigenze.

“Non vogliamo che le persone entrino in una lista d’attesa”, dice Upton a ExplainingComputuers. “Vogliamo che le persone si sveglino la mattina, vogliano un Raspberry Pi, poi ne prendano uno alle 9 del mattino successivo”.

Tuttavia questo piano al momento non prevede un Pi 5, che almeno per ora non sembra nei piani dell’azienda per il 2023.

“Non aspettarti un Pi 5 il prossimo anno… il prossimo anno sarà un anno di ripresa”, ha detto Upton. “Da un lato, ci ha in qualche modo rallentato. Dall’altro, ha rallentato tutto. Quindi c’è un merito, penso, nel passare un anno prima di cercare di introdurre qualcosa… passare un anno a riprendersi da quello che è appena successo a tutti noi.”

 

Microsoft acquisterà Netflix in futuro?

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Mentre Microsoft si prepara a fronteggiare in tribunale la FTC per l’acquisizione di Activision Blizzard, che ricordiamo costerà la bellezza di quasi 70 miliardi di dollari, Reuters ha analizzato quelle che potrebbero essere le prossime mosse del colosso di Redmond nell’ambito dell’intrattenimento.

Satya Nadella, che da qualche anno sta proprio cercando di ingigantire le ambizioni di Microsoft puntando su tante e diverse tipologie di acquisizioni, potrebbe aver posato gli occhi su Netflix per espandere l’azienda nel settore dell’intrattenimento streaming.

Secondo l’analisi del sito, anche se gli antitrust dovessero impedire l’acquisizione di Activision Blizzard, la società sarebbe pronta a puntare su Netflix, di cui è già partner strategico per la raccolta pubblicitaria nel nuovo abbonamento economico lanciato lo scorso novembre negli Stati Uniti.

Microsoft potrebbe sfruttare a proprio vantaggio anche il periodo poco brillante di Netflix, che ha affrontato un 2022 fatto di grandi difficoltà, cali di iscritti e tanti tagli che hanno spinto l’azienda a tirare la cinghia. Inoltre, Netflix si sta espandendo anche nel mondo dei videogiochi con titoli mobile inclusi nell’abbonamento streaming senza costi aggiuntivi e questo rappresenta indubbiamente l’ennesimo punto di contattato con Microsoft che sta facendo dei servizi in abbonamento il suo cavallo di battaglia per la divisione Xbox.

Insomma, quella di Reuters è solo una semplice analisi di mercato, non c’è nulla di ufficiale e non si parla neanche di rumors. Tuttavia ci sentiamo comunque di evidenziare l’importanza di Reuters, tra le testate più autorevoli del settore con agganci di un certo peso all’interno dell’industria.

Fonte: Reuters

Windows 11: disponibile Android 13 in preview

Windows 11 ora supporta Android 13 in anteprima, grazie a un aggiornamento per il sottosistema Windows per Android (WSA). Oltre ad aggiungere il supporto per Android 13, l’aggiornamento più recente per WSA migliora le prestazioni e l’affidabilità dello strumento.

“Oggi stiamo inviando un aggiornamento per il sottosistema Windows per Android su Windows 11 ai membri del programma di anteprima del sottosistema Windows per Android”, si legge nell’annuncio dell’aggiornamento su GitHub .

“Questo aggiornamento (2211.40000.7.0) aggiornerà WSA ad Android 13 e include correzioni generali di affidabilità e prestazioni.”

L’ultima versione per il sottosistema Windows per Android sembra essere stata lanciata circa due settimane fa, ma Microsoft non ha fatto un annuncio importante al riguardo. Invece, la pagina GitHub per WSA ha condiviso un piccolo log delle modifiche.

Ecco le novità che sono state introdotte dal nuovo aggiornamento del sottosistema Android di Windows 11:

  • Sottosistema Windows per Android aggiornato ad Android 13
  • Aggiunto un nuovo comando che arresta WSA per l’automazione
  • Miglioramenti nelle prestazioni di avvio (50%, caso P10)
  • Miglioramenti all’input del clic del mouse
  • Miglioramenti nella stabilità degli appunti
  • Miglioramenti al ridimensionamento dell’applicazione
  • Aggiornato alla tecnologia bridge Intel per Android 13
  • Miglioramenti dell’affidabilità dei file multimediali che si aprono in Windows
  • Voci Jumplist per le applicazioni che supportano i collegamenti alle app

Microsoft deposita un brevetto per inserire i banner pubblicitari nei giochi Xbox

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Si intensificano le voci che vogliono l’arrivo di un nuovo abbonamento economico per Xbox Game Pass, che dovrebbe caratterizzarsi per la presenza di inserzioni pubblicitarie al netto di un prezzo molto più basso.

A gettare benzina sul fuoco questa volta è proprio Microsoft, che ha depositato un brevetto relativo a un sistema per l’inserimento di banner pubblicitari all’interno dei giochi disponibili sulla piattaforma Xbox Cloud.

Nel brevetto si fa riferimento a uno “spazio pubblicitario” che dovrà comparire in sovraimpressione durante il gioco, in una porzione dello schermo che non sarà occupata dall’interfaccia né interferisca con le azioni effettuate dall’utente nell’ambito dell’esperienza.

Nel brevetto inoltre si afferma che l’elemento in sovraimpressione è configurato in modo da presentare una pubblicità senza interrompere il gameplay né richiedere modifiche al gioco stesso.

I primi rumor sull’abbonamento economico sono iniziati ad emergere in questi giorni con un sondaggio che è stato inviato ad alcuni utenti Xbox, nel quale gli si chiede come si  sentirebbero all’idea di abbonarsi ad un tier aggiuntivo di Xbox Game Pass.

Se reale, il presunto livello costerebbe 3 euro al mese e fornirebbe l’accesso a una varietà di contenuti Xbox Game Pass con alcune limitazioni abbastanza generose. Includerebbe un vault di giochi simile a EA Access ma incentrato sui titoli Xbox di vecchia generazione, mentre l’accesso ai nuovi titoli avverrebbe solo dopo sei mesi. Coloro che hanno effettuato l’accesso a questi giochi Xbox solo per il download tramite questo specifico abbonamento verrebbero invitati a visualizzare un annuncio al momento dell’avvio del gioco.

Supponendo che la tabella sia reale, uno dei punti di forza di questo abbonamento potrebbe essere l’accesso al multiplayer online, che attualmente costa da solo 7 euro al mese e non offre giochi oltre al programma Xbox Live Games with Gold, che comprende solo due giochi a cadenza mensile.

Questo presunto livello supportato dalla pubblicità ridurrebbe in modo aggressivo l’importanza dell’abbonamento mensile a Xbox Live Gold, a patto che Microsoft non stia considerando effettivamente di abolire il servizio per inglobarlo all’interno di Game Pass.

Nubia Red Magic 8 Pro Series: i nuovi gaming phone svelati a fine dicembre

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La scorsa settimana, Nubia, il marchio di giochi di ZTE, ha tenuto un evento mediatico in Cina per mostrare il Red Magic 8 Pro a porte chiuse con la stampa specializzata, e ora la società ha annunciato che svelerà la serie Red Magic 8 Pro il 26 dicembre in Cina alle 15:00 ora locale.

Il poster condiviso da Nubia non rivela nulla sul Red Magic 8 Pro, ma la parola “serie” nell’immagine suggerisce che l’azienda svelerà almeno due smartphone, proprio come vorrebbero le indiscrezioni circolate negli ultimi tempi.

Il Red Magic 8 Pro dovrebbe avere due versioni: una con una batteria da 5.000 mAh e un’altra con 6.000 mAh. Il primo potrebbe supportare una ricarica da 165 W e il secondo potrebbe caricarsi più lentamente. Il device dovrebbe montare a bordo il potentissimo processore Snapdragon 8 Gen 2 di Qualcomm.

Altre caratteristiche emerse parlano di un display OLED da 6,8″, il medesimo che è stato già adottato del predecessore. Si parla poi di una tripla fotocamera posteriore da 50 + 8 + 2 MP (rispettivamente principale, ultra-grandangolo e ausiliaria), una fotocamera frontale sotto al display di nuova generazione più prestante, e una risoluzione del sensore che rimarrà a 16 MP.

Intanto a seguire ecco alcuni render diffusi dal leaker Ice Universe, che svelano il potenziale look dei nuovi smartphone di Nubia:

Chiusura Stadia: Ubisoft sta accreditando i giochi su PC

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Google Stadia chiuderà i battenti a breve, mancano poche settimane. Nel frattempo, a partire dal 16 dicembre Ubisoft ha avviato il programma di accredito dei giochi presenti in piattaforma ritenuti idonei al trasferimento su PC.

Il processo, che è iniziato anche in Italia, prevede in automatico la migrazione delle licenze di utilizzo da Stadia a PC, tramite la piattaforma Ubisoft Connect. Per poter sfruttare questa possibilità gli utenti dovranno collegare il proprio account Ubisoft a Stadia, dopodiché l’azienda francese procederà alla migrazione dei giochi ritenuti idonei.

Per coloro che vedono il trasferimento dei giochi, vale la pena notare che i file di salvataggio arrivano solo se il gioco ha una progressione incrociata tramite Ubisoft Connect. Questo vale per giochi come Immortals, titoli di Assassin’s Creed e altro ancora. I giochi sono giocabili solo su PC per ora, ma altri servizi cloud, come GeForce Now e Shadow, dovrebbero essere in grado di accedervi.

Nelle settimane scorse Google ha avviato anche il processo dei rimborsi su Google Stadia.

La mail di Google

Nell’ambito delle operazioni di ritiro di Stadia, oggi inizieremo l’elaborazione dei rimborsi che abbiamo delineato nell’annuncio del 29 settembre. Ti scriviamo per comunicarti cosa aspettarti nelle prossime due settimane circa.

Come verranno elaborati i rimborsi dello store Stadia?

Cercheremo di rimborsare automaticamente ogni transazione sulla forma di pagamento usata per l’acquisto. Nel caso in cui il rimborso non andasse a buon fine, riceverai un’email contenente un link tramite il quale potrai scegliere un’altra forma di pagamento sulla quale ottenere il rimborso.

Nel caso dei giocatori di Stadia che hanno eliminato il proprio Account Google, tenteremo comunque di rimborsare automaticamente la transazione sulla forma di pagamento originale.

Quando riceverò il rimborso?

Abbiamo cominciato a emettere i rimborsi e Stadia tenterà di elaborarli automaticamente per tutti gli acquisti di giochi, contenuti aggiuntivi e quote di abbonamento diverse da Stadia Pro effettuati mediante lo store Stadia.

Ti chiediamo di pazientare mentre elaboriamo ogni transazione e di non contattare l’assistenza clienti, che non potrà accelerare il rimborso. Contiamo di elaborare la maggior parte dei rimborsi entro il 18 gennaio 2023.

Fonte

OnePlus 11 sarà svelato a febbraio, il primo teaser

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OnePlus annuncerà ufficialmente il suo smartphone OnePlus 11 5G il 7 febbraio 2023, ma nel frattempo l’azienda ha diffuso un primo teaser trailer dedicato al prossimo top di gamma. L’evento. chiamato Cloud 11, si terrà a Nuova Delhi, in India.

Il teaser ci offre un primo sguardo al retro dello smartphone nella sua parte posteriore, con l’obiettivo di evidenziare il grande modulo circolare che ospita le tre fotocamere ed il flash LED.

OnePlus lo descrive come un “futuro leader delle prestazioni” e che sfiderà “molte cose impossibili nel settore”. Con OnePlus 11 arriveranno anche gli auricolari Buds Pro 2, definiti come “una nuova era del suono” Entrambi saranno presenti all’evento di febbraio.

Quanto all’ambito tecnico, al momento si hanno veramente ben poche informazioni. Le indiscrezioni parlano di un supporto alla ricarica rapida da 100 W e il processore Snapdragon 8 Gen 2 di Qualcomm, in linea con quelle che dovrebbero essere le prestazioni di uno smartphone di fascia alta. Dovrebbero poi essere presenti 16 GB di memorie LPDDR5 o LPDDR5X, memoria interna di tipo UFS 4.0, una batteria da 5.000 mAh con ricarica a 100 W e una tripla fotocamera posteriore da 50, 48 e 32 MP, rispettivamente dedicate al modulo principale, grandangolare e tele. Sarà infine presente un display AMOLED da 6,7″ a 120 Hz, con risoluzione QHD+.

Samsung sta sviluppando un nuovo notebook OLED

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Il 2023 potrebbe essere l’anno dei laptop dotati di schermo OLED e Samsung potrebbe essere tra i produttori a vantare un device di questo tipo sul mercato.

Secondo l’ultimo report di The Elec , Samsung Display punta a spedire 8,5 milioni di pannelli OLED per laptop il prossimo anno, una crescita del 44% rispetto ai 5,9 milioni di unità di quest’anno. Nella prima metà del 2022, Asus era ancora il gruppo che produceva il maggior numero di notebook con pannelli OLED, ma dopo che il mercato dei notebook si è ridotto nella seconda metà dell’anno, si rumoreggia che Samsung abbia raggiunto Asus.

Secondo la fonte, il prossimo anno Samsung presenterà anche un concorrente diretto dell’Asus Zenbook 17 Fold OLED ( circa 3.900 euro su Amazon ). Il laptop di Samsung dovrebbe utilizzare anche un pannello OLED pieghevole con una diagonale di 17,3 pollici. I dispositivi di questo design hanno il vantaggio che, una volta piegati, hanno all’incirca le dimensioni di un laptop da 13 pollici, in modo da poter essere inseriti nella maggior parte delle borse per notebook convenzionali.

Nel suo report Elec prosegue affermando che Samsung Display fornirà anche questo pannello OLED pieghevole da 17,3 pollici ad HP. Lo Zenbook 17 Fold OLED si basa su un pannello di BOE, anche se si dice che Asus abbia pianificato un laptop con un display pieghevole da 16,3 pollici di Sharp. Nel 2022 solo il 3 percento di tutti i notebook sarà dotato di un pannello OLED, l’anno prossimo questa percentuale dovrebbe salire al 4 percento, quando l’Apple MacBook Air con display OLED arriverà sul mercato nel 2024, la percentuale di notebook dovrebbe continuare ad aumentare con i pannelli OLED.

Netflix: l’abbonamento con le pubblicità sarebbe un flop

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Per contrastare il calo del numero di abbonati, Netflix ha lanciato un abbonamento pubblicitario a basso costo, ma a quanto pare nelle ultime ore emerge che il nuovo tier non sta avendo l’effetto sperato. Dopotutto, la domanda è stata ben al di sotto delle aspettative e adesso si profila all’orizzonte la possibilità che Netflix debba rimborsare gli inserzionisti.

L’idea sembrava tanto semplice quanto geniale. Per porre fine al numero di abbonamenti in calo, Netflix ha lanciato a novembre un abbonamento a basso costo supportato da pubblicità. Dopo poco più di un mese, è chiaro che il piano non ha funzionato. Dopotutto, molti meno clienti hanno optato per l’abbonamento supportato dalla pubblicità rispetto a quanto sperato dal servizio di streaming.

Ma perché l’abbonamento pubblicitario sta fallendo il suo scopo? La risposta sembra essere semplice. Ad esempio, probabilmente è principalmente il prezzo a scoraggiare i potenziali utenti. Dopotutto, l’abbonamento pubblicitario costa solo tre euro in meno rispetto all’abbonamento Netflix più economico senza pubblicità. Coloro che optano per il basso sovrapprezzo non solo ottengono l’accesso senza pubblicità ai contenuti,m hanno anche la possibilità di effettuare i download per la visione offline. Inoltre, devi sopportare una qualità di streaming inferiore, una libreria limitata e nessuna funzione di download con l’abbonamento pubblicitario. Secondo Digiday, i bassi abbonati pubblicitari non dovrebbero solo ridurre nuovamente le statistiche del servizio di streaming. Inoltre, Netflix sembra non essere in grado di adempiere ai propri obblighi contrattuali nei confronti dei propri inserzionisti. Si dice che il numero di spettatori sia fino a un quinto inferiore all’importo promesso per alcuni inserzionisti.

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Nothing Phone: arriva la beta di Android 13, lancio ufficiale nel 2023

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Nothing ha iniziato a lanciare la sua prima versione beta di Android 13 per gli utenti di Phone (1). L’aggiornamento porta la build di sistema alla versione Nothing OS 1.5, e si tratta di un massiccio update che aggiunge un bel po’ di novità.

In un post sul blog di annuncio, Nothing ha affermato che la nuova versione beta porterà un’esperienza utente più fluida e sicura sul device, che include nuove funzionalità personalizzate. Ci sono un sacco di nuove modifiche apportate da Nothing OS 1.5 e come il changelog a seguire dovrebbe darvi un quadro completo delle novità.

Alcune delle modifiche includono una nuova app meteo che incorpora l’interfaccia utente personalizzata Nothing. Anche le velocità di caricamento delle app vedranno un aumento del 50% con il nuovo aggiornamento. I beta tester possono aspettarsi l’integrazione di Material You, comprese le combinazioni di colori corrispondenti anche alle app di terze parti. Inoltre, è disponibile il supporto multilingue per le singole app.

Il nuovo aggiornamento affronta anche le attività in background dell’app per risparmiare il consumo della batteria. Gli utenti ora hanno la possibilità di forzare la chiusura delle app in background attive direttamente dall’area notifiche. Inoltre, si dice che la memoria in background sia aumentata, consentendo alle app di caricarsi rapidamente in movimento.

Ci sono notevoli modifiche all’interfaccia utente prese in prestito da Android 13 con la nuova beta che include una nuova interfaccia utente per regolare i singoli controlli del volume come per i media e gli allarmi. C’è una nuova interfaccia utente per le notifiche luminose in modalità di gioco. Google Game Dashboard ora supporta screenshot, registrazione dello schermo, display FPS e Non disturbare.

Ci sono aggiornamenti sulla privacy all’interno della nuova versione beta. Ad esempio, il selettore di foto ora consente di scegliere quali immagini condividere per app. E’ possibile anche controllare quali app possono inviare notifiche. Inoltre, gli utenti possono raggruppare i tipi di media che desiderano condividere, incluse foto e video, musica e file audio.

L’aggiornamento finale e pubblico di Android 13 arriverà sui Nothing Phone nel corso del primo quadrimestre del 2023.

Xbox Game Pass: in arrivo una versione economica con pubblicità?

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Microsoft starebbe testando la possibilità di introdurre una versione economica dell’abbonamento a Xbox Game Pass, utilizzando come escamotage proprio le inserzioni pubblicitarie che diverse aziende stanno già adoperando per le loro piattaforma streaming.

Un recente sondaggio che è stato inviato ad alcuni utenti Xbox, chiederebbe loro come si  sentirebbero all’idea di abbonarsi ad un tier aggiuntivo di Xbox Game Pass.

Se reale, il presunto livello costerebbe 3 euro al mese e fornirebbe l’accesso a una varietà di contenuti Xbox Game Pass con alcune limitazioni abbastanza generose. Includerebbe un vault di giochi simile a EA Access ma incentrato sui titoli Xbox di vecchia generazione, mentre l’accesso ai nuovi titoli avverrebbe solo dopo sei mesi. Coloro che hanno effettuato l’accesso a questi giochi Xbox solo per il download tramite questo specifico abbonamento verrebbero invitati a visualizzare un annuncio al momento dell’avvio del gioco.

Supponendo che la tabella sia reale, uno dei punti di forza di questo abbonamento potrebbe essere l’accesso al multiplayer online, che attualmente costa da solo 7 euro al mese e non offre giochi oltre al programma Xbox Live Games with Gold, che comprende solo due giochi a cadenza mensile.

Questo presunto livello supportato dalla pubblicità ridurrebbe in modo aggressivo l’importanza dell’abbonamento mensile a Xbox Live Gold, a patto che Microsoft non stia considerando effettivamente di abolire il servizio per inglobarlo all’interno di Game Pass.

La domanda che giustamente ci poniamo è, le entrate pubblicitarie sarebbero in grado di compensare questa decisione?

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