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Ashley Madison, attacco hacker sfocia in 3 suicidi, denunce e taglie

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Ashley Madison, attacco hacker sfocia in 3 suicidi, denunce e taglie

L’attacco hacker subito dal sito di incontri per tradimenti e scappatelle Ashley Madison ha portato a 3 suicidi, taglie per trovare i pirati e richieste di risarcimento milionarie.

Il team hacker “The Team Impact” aveva promesso che, dopo essere riuscita ad aggirare i sistemi di sicurezza del sito di incontri online dedicato ai tradimenti e alle scappatelle Ashley Madison ed entrando in possesso di dati personali piccanti di oltre 37 milioni di utenti in tutto il mondo, avrebbe diffuso pubblicamente in rete questi dati e così ha fatto, portando però a conseguenze forse al di là di quanto voluto, con ben tre casi di possibili suicidi, denunce ed addirittura taglie in stile far west.

Ashely Madison, il sito di traditori ed amanti

Ashley Madison è nato nel 2011 per consentire il nascere di incontri extraconiugali e riscuotendo immediatamente un successo a livello mondiale, contando qualcosa come oltre 124 milioni di visite al mese e raggiungendo il 18esimo posto nella classifica mondali dei siti per adulti, diventando molto popolare anche in Italia, dove venne lanciato con una campagna pubblicitaria che sfruttava le disavventure in “amore” di Silvio Berlusconi, scatenando diverse polemiche, ma che consentirono di registrare qualcosa come oltre 200mila iscritti nelle prime 24 dall’apertura del sito.

L’attacco del Team Impact

L’attacco portato dal gruppo hacker conosciuto come “The Team Impact” ha consentito ai pirati di entrare in possesso di nomi, indirizzi, dati di carte di credito, conversazioni piccanti ed addirittura dati di account cancellati dei circa 37 milioni di iscritti al sito. Il gruppo avrebbe inoltre violato Avid Life Media, società canadese proprietaria dei portali Cougar Life e Established Men, legati proprio ad Ashley Madison.

Il gruppo hacker ha rivendicato l’attacco, accusando Ashley Madison di comportamento estremamente scorretto nei confronti degli utenti, ai quali viene richiesto un pagamento per la rimozione completa dei dati dai database interni, anche se le motivazioni, secondo diversi esperti di sicurezza informatica, potrebbero essere meno nobili e legati alla possibile vendita di questi dati o all’apertura di siti nei quali divulgare queste informazioni, entrando però così in possesso dei dati di altri utenti.

I tre suicidi

La divulgazione dei dati degli iscritti ad Ashley Madison, comprensivi di email, profili e conversazioni hot, avrebbe già portato a tre suicidi, due avvenuti a Toronto in Canada, mentre il terzo caso è stato registrato a San Antonio, in Texas e riguarderebbe il capitano di polizia Michael Gorhum di 25 anni.

La taglia

Nel frattempo, Avid Life Media, società che controlla il sito Ashley Madison ha deciso di offrire una taglia di ben 500mila dollari per avere informazioni che possano portare ad identificare gli hacker del gruppo “The  Team Impact”, autori dell’attacco informatico.

Le denunce e le richieste di risarcimento

Com’era ovvio aspettarsi, sono immediatamente scattate le prime denunce e le richieste di risarcimento nei confronti di Avid Life Media: due studi del Canada hanno infatti già presentato una class action da ben 578 milioni di dollari contro l’azienda per conto di diversi cittadini canadesi, i cui profili sono stati pubblicati online.

“Molti ex utenti di AshleyMadison.com ci hanno avvicinato per capire i loro diritti sotto la legge canadese. Sono oltraggiati per come AshleyMadison.com abbia fallito nel proteggere le informazioni degli utenti. In molti casi, gli iscritti avevano pagato una cifra aggiuntiva per rimuovere tutti i loro dati dal sito, solo per scoprire che quelle informazioni erano rimaste intatte ed esposte».

Nella dichiarazione completa, gli avvocati specificano inoltre che la richiesta di risarcimento non interesserà gli hacker, le cui identità sono a tutt’ora un mistero, ma è indirizzata esclusivamente alla Avid Life Media, colpevole secondo gli utenti di non aver difeso come dovuto la propria privacy

Siti di diffusione dei dati

Dal momento in cui sono stati divulgati i dati riservati degli utenti, sono nati già diversi siti come Ashley.Cynic.al , che consentono di consultare alcune di queste informazioni, semplicemente inserendo l’email della persona ricercata. Consigliamo, nonostante l’ovvia curiosità di verificare la presenza di conoscenti, amici od addirittura fidanzati/e, mogli e mariti sul Ashley Madison, di non collegarsi a questi siti, in quanto diversi esperti di sicurezza, sospettano che questi stessi siti possano raccogliere ed usare per altri scopi i dati immessi, ponendo così a potenziali pericoli sia il proprio account che quello della persona oggetto della ricerca.

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