ASUS ZenFone AR ufficiale: primo smartphone con 8GB RAM e Project Tango

ASUS tiene banco in occasione del CES 2017 di Las Vegas ufficializzando uno dei prodotti destinati indubbiamente a riecheggiare nel corso dell’anno in corso. Trattasi di ASUS ZenFone AR, già chiacchierato qualche giorno addietro e, adesso, oggetto di interesse da parte della rete per via di due caratteristiche inequivocabili e pronte a stuzzicare gli appassionati della telefonia mobile e non solo: la perfetta compatibilità con la tecnologia Project Tango di Google e, soprattutto, l’implementazione di ben 8 gigabyte di memoria RAM. Quantitativo monstre, quasi assurdo per uno smartphone.
E così, ASUS ZenFone AR riprende a piè pari la strada tracciata dal produttore taiwanese ai tempi del lancio di ZenFone 2, il primo smartphone che poteva fregiarsi a quei tempi di 4 gigabyte di memoria RAM. A distanza di appena due anni, ASUS raddoppia il valore con il suo nuovo ZenFone AR, il primo smartphone al mondo ad essere equipaggiato da 8GB di RAM.
Il produttore taiwanese non manca ad ogni modo di snocciolare le caratteristiche chiavi di Project Tango, il motore portante del dispositivo in questione: immaginate, ad esempio, di vedere con precisione come l’arredo e i mobili si inseriscano nella vostra casa, oppure di giocare titoli videoludici coinvolgenti e immersivi. ASUS Zenfone AR si presenta come uno smartphone elegante, seppur non propriamente compatto: il display è da 5.7 pollici a risoluzione QHD (2560 x 1440 pixel), accompagnato in basso dalla presenza di un lettore di impronte digitali e, per quanto concerne la parte posteriore, da un complicato set-up di fotocamere e sensori.
ASUS Zenfone AR è dunque uno dei primi dispositivi che supportano Project Tango di Google, progetto sfruculiante che rende possibile la creazione di mappe 3D e poggia sulla presenza di sensori variamente congegnati: un motion tracking, una profondità di monitoraggio e mappatura. La fotocamera del primo smartphone con 8GB RAM è una Sony IMX318 in configurazione da 23 megapixel, che accompagnata con i sensori di tracciamento e rilevamento permette al dispositivo non solo per monitorare il movimento degli oggetti, ma anche di mappare un’area e valutare nel dettaglio la profondità dell’ambiente circostante. Allo stato attuale, ci sono oltre 35 applicazioni AR disponibili, numero sicuramente esiguo ma che, a conti fatti, rappresenta un inizio, in attesa di un 2017 ancor più sostenuto in termini di AR. (clicca qui per visualizzare le applicazioni compatibili con Project Tango sul Play Store).
ASUS Zenfone AR è un telefono elegante: nonostante la presenza di un display Super AMOLED da 5.7 pollici, vanta un rapporto di copertura della superficie di 79% (valore importante anche se lontano dalle cifre di Xiaomi Mi Mix) rapporto di 79% dello schermo-a-corpo. Inoltre, le dimensioni generose del pannello si sposano perfettamente con DayDream, altra freccia nell’arco dello smartphone ASUS in questione.  Il resto delle componentistiche hardware poggia invece sulla presenza del processore Snapdragon 821 di Qualcomm e, lato software, Android Nougat 7.0 installato di default.
La data di uscita di ASUS Zenfone AR è fissata per il secondo trimestre del 2017, ma non sappiamo ancora esattamente in quali mercati arriverà. In questo momento, ASUS non ha dato un prezzo ufficiale per il Zenfone AR, indi per cui attendiamo maggiori dettagli in merito nel prossimo futuro.

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