AT&T ha ormai tagliato i ponti con il passato. La compagnia telefonica statunitense ha annunciato che sono stati fatti i primi passi verso l’adozione del nuovo standard 5G. La compagnia con sede a Dallas, in Texas, intanto ha abbandonato definitivamente il supporto alle reti 2G. Il gestore ha liberato questo spettro di frequenze al fine di migliorare l’attuale rete 4G LTE, che potrà garantire maggiore velocità ed efficienza.
L’abbandono del supporto alle reti 2G da parte di AT&T non è stato di certo un fulmine a cel sereno. La telco statunitense, infatti, aveva già annunciato oltre tre anni e mezzo fa che il supporto al 2G sarebbe cessato nel 2017. L’annuncio è stato fatto con tutto questo anticipo perché tre anni e mezzo fa il 2G era ancora ampiamente diffuso e utilizzato da numerosi utenti. Per queste ragioni l’abbandono al 2G è stato lento e graduale. Altrettanto lento e graduale sarà l’adozione della nuova infrastruttura basata sul 5G, il prossimo step evolutivo riguardante le reti mobili.
Chi abbandona il 2G oltre al gestore AT&T
L’addio al 2G è una mossa che verrà seguita nei prossimi anni anche da altri gestori statunitensi. Verizon, ad esempio, taglierà i ponti con il 2G nel 2019. T-Mobile, invece, è l’operatore che terrà in vita il 2G il più a lungo possibile, visto che abbandonerà il supporto a queste reti soltanto nel 2020, quando probabilmente inizierà a diffondersi il tanto atteso 5G.