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Auricolari Google Pixel Buds: la traduzione funzionerà solo sugli smartphone Pixel

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Auricolari Google Pixel Buds: la traduzione funzionerà solo sugli smartphone Pixel
Auricolari Google Pixel Buds e smartphone Pixel

La funzione di traduzione in tempo reale presente all’interno degli auricolari wireless Google Pixel Buds, svelata in anteprima nel corso dell’evento per la presentazione dei nuovi hardware di Google di pochi giorni fa, sarà un’esclusiva degli smartphone Pixel.

Questa “piccola” notizia è stata rivelata dallo stesso colosso californiano alla redazione di Gadgets 360 nel corso di un’intervista a margine dell’evento. L’azienda ha affermato che poiché non sarà in grado di controllare gli aggiornamenti del firmware sui dispositivi di terze parti, un’eventuale estensione di compatibilità potrebbe compromettere la funzionalità dei dispositivi o impedirne il funzionamento, il che non è auspicabile.

Per ricordarlo, Google ha introdotto la traduzione multilingue in tempo reale come una delle caratteristiche principali delle cuffie wireless Pixel Buds. Come funziona? Tutto quello che bisogna fare è tenere premuto l’auricolare destro e pronunciare la frase “Aiutami a parlare [nome della lingua]”.

Nel suo blog ufficiale, il colosso di Mountain View ha spiegato: “Pensate di trovarvi a Little Italy, e voler ordinare la pasta come un professionista. Tutto quello che dovete fare è tenere premuto sull’auricolare destro e dire: “Aiutami a parlare italiano”. Mentre parlate, l’altoparlante del vostro telefono Pixel riprodurrà la traduzione in italiano ad alta voce. Quando il cameriere risponde in italiano, sentirete la traduzione attraverso i Pixel Buds”. La caratteristica funziona in 40 lingue.

Bisogna sottolineare che la traduzione istantanea è l’unica funzione incompatibile con gli smartphone di terze parti, ma i Pixel Buds dispongono di ben altre interessanti feature che li rendono ancora attraenti, come l’implementazione dell’IA di Google direttamente nelle orecchie: basta tenere premuto l’auricolare destro per chiedere al proprio assistente digitale di riprodurre musica, effettuare una telefonata o ottenere indicazioni, il tutto senza estrarre lo smartphone. Inoltre, l’assistente può inviare avvisi per un evento calendario o per un messaggio in arrivo con la possibilità di leggerlo in vocale se non si può guardare il dispositivo.

Adam Champy, Product Manager di Google Pixel Buds, ha dichiarato a Gadgets 360 il motivo per cui la funzione di traduzione in tempo reale per i Pixel Buds è destinata a rimanere un’esclusiva per gli smartphone Pixel: “Quando guardi il dispositivo Pixel e guardi l’elaborazione audio Bluetooth, dobbiamo essere in grado di garantire che si sappia esattamente dove riprodurre ogni frammento audio. Otteniamo un frammento dall’utente, ne riceviamo uno dalla persona da tradurre e dobbiamo sapere dove indirizzarlo. […] Quindi, dobbiamo sempre essere in grado di fare il controllo qualità al fine di ‘riprodurre tale audio da questo canale’, ma se quel telefono o iPhone ha un modo diverso di elaborarlo, potrebbe fornire risultati diversi in termini di aggiornamenti del dispositivo o all’interno del modello, in quanto a volte sono dotati di chipset diversi, e questo il consumatore non lo sa; si potrebbe creare un’esperienza che potrebbe arrivare a un livello di qualità che non ci piacerebbe”.

Ad ogni modo, tale “particolare” non è così rilevante per l’utenza italiana, almeno per il momento: come annunciato nel corso della presentazione di BigG, difatti, gli auricolari saranno disponibili solo negli Stati Uniti e in Canada nel mese di novembre 2017 in tre colorazioni: Just Black, Clearly White and Kinda Blue. Il loro prezzo di lancio è di 159 dollari.

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