Mentre si continua attivamente a dibattere sulla questione del ban di Huawei, nel frattempo l’azienda Micron ha confermato ufficialmente di aver riallacciato i rapporti con il colosso cinese per riprendere la fornitura di tutti i materiali che non violano le normative emesse dal governo americano: ovvero che non sono realizzati con almeno il 25% dei materiali e tecnologie prodotte negli Stati Uniti.
Micron attualmente si occupa di fornire il chip di memoria, e Huawei rientra tra i suoi clienti di punta.
A questo proposito il CEO di Micron, Sanjay Mehrotra, ha rilasciato una lunga dichiarazione in cui, oltre a confermare la ripresa della produzione, ha comunque sottolineato che la situazione del ban emesso dagli Stati Uniti potrebbe creare problemi nell’immediato futuro.
Abbiamo stabilito che possiamo legittimamente riprendere le consegne di un sottoinsieme degli attuali prodotti perché non sono soggetti alle norme sulla gestione delle esportazioni e alle limitazioni relative alla ”entity list”.
Tuttavia persiste comunque un grado di incertezza nei confronti della situazione di Huawei, quindi al momento non siamo comunque in grado di prevedere né i volumi, né per quanto tempo potremo consegnare i nostri prodotti a Huawei.
Ricordiamo che secondo alcuni report dei giorni scorsi, Intel e Qualcomm si sarebbero “politicamente” coalizzate dalla parte di Huawei, una sorta di fronte comune che possa stimolare il governo USA a rivedere alcune decisioni sul ban. Per maggiori dettagli vi invitiamo a leggere il nostro articolo dedicato.