Come in tanti avevano preventivato negli ultimi giorni, il ban di Huawei da parte degli USA adesso inizia a riflettersi anche nei paesi sparsi in Europa.
In particolare parliamo di Vodafone UK, che nel Regno Unito avrebbe presto lanciato sul mercato proprio il nuovo Mate 20 X 5G per promuovere la rete di nuova generazione nel paese.
Il portavoce dell’operatore telefonico ha fatto sapere che la decisione è legata proprio al ban operato dagli USA, e sul poco supporto che il termine rischia di ricevere a causa della cessione della licenza Android da parte di Google.
Fino a quando la situazione non diventerà più chiara Vodafone UK terrà in sospeso i preordini del nuovo smartphone di Huawei. Uno scenario difficile da comprendere al momento, poiché dopo la scadenza dei 90 giorni concessi dal governo USA all’azienda, Google sarà costretta a cessare il suo supporto tecnico e la relativa licenza di sfruttamento del suo sistema operativo.
Anche EE, l’operatore telefonico di BT, con cui Huawei aveva stretto una partnership per  la distribuzione del nuovo Mate 20 X 5G, ha rilasciato una breve comunicazione in cui conferma la rimozione del cellulare dai listini:
Fino a quando non riceveremo le informazioni e la certezza che ci daranno la sicurezza a lungo termine che i nostri clienti, quando compreranno questi dispositivi, saranno supportati per tutto il tempo che avranno il dispositivo con noi… abbiamo messo questi dispositivi in pausa.
Si tratta di una scelta logica da parte degli operatori telefonici, poiché questi smartphone verranno proposti sul mercato con delle promozioni telefoniche che sicuramente vincoleranno gli utenti per diverso tempo al device. La mancanza di un supporto adeguato da parte del produttore potrebbe rappresentare un grosso ostacolo commerciale.
Intanto nelle ultime ore, anche l’azienda giapponese Panasonic ha confermato con una comunicazione la sua sospensione delle forniture al colosso cinese.
Per chi non lo sapesse infatti, Panasonic pur essendo nipponica, si avvale comunque di tecnologia prodotta negli Stati Uniti, e come tale sono obbligati dalla normativa emessa da Trump a cessare qualsiasi rapporto con Huawei.
Panasonic ha ordinato ai suoi dipendenti di bloccare le transazioni con Huawei e con le sue 68 società affiliate incluse nel ban degli Stati Uniti.
Il caso diventa ovviamente sempre più articolato e complesso, nonostante il fondatore di Huawei abbia rivelato in una sua recente intervista che l’azienda non teme il comportamento degli Stati Uniti.
Nel frattempo, fino al 19 Agosto 2019, il ban resterà sospeso, e darà la possibilità a Huawei di accumulare quante più scorte possibili.
Fonte: The Verge